
Baccalà Veneto
Il baccalà a Venezia ha radici profonde nella storia culinaria della città. Importato dalle regioni del Nord Europa attraverso le vie d’acqua, questo pesce è diventato una risorsa preziosa durante i periodi di magra, plasmando nel tempo una tradizione culinaria ricca e variegata.
Il baccalà a Venezia è molto più di un semplice piatto. È un viaggio attraverso la storia, la cultura e l’innovazione culinaria di questa straordinaria città lagunare.
Varietà di baccalà
La cucina veneziana offre diverse interpretazioni del baccalà, ciascuna con il suo carattere unico. Il baccalà mantecato, con la sua consistenza cremosa e sapore avvolgente, e il baccalà alla vicentina, con la sua combinazione di sapori intensi, o il baccalà in umido, sono solo tre esempi di come questo pesce possa essere trasformato in autentiche delizie culinarie.

Baccalà a Venezia
Baccalà Veneto è una bottega veneziana situata in Sestiere San Polo, vicino al Ponte di Rialto, nata dalla passione per la cucina tradizionale veneta del maestro Paolo Longhin e i figli Edoardo e Lorenzo. Io lo definisco il baccalà più buono di Venezia, ma ottimo baccala lo potrete trovare anche in altri bacari e osterie veneziane.
Ciò che rende particolare questo locale è il luogo in cui è sito, zona Rialto, attaccato al Bacaro all’Arco e al bacaro più storico di Venezia: Cantina do Mori. Io questo lo definisco l’angolo più gustoso di Venezia. Nel Baccalà Veneto troverete tutte le specialità di baccalà, da asporto, o da gustare al momento.
Oltre alle confezioni da asporto, nel negozio puoi trovare anche molte specialità gastronomiche veneziane, e questo lo rende molto conosciuto dai veneziani, e dai turisti che vogliano portare con se un po di buon baccalà veneziano.
Baccalà veneziano
Nel sestiere di Dorsoduro a Venezia, vicino alla chiesa della Salute, vi è uno strano toponimo: Ca’ Balà. A prima vista saremmo portati a pensare che si tratti di qualche famiglia nobile – come Ca’ Foscari, Ca’ Corner, etc… In realtà si tratta di pesce.
Questa strada infatti si trova nelle vicinanze dei magazzini del Sale, risorsa fondamentale per la Serenissima, ed ospitava diversi magazzini dove si conservava il Baccalà sotto sale. Anticamente, quindi, la fondamenta si chiamava Fondamenta del Baccalà, nei secoli trasformatasi in ‘Ca’ Balà’.
La leggenda del baccalà a Venezia
Narra la leggenda che il Baccalà sia arrivato a Venezia grazie ad un intrepido esploratore della Repubblica: Petro Querini, che nel 1431 si avventurò nei Mari del Nord.
La nave di Pietro, la Gemma Quirina, fu colta da una tempesta nel Canale della Manica e, senz’albero, cominciò ad andare alla deriva; i pochi superstiti calarono in mare le scialuppe e si affidarono alla sorte. Solo quattordici di esse approdarono su un’isoletta norvegese e furono soccorsi da pescatori locali. Rimasero lì alcuni mesi, nutrendosi per lo più di pesci: baccalà per l’appunto. Quando riuscirono a tornare a casa portarono con se un preziosissimo tesoro: lo stoccafisso. Anche da questa leggenda trae spunto Baccalà Veneto.


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