"castello di caccamo arroccato sopra un promontorio"
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Caccamo

Castello di Caccamo

Il Castello di Caccamo venne edificato nel XII secolo, a esso è legata molta della storia e dello splendore della città. Nel 1094 la città di Caccamo venne concessa in feudo a Goffredo de Sageyo, signore normanno venuto in Sicilia al seguito di Ruggero. Alla sua famiglia il feudo rimane per circa mezzo secolo, prima di passare alla famiglia Bonello.

Si devono probabilmente a questa famiglia le prime decisive trasformazioni del castello Caccamo che fu reso più forte e inespugnabile. Venne infatti scelto proprio da Matteo Bonello come rifugio, dopo il fallimento della cosiddetta “congiura dei baroni”.

Matteo Bonello e un gruppo di suoi uomini avevano teso un agguato a Maione da Bari, primo ministro di Guglielmo I, nella notte di S. Martino del 1160. L’imboscata si concluse con la morte del Primo Ministro mentre gli altri baroni imprigionavano il re.
Il popolo spaventato andò in soccorso del re e lo liberò, riportandolo al potere e costringendo Bonello e i suoi baroni a rifugiarsi al castello.

Guglielmo I giurò vendetta e organizzò un esercito contro i ribelli asserragliati a Caccamo. Ma il castello risultò inespugnabile. Quello che non riuscì a fare con la forza, il re l’ottenne con l’inganno. Fece credere a Bonello di averlo perdonato e durante una giornata a corte lo fece arrestare. Rinchiuso a palazzo, fu torturato sino alla morte.

Castello Caccamo leggende

Da allora, narra la leggenda, il fantasma di Bonello gira per il castello in cerca di pace. C’è poi un’altra storiella sul castello, già più simpatica e meno inquietante, che racconta di una bella monaca vestita di bianco. Allo scoccare della mezzanotte di luna piena si dirige dal castello alla torre con in mano un melograno. Chiunque riuscirà a mangiarlo senza toccarlo troverà un tesoro.

Chi sia questa monaca non è chiaro, tuttavia queste storielle fanno del castello un luogo misterioso e affascinante. Non preoccupatevi non è un castello infestato da fantasmi, sono solo leggende.

Dopo il Bonello altre famiglie hanno abitato il castello, e attraverso loro possiamo leggere la storia della Sicilia e delle sue dominazioni. Con l’arrivo della nobile famiglia palermitana dei Chiaramonte, nel XIII secolo, il castello venne ampiamente fortificato. Vennero costruite alcune torri, le scuderie, un salone per le udienze e un grande salone per le armi. In questo periodo raggiunse il suo massimo splendore, ma a cui seguì, una lunga e lenta decadenza.

Nel XVII secolo, con gli Amato, il castello perdette la sua funzione difensiva per divenire una residenza signorile, arricchendosi di terrazzi, monofore e bifore. Ultimi ad abitare il Castello furono i De Spuches di cui si distinse Don Giuseppe De Spuches.

Castello di Caccamo l’architettura 

Il “Castello di Caccamo” è eretto su un alto basamento roccioso, a dominare il paesaggio, come un naturale prolungamento delle pareti di pietra. La prima realizzazione doveva essere probabilmente una semplice torre di avvistamento. Poi ampliata con scopi difensivi sino all’ultimo disegno strutturato su quattro torri esterne e tre torri interne.

Al castello si accede da una lunga salita a gradoni. Percorrendola sembra di fare un tuffo nel medioevo e ti aspetti di vedere da un momento all’altro un cavaliere a cavallo. Sulla destra, un muraglione merlato da cui si può ammirare il paese dall’alto e sulla sinistra il prospetto del castello.

Un bassorilievo in pietra di una mano che regge una bilancia, ricorda il diritto baronale di amministrare la giustizia. Superato l’ingresso alle antiche scuderie a sinistra e a destra il corpo di guardia. Attraverso un arco, si giunge al terrazzo panoramico sulla vallata su cui sorge la piccola cappella di corte.

"una via interno castello"
Interno perimetrale del castello

Castello Caccamo gli interni

Un arco poco più avanti immette alle carceri. In alcune celle sono presenti numerosi graffiti e dipinti realizzati dai detenuti. Vi è inoltre una stanza con una botola nel cui fondo dovevano esserci delle lame che infliggevano la morte del malcapitato.
Il grande atrio con il portale seicentesco immette quindi nella grande sala della famigerata congiura di Bonello e degli altri ribelli.

Il piano nobile si sviluppa in senso longitudinale e termina con due terrazze che avevano funzioni di vedetta. Una infatti serviva al controllo dell’antico ingresso, e dall’altra si potevano vigilare le vie esterne.
I tetti lignei della “Sala delle Armi”, dove sono appesi alle pareti armi da guerra, scudi, spade e i vari ambienti sono decorati con motivi floreali in stile barocco.

E poi, sale da pranzo affrescate, mosaici sui pavimenti, le scuderie, la sala del teatro, le logge, gli atrii, gli alloggiamenti per i soldati. I ballatoi, i trabocchetti e le catene ininterrotte di merlature rimangono lì, a testimoniare i fasti e la potenza delle diverse famiglie.

Tanta storia e bellezza a poco prezzo

Un castello conservato in ottimo stato, che può essere visitato per la piccola somma di 4 euro, gratuitamente nella prima domenica di ogni mese. Ma non aspettate la domenica perché è giusto contribuire al mantenimento della storia e dell’arte con questi piccoli contributi.

Alcune foto Castello di Caccamo delle stanze interne

Caccamo

Ora vediamo il Borgo di Caccamo con poco meno di 8000 abitati cosa ci regala. Il centro abitato del Comune di Caccamo è collocato a circa 521 metri sul livello del mare, ai piedi del Monte San Calogero. Questo antico borgo è situato nella Sicilia occidentale.

La parte più travagliata della storia di Caccamo è il periodo della dominazione araba. Particolarmente nella fase finale della rivolta dei berberi girgentani che va dalla primavera del 939 al 940. In questo periodo alcune roccaforti berbere si opposero ferocemente all’esercito fatimide di Kalil.

In quel periodo la conformazione abitativa di Caccamo Sicilia era completamente diversa. L’abitato principale era Petterana, la cui decadenza nel XII° secolo sarebbe coincisa con la crescita del Castello. La costruzione del maniero iniziò proprio con la dominazione araba durante la quale il castello aveva la funzione di torre di avvistamento.

Castellana di Caccamo

Uno degli eventi più importanti di questo borgo è la manifestazione storico-culturale della “Castellana di Caccamo” che si svolge nel mese di agosto. La manifestazione della castellana ha un significato “storico”. Infatti rievoca i personaggi che ebbero la signoria della Città e del Castello dal 1094 al 1860. Un significato “culturale” perché stimola alla conoscenza approfondita della storia di Caccamo e della Sicilia. Un significato “folkloristico” perché valorizza le tradizioni siciliane più antiche radicate nel costume e nella coscienza del popolo.

La “Castellana” era la Signora del Castello, la Donna alla quale si rivolgeva la povera gente, bisognevole di amore e di giustizia sociale. La Donna alla quale il popolo poteva ricorrere in qualunque momento. Questa manifestazione è costituita da un lungo corteo che vede sfilare i signori con costumi d’epoca. Questi seguiti da dame, cavalieri, soldati, sbandieratori e paggi, i quali ultimi recano gli stemmi delle varie casate delle nove province della Sicilia.

Due caratteristiche viuzze del centro di Caccamo

Una bella ragazza caccamese viene insignita del titolo di “Castellana” e simbolicamente prende possesso del Castello, avendone affidate le chiavi.

Un’ultima curiosità su questo antico borgo medievale. Vi sono state costruite, nell’arco dei secoli, ben 46 chiese quasi tutte curiosamente esposte a ovest. Per questo motivo al popolo caccamese è stato attribuito l’appellativo di “religiosissimo”.

"vista panoramica dall alto borgo caccamo"
Panoramica della parte superiore del paese vista dalle torri del castello
Caccamo di Notte

Quasi dimenticavo. Non perdetevi una passeggiata tra le vie di questo meraviglioso borgo siciliano di sera. Vi sembrerà di vivere nel medioevo…

Di notte per le vie del centro storico medievale