Basilica di San Pietro
Avete capito bene, Basilica di San Pietro non è un errore di battitura, ma bensì una delle chiese più importanti di Venezia. La Basilica di San Pietro, con-cattedrale della città assieme alla Basilica di San Marco, si trova a pochi passi dall’Arsenale, nell’estremità nord-orientale di Venezia.
La zona in cui si trova la Basilica è spesso ignorata dalla maggior parte dei turisti in visita nella città, la maggior parte si ferma di solito nei pressi di San Marco o poco oltre. Soprattutto il luogo dove si trova questa Basilica è posto praticamente quasi alla fine di Venezia, più vicino a Sant’Elena che a San Marco. In questa zona si spingono solo i turisti ben informati.
La Basilica sorge nell’isola di Olivolo, e fu inaugurata nel VII. All’inizio la Chiesa venne dedicata ai bizantini Sergio e Bacco, solamente nel’814 fu dedicata a Pietro dal Vescovo Orso Partecipazio.
Basilica San Pietro di Castello
A differenza della favolosa basilica del Vaticano, quella di Venezia è correttamente chiamata Basilica San Pietro di Castello. Questo edificio religioso fu ricostruito interamente nel 1120 a seguito di un incendio che distrusse la costruzione precedente.
La nuova struttura era decisamente più grande e maestosa della precedente. L’architettura attuale della basilica può essere fatta risalire proprio a questo progetto. La pianta era a tre navate con facciata tripartita e absidi circolari.
Nel corso dei secoli successivi la struttura fu rimaneggiata diverse volte, ma gli ultimi importanti interventi sulla struttura risalgono alla fine del XV secolo ed agli inizi del XVI. La Basilica divenne co-cattedrale della città quando, nel 1807, la Basilica di San Marco perse il suo ruolo di Chiesa di Stato.
Il patriarcato venne quindi spostato a San Marco e alla Basilica di San Pietro di Castello rimasero altri ruoli. Come vedete non una chiesa secondaria di Venezia, ma tra i principali edifici ecclesiastici della Repubblica di Venezia. Eppure quanti di voi la hanno vista o ne hanno sentito parlare?
L’interno della Basilica
All’interno della Cattedrale di trovano diverse opere d’inestimabile bellezza e importanza dal punto di vista storico. Sono da menzionare la Cattedra di San Pietro, un trono di marmo che la tradizione vuole far appartenere all’apostolo in persona. Lo schienale è ricavato da un’antica stele funeraria islamica che riporta anche alcuni versi tratti dal corano.
La navata sinistra è arricchita da un bassorilievo del 1675 di Michele Ungaro, dalla pala dell’altare di Luca Giordano (1650) raffigurante la Madonna col Bambino e Anime del Purgatorio, e da una pala a mosaico di Zuccato (nella cappella Lando).
Da citare anche tra le due cappelle l’opera del Veronese del 1585 circa, i Santi Giovanni Evangelista, Pietro e Paolo, e l’Immacolata di Giovanni Maria Morlaiter, XVIII secolo, e Il Martirio di San Giovanni Evangelista, del Padovanino.
Sulla cantoria, alle spalle dell’altare maggiore, vi è l’organo a canne Nachini opus 276, costruito nel 1754 e restaurato da Pietro Bazzani nel 1898. La cassa lignea barocca, è dipinta a finto marmo e presenta delle decorazioni a rilievo in legno dorato.
Ma l’interno della Basilica di San Pietro di Castello è ricco di molti altri dipinti di gran valore storico e artistico. Opere d’arte presenti come nella maggior parte delle basiliche veneziane, veri e propri scrigni di storia e d’arte.
La Pietra Bianca dell’Incontro
Ma scopriamo ora una curiosità che quasi nessun turista conosce. Curiosità citata anche nel mio libro “La Venezia che non conosci”. Lungo il viale che dal ponte di San Pietro conduce alla basilica, tra i masegni (pietroni) che rivestono il viale, ve ne è uno di bianco.
Come detto fino al 1807 era proprio la Basilica di San Pietro di Castello a essere la sede del Patriarcato di Venezia. Qui il Patriarca rappresentava il potere spirituale mentre il Doge che abitava a Palazzo Ducale rappresentava il potere temporale.
Chi doveva fare il primo passo verso l’altro quando il Doge si recava in Cattedrale? Era il Patriarca a dover andare ad accogliere il Doge sulla riva, o era il Doge a doversi recare fino al portale della chiesa?
Per risolvere questa spinosa questione, fu scelto d’inserire una pietra bianca a metà del viale, come punto neutrale d’incontro. In questo si otteneva il giusto compromesso, si faceva modo che ognuno facesse un passo verso l’altro.
Segreti e misteri di Venezia
Ecco svelato il mistero di questa pietra bianca che sembrerebbe essere messa li per caso. Quasi come fosse un rifacimento della pavimentazione, invece la sua storia e il suo ruolo sono secolari. Anche questo fa parte dei tanti segreti e misteri di Venezia, di cui potrete trovare interessanti informazioni su “La Venezia che non conosci” edito da Amazon Libri.
Questa Basilica di San Pietro in Castello merita sicuramente maggior interesse, e fa parte delle Chiese più belle di Venezia. Visitatela insieme al sestiere di Castello, non ne resterete delusi. Un’ultima informazione su questo luogo, il suo campanile.
Il campanile edificato nel 1463, venne danneggiato da un fulmine, e ricostruito nel 1482 ad opera di Mauro Codussi, in pietra d’Istria a vista. La cupola sulla sommità, in legno rivestito di lastre di piombo e ornata da una piccola lanterna, venne demolita e rifatta nel 1670. Il 17 ottobre 1822, colpita da un fulmine, venne definitivamente distrutta.
Data la pendenza del campanile, le campane suonano a battaglio cadente. Ne ospita cinque, di cui le due grosse fuse dai Fratelli De Poli di Ceneda (TV) nel 1870 e le tre piccole da Domenico Dalla Venezia nel 1825,
La festa de San Piero de Casteo
Ricordo che ogni anno qui si tiene una bella festa, molto partecipata da tutti gli abitanti di Castello e non solo. Si chiama la festa de San Piero de Casteo , in dialetto veneziano. Si tiene a fine Giugno, e dura qualche giorno, con banchetti gastronomici ed eventi.
Si tratta di un momento di festa genuina, un modo per festeggiare l’arrivo dell’estate. Un evento pieno di folclore che mescola la ritualità delle celebrazioni ad eventi popolari e cucina tradizionale.
Ma la festa di San Piero de Casteo è molto altro. Nasce come ricorrenza religiosa per i santi Pietro e Paolo, che vengono venerati nella basilica di San Pietro. E’ una grande festa della cultura veneziana, che viene espressa dalle numerose iniziative che fanno da corollario alla festa vera e propria.
Durante questi giorni la sagra paesana si snoda tra spettacoli musicali, giochi per bambini e adulti. Una grande occasione per molti di ritrovare amici e parenti, di trascorrere una serata in un angolo definito da molti “speciale/fatato” perché questa antica isola è rimasta intatta nei secoli.
Antica isola con una storia millenaria, tanto che era uno dei quattro posti più importanti di Venezia assieme a: Piazza San Marco (piazza politica), Arsenale (luogo militare), e Rialto (Piazza del Mercato). San Pietro era dei quattro, il luogo religioso.