"costa bagheria vista dall alto mare cristallino scogli alberi"
Posti da visitare in Sicilia,  Racconti di Viaggio

Bagheria

Bagheria cosa vedere

Bagheria, in dialetto siciliano, Baarìa è soprannominata anche “città delle ville”. Dopo Palermo è il comune più popoloso della provincia. Il territorio del Comune di Bagheria si affaccia sulla costa del Mar Tirreno, nel tratto sud-est del Golfo di Palermo e comprende la frazione marinara di Aspra.

La storia di Bagheria inizia già tra il VII e il III secolo a.C. Ne Viene viene attestato lo strategico insediamento di Monte Porcara, situato a 3,5 km in direzione sud-ovest da Bagheria. Il paese iniziò dalla costruzione di Palazzo Butera ad opera del principe Giuseppe Branciforte.

L’opera venne ultimata nel 1658 da un edificio preesistente, una masseria di proprietà di Benedetto Rizzo, che Branciforti aveva acquistato nel 1595. Il successivo tessuto urbano si sviluppò grazie alla costruzione di alcune modeste abitazioni dove vivevano gli inservienti di Giuseppe Branciforti.

Tra il 1653 e il 1697, vennero realizzate ben 43 abitazioni anche senza una  licentia populandi. Tra il 1705 e il 1723 si ebbe un aumeno di ben altre di 137 unità abitative. Successivamente venne realizzato Corso Butera (1769). Questa costituirà l’asse principale della nascente Bagheria, insieme alla Chiesa Madre di Bagheria costruita sempre da Branciforte.

Ricordo che a Bagheria sono state girate la maggior parte delle scene di “Baaria” il famoso film di Giuseppe Tornatore. Il grande regista è originario di Bagheria, come anche il famoso pittore Roberto Guttuso. Baaria terra di artisti e storia.

Ville Bagheria

A Bagheria vi sono molte ville signorili. Citiamo come più importanti: Villa Palagonia, Villa Cattolica, Palazzo Butera, Villa Valguarnera, Villa San Cataldo, Villa Sant’Isidoro de Cordova. Purtroppo solo due di queste sono fruibili al pubblico: Villa Palagonia e Villa Cattolica.

Per ciò che concerne Palazzo Butera è visitabile, ma è sede del Comune di Bagheria. La visita deve quindi essere accompagnata, e internamente da ammirare vi è solo una stanza. Villa Valguarnera è forse la villa più bella fra tutte, purtroppo è proprietà privata, e le visite sono rare e organizzate.

Parleremo quindi sono delle due ville fruibili e visitabili tutti i giorni; prima però è doveroso un accenno su Palazzo Butera.

Palazzo Butera

Palazzo, o Villa Butera è la prima villa sorta a Bagheria; l’intero paese prenderà vita grazie a questa villa del principe di Butera Giuseppe Branciforte. Il principe fece costruire questa villa nel 1658, in cui decise di esiliarsi. Affranto dalla morte precoce del suo unico figlio Baldassare e deluso dalle oscure trame politiche e di corte.

Il nucleo originario di Palazzo Butera ricorda un castello medioevale, protetto da mura e da due torri di guardia merlate. Il castello si snoda attorno a due grandi cortili ed è circondato da bassi ‘dammusi’ che anticamente erano abitati dai servitori o ospitavano le scuderie. Ciò  diede vita ad un piccolo borgo, da cui nacque il paese vero e proprio.

Il palazzo Butera di Bagheria è elevato su tre livelli con tanti ambienti che hanno subito, nel corso del tempo, notevoli cambiamenti. Di notevole fascino la grande sala ricoperta di affreschi.

"facciata principale con orologio palazzo butera bagheria"

Villa Palagonia

Villa Palagonia anche detta Villa dei mostri. Questo soprannome gli viene conferito per la presenza di numerose statue dalle forme inquietanti. All’origine circa 200, ma attualmente ne sono rimaste poco più di sessanta.

Villa Palagonia guadagnò una grande popolarità, dopo che nel 1787, fu visitata dal famoso poeta Johann Wolfgang von Goethe, che ne rimase talmente impressionato, da descriverla nel suo libro Viaggio in Italia.  Questa superba ed eccentrica villa, venne costruita a partire dal 1715 per conto di Ferdinando Francesco I Gravina Cruyllas, principe di Palagonia.

L’ingresso principale si trovava su corso Butera, ed era formato da un lungo viale.

Villa Palagonia gli interni

Dopo una bellissima scalinata a doppia rampa, sotto il fastoso principesco stemma della famiglia Gravina, si accede da un vestibolo ellittico. Questi è affrescato con scene raffiguranti le fatiche di Ercole.

Il salone più bello e importante è sicuramente il Salone degli Specchi. La famosa Sala degli specchi è un grande salone di forma quadrangolare con il soffitto ricoperto da specchi posizionati con angolature varie in modo da riflettere e deformare i presenti.

Le pareti sono adornate con finissimi marmi, e vi si trovano diversi medaglioni con busti marmorei raffiguranti rappresentanti della famiglia Gravina e illustri personalità del tempo.
Bellissima anche la pavimentazione della sala in marmo policromo tutto decorato, con al centro una stella dorata, simile ad una rosa dei venti.

"esterno villa palagonia"
Nella foto sopra l'esterno della villa, mentre sotto la Sala degli Specchi
"sala degli specchi tutta ornata e specchi soffitto"
Villa Palagonia leggenda

Ferdinando Francesco II nipote di Ferdinando Francesco I Gravina Cruyllas, principe di Palagonia, era una persona alquanto strana. Lui fece costruire le mostruose statue della villa, ma c’è di più. Si narra che gli arredi interni della sala fossero molto bizzarri.

Si dice che le gambe delle sedie fossero tagliate in modo irregolare, così anche i tavoli, in modo da far pendere da un lato gli ospiti. Dai divani invece spuntavano vari spuntoni, per spaventare gli ospiti. Tutto ciò per prendersi gioco dei suoi ospiti durante le numerose feste. Da qui la bizzarra idea di tavoli, sedie, divani, e specchi deformi.

Villa Cattolica

Villa Cattolica, tra le ville di Bagheria, è probabilmente la più interessante da visitare. Questo perché oltre alla bellezza della villa, al suo interno è custodito il museo dedicato a Renato Guttuso.

Museo Guttuso

All’interno della villa, nelle sue sale, si trova il museo Guttuso, con circa 100 opere donate in esposizione dall’artista, di cui 49 realizzate da lui.
Oltre a queste opere la galleria si fregia di possedere opere di altri circa 200 artisti.
Sono oltre 1.100 le opere esposte, suddivise in sette sezioni tematiche.

Gli interni del Museo di Guttuso sono finemente arredati, in modo sobrio ed elegante. E’ presente anche una sezione dedicata al carretto siciliano. Il carretto siciliano è simbolo di una Sicilia contadina e tradizionale.
Usato come mezzo di trasporto dal XIX secolo fino alla seconda metà del XX secolo, oggi fa parte della tradizione folcloristica siciliana.

Villa Cattolica storia

La villa venne edificata nel 1736 dal principe Francesco Bonanno, come residenza estiva. Per quasi un secolo la villa rimase di proprietà della famiglia Bonanno, la quale nel 1830 ne perse la proprietà.
La villa divenne così un lazzaretto durante il colera che colpì il paese, ivi una caserma, per ospitare le truppe borboniche di stanza a Bagheria.
Solo alla fine dell’800 la villa venne acquistata da Gioacchino Scaduto, e destinata sia ad abitazione, che a sede di uno stabilimento per la produzione di conserve alimentari.

Nel 1988 il comune di Bagheria la adibì a Museo dedicato a Renato Guttuso. Una annotazione; nei giardini della villa, dove un tempo stavano i magazzini, vi è un’interessantissima esposizione di antiche locandine cinematografiche. Da non perdere per gli appassionati cinefili.

corridoio interno museo guttuso"
Immagine interna del Museo Guttuso a Villa Cattolica

Cosa vedere a Palermo

La bella è importante Palermo la conosciamo tutti, ma cosa vedere a Palermo nelle sue vicinanze. Per questo nell’articolo consiglio di visitare Bagheria e dintorni. Bagheria e i suoi dintorni sono una delle cose da vedere a Palermo. Vediamo ora quali sono i luoghi, le spiagge più belle, di quest’area della provincia di Palermo.

Dopo le ville visitabili al pubblico, le località e i luoghi interessanti nei dintorni di Bagheria sono molti. Vedrete che ciò che sta nelle vicinanze di Bagheria può soddisfare qualunque interesse turistico.

Dai comuni di Santa Flavia, Casteldaccia, e Altavilla Milicia, alle frazioni di Aspra, Porticello, Sant’Elia. Ma vi si trovano anche i resti Archeologici dell’antica Solunto, le torri d’avvistamento, e lo spettacolare Capo Zafferano.

In questa zona di Bagheria e dintorni si trovano tra le più belle spiagge della Sicilia e della provincia di Palermo. La spettacolare Caletta a Sant’Elia su tutte.

Per non tralasciare poi la folkloristiche feste patronali della Madonna del Lume a Porticello, o della Vergine Lauretana ad Altavilla. Eventi accompagnati da sublimi pietanze culinarie. Come il pesce fresco, la salsiccia di Altavilla, il tutto gustato da del buon vini delle Cantine Duca di Salaparuta a Casteldaccia. Questo, ma molto altro, andiamo a scoprirlo.

Aspra

Incominciamo con Aspra che è una frazione di Bagheria, la frazione marinara della città. Ad aspra sta un fiorente porto ittico, vi sono delle belle spiagge, ed è il classico borgo marinaro che ci si aspetta di trovare in Sicilia.

Qui il pesce è squisito, e i tramonti sono imperdibili. Durante l’estate è molto affollato e frequentato dai cittadini bagheresi, non mancano quindi le possibilità per piacevoli searate.

"molte piccole barche da pesca sulla spiaggia di aspra"

Consiglio vivamente di visitarlo, come consiglio di visitare il Museo dell’acciuga e arti marinare che sta nel paese di Aspra. Un ampio articolo su questo luogo potrete leggerlo cliccando qui. Da Aspra alla città di Palermo sono solamente 15 km di strada costiera, lungo la statale 113.

Santa Flavia

Santa Flavia è un piccolo comune posto su di un promontorio, situato in uno dei golfi più belli della Sicilia. Il paese di Santa Flavia forma un unico agglomerato urbano con la vicina Bagheria, e le successive frazioni di Aspra, Porticello, e Sant’Elia.

Il Comune di Santa Flavia deve la sua fortuna, e buona parte della sua storia, alla nobile famiglia Filangeri. I Filingeri intorno al 1600 fecero edificare qui la propria villa famigliare, Villa Filangeri, oggi adibita a Municipio. Anche questa è una bellissima villa in stile liberty, ma non vi è consentito l’ingresso. La splendida Villa Filingeri risale probabilmente ai primi decenni del XVII secolo.

Santa Flavia storia

La storia del paese con i primi cenni storici sono tratti dallo storico ateniese Tucidide. Questi riporta che quest’area era già occupata dai fenici. Venne distrutta durante la guerra con Cartagine e ricostruita poi durante il periodo greco.

Area di grande antichità come potrete ben capire, e nel corso della prima guerra punica, la città passò in mano ai Romani, acquisendo il nome latino di Soluntum. Non a caso nelle sue vicinanze si trovano i resti delle necropoli di Solunto. Trattasi di un sito archeologico di indubbia bellezza, assolutamente da vedere. Il sito archeologico di Solunto vi regalerà dei panorami della costa assolutamente fantastici. 

Il sito archeologico di Solunto e il suo panorama mozzafiato

Sant’Elia

La costa di Santa Flavia offre le spiagge più belle di Bagheria. Questa piccola frazione di Santa Flavia è un meraviglioso angolo di natura, con il suo mare cristallino e i suoi panorami. A Sant’Elia potrete vedere e fare il bagno alla “La Caletta”, splendida insenatura a U. O sulla spiaggetta dove si trova la famosa Casa Bianca. Una piccola casetta bianca direttamente sul mare, molto scenografica.

Continuando verso est  troveremo la bella Punta di Santa Nicolicchia, con il suo piccolo golfo e la frazione di Santa Nicolicchia. Oltre questa si trova subito il lungomare di Porticello con il suo bel porto ittico.

La Caletta a Sant'Elia
"casa bianca direttamente sul mare sant elia"
La caratteristica Casetta Bianca direttamente sul mare a Sant'Elia

Porticello

Porticello è il borgo marinaro del Comune di Santa Flavia, ed è il più importante porto ittico della provincia di Palermo.
La sua flotta da pesca è tra le più numerose dell’intera isola, e deve la sua economia all’attività di pesca ed al suo indotto.

Porticello il porto è il caratteristico porto che ti aspetti di trovare in un borgo marinano siciliano.
Barche da pesca, piccole e grandi dappertutto, vecchi e usurati strumenti e reti da pesca messi a riposare al sole dopo una lunga notte di pesca.
Sulla banchina del porto i pescatori che vendono il pescato appena preso, o direttamente da dentro le imbarcazioni sporgono il pesce scelto alle persone

Spiagge Santa Flavia

La zona ora, oltre alla pesca, è diventata meta turistica per molti palermitani, in un contesto paesaggistico ideale. Da un lato il mare e la sabbia, le colline dall’altro. I porticcioli di Santa Flavia e di Porticello, l’arenile sabbioso di l’Olivella e di Fondachello, la baia dei Corsari, la piccola baia di Solanto. Molto caratteristica è anche la spiaggia Kafara, con sullo sfondo in primo piano Capo Zafferano.

A Porticello poi potrete comprare, o gustare direttamente sui ristorantini del posto, dell’ottimo pesce fresco appena pescato.

Spiaggia Kafara

Capo Zafferano

Questo è un altro posto imperdibile di Bagheria e dintorni, e del Comune di Santa Flavia: Capo Zafferano. Questo promontorio, che ospita il Faro Capo Zafferano si protende nel mare in un’oasi naturalistica unica. Sulla sua costa si aprono alcune grotte dove sono stati rinvenuti resti ossei di elefanti preistorici.

Il simbolo, il vero cuore di questo promontorio è il suo Faro. Costruito intorno al 1880 sul versante Nord/Est del promontorio a 34 m s.l.m. ha forma ottagonale. Misura 11 metri d’altezza, con balcone e lanterna rivolta verso il mare. Il faro e la lanterna sono di color bianco, mentre la cupola e grigio metallizzato.

Al piano terra si trovava la casa del custode. Qui due generazioni di guardiani vi hanno vissuto per quasi un secolo.
Dal 1980 ad oggi il faro risulta abbandonato, anche se a tutt’oggi funzionante, gestito dalla Marina Militare Italiana. 

"capo zafferano promontorio sul mare calmo"
Capo Zafferano e il suo faro
"faro capo zafferano visuale media distanza natura e cielo"

Casteldaccia

Il paese di Casteldaccia è caratterizzato da una forma irregolare, composto da strade strette ed abitazioni tipiche della tradizione siciliana. Il centro urbano è costituito dalla Piazza Matrice su cui volgono le facciate dell’edificio della chiesa cittadina, e il Castello del Duca di Salaparuta. Nella piazza vi si trova anche una piccola cappella denominata Chiesetta.

Nei pressi si trovano i cosiddetti Villini, edifici privati realizzati nei primi anni del Novecento in stile Liberty da persone facoltose di Palermo come residenze estive. A differenza dei comuni di Bagheria e Santa Flavia, questo paese si esaurisce tutto nella sua piazza principale, piazza Matrice.

Lo stesso castello ristrutturato è oggi sede del comune, quindi non visitabile. Non possiede porticcioli attivi e caratteristici come Aspra e Porticello, ma una cosa che merita la dovuta attenzione sono le cantine Corvo.

Cantine Corvo Duca di Salaparuta

Queste antiche Cantine Duca di Salaparuta sono nominate Cantine Corvo per distinguerle dalle Cantine Florio di Marsala. Infatti entrambe appartengono al Gruppo Duca di Salaparuta. Cantine Florio di Marsala conosciutissime, ma queste cantine Corvo non sono da meno.

E’ possibile prenotare una visita guidata con degustazione. Il visitatore sarà guidato alla scoperta dei più moderni metodi di vinificazione e affinamento. Un percorso che, attraverso le bottaie in cui maturano i vini Duca di Salaparuta e Corvo, li porta a scoprire la storia di un’Azienda nata nel 1824. Da qui le più avanzate tecnologie vengano messe al servizio della naturalità del prodotto. 

Vi sono 1200 botti Barrique in Rovere Francese da 225 litri ciascuna, le quali sono posate su di un sistema detto “rollerstop”. Adiacente alla prima grande sala vi è un’altra sala in cui sono conservate decine di altre grandi botti in Rovere di Slavonia, da 4.000 e 8.000 litri. 

Consiglio vivamente questa visita a tutti gli amanti dell’arte del vino, e non solo.

Altavilla Milicia

Altavilla Milicia sorge su una collina a 73 m s.l.m., in una posizione panoramica. Dal suo belvedere si può ammirare tutta la costa, fin Capo Zafferano. Altavilla Milicia deve la sua notorietà al Santuario della Madonna della Milicia, situato nel belvedere, fulcro della vita sociale del paese.

Il comune prende il nome dalla famiglia Altavilla, coloni normanni che conquistarono la Sicilia nell’XI secolo. Successivamente la Baronia feudale di Altavilla passò nelle mani della famiglia Adragna.
La nascita di Altavilla Milicia la si deve alla famiglia Beccadelli di Bologna. Proprietari di diversi feudi, all’inizio del Seicento acquistarono anche i feudi della Mìlicia. 

La storia e la crescita attuale del paese è legata alla venerazione della Madonna della Milicia, di cui narra la leggenda e la storia.

Santuario Madonna della Milicia

“….in un giorno imprecisato, prima del seicento, i pochi abitatori della Mìlicia videro veleggiare verso Palermo una nave che stentava a superare Capo Zafferano. Quindi girare la prua verso terra e chiamare gente. Accorsi alla spiaggia alcuni milicioti fu loro offerta la Sacra Immagine. Seppero dai corsari, si trattava infatti di nave corsara, che l’avevano tenuta come coperchio. Credevano che, a causa di essa, non avevano potuto avanzare verso Palermo e invece di buttarla a mare, come prima avevano pensato, la cedevano, essi maomettani, in mani cristiane. Felici del prezioso acquisto, portarono in trionfo, su un carro trainato dai buoi, giusto l’uso di quei tempi, la sacra Immagine sulla collinetta da essi abitata“. (G. Pitrè)

La storia di questa immagine sacra è molto lunga, potrete trovare di più leggendo il mio articolo qui. Avvolta in un alone di mistero, la Sacra Immagine, rappresenta la perla del Santuario della Milicia. Ad oggi, come allora, venerata dai cittadini, e da tutti i comuni vicini del palermitano e dai palermitani stessi.

"santuario altare con madonna e quadri"
L'altare del Santuario con il dipinto della Madonna
Le torri di avvistamento

Nel territorio di Altavilla vi sono tre torri di guardia, comunemente dette torri di avvistamento, o anche torri normanne. Queste torri esistono in tutto il territorio siciliano e costituivano il sistema difensivo, di avvistamento e di comunicazione lungo la fascia costiera del Regno di Sicilia. Furono costruite per arginare le frequenti incursioni dei corsari barbareschi. Attualmente sono presenti ben 218 torri di guardia in Sicilia.

Dette tre torri presenti nel Comune di Altavilla Milicia la più importante e quella conservata in miglior stato è la Torre delle Mandrie. Questa si trova ubicata su Capo Grosso tra Altavilla Milicia e Trabia, in un punto strategico e panoramico. Dalla torre è possibile osservare il territorio che va da Capo Zafferano fino ai territori costieri di Campofelice di Roccella.

Fu edificata nel periodo aragonese, come certificano i documenti storici che ne attestano la presenza al 1557. Nel territorio di Altavilla si trova anche un antico ponte normanno, e I ruderi della Chiesa di Santa Maria di Campogrosso. Entrambi molto importanti. Il ponte perché sorgeva lungo l’antico asse viario della via Valeria, una delle arterie di traffico più importanti del Mediterraneo. La chiesa invece edificata nel 1068 dopo la vittoria dei Normanni contro gli Arabi presso Misilmeri.

"costa bagheria vista dall alto mare cristallino scogli alberi"
La visuale che si ha verso est dalla Torre delle Mandrie
Conclusioni

Questo è un breve sunto di ciò che offre questa zona di Bagheria e dintorni, nella provincia di Palermo, ma altro c’è da dire e da vedere. Per questo ho scritto un libro che a breve uscirà, dal titolo Bagheria e Dintorni. Nel libro con moltissime foto esplicative troverete tutto ciò che è citato nel libro, e molto di più.

"cartina della zona bagheria e dintorni"
La cartina di Bagheria e dintorni con i luoghi menzionati