Calascibetta
Calascibetta cosa vedere
Il borgo nasce nel 1602 per volontà del conte Ruggero d’Altavilla, che qui fece erigere un castello fortificato. Questo doveva essere una base difensiva grazie alla favorevole posizione geografica.
Questo ha conferito alla città un aspetto medievale. Veri e propri momenti di partecipazione popolare verranno vissuti da Calascibetta durante il Risorgimento. Processo storico a cui il centro partecipò attivamente, con orgoglio e spirito d’indipendenza dal governo borbonico.
L’attuale centro urbano mostra segni ancora tangibili e ben conservati, come il tessuto urbano è risalente all’epoca troglodita, con piccole tracce di quello bizantino.
Nel 851 nasce il quartiere arabo, di modeste dimensioni ed arroccato sulla sommità del monte Xibet.
Nella storia più recente, a partire dal secolo XI, cacciati gli arabi dalla rocca, vi si insediarono i normanni con il Conte Ruggero d’Altavilla che scelse Calascibetta per il trentennale assedio della roccaforte di Enna. Oggi ne costituisce testimonianza la Torre Normanna, anche conosciuta come Torre campanaria di S. Pietro. Abitata già in epoche antichissime, come testimoniano le necropoli di Calcarella del X e XI sec. a.C. e di Realmese VIII e IX sec. a.C.
Tra i vicoli del centro storico
Il borgo di per sé non ha particolari monumenti da offrire, come chiese, castelli, templi o altro, ma la sua caratteristica è legata alla sua struttura. Piccoli vicoli che lo rendono quasi un villaggio fiabesco, si snodano in un sali e scendi, fin quasi far perdere l’orientamento. Camminare tra queste viuzze deserte, da dove ad ogni angolo si può godere di uno splendido panorama, è la cosa più bella del borgo. I coppi delle case, fanno da base per i monti e la natura che circonda questo luogo magico. Guarda il video di Calascibetta.
Cosa vedere a Calascibetta
Questo luogo è uno dei principali bacini archeologici della Sicilia centrale. Qui infatti gli uomini hanno vissuto già in epoche antiche. Le condizioni geomorfologiche e ambientali hanno infatti favorito la vita della gente nelle grotte.
Villaggio Bizantino Calascibetta
Unico nel suo genere è senza dubbio l’abitato rupestre di Vallone Canalotto. Qui il popolo bizantino, occupò questi luoghi dal VI al IX secolo d.C. sfruttando gli aggrottati del vallone, che si insinuavano nella roccia per oltre 30 metri, consentendone una stabile dimora.
Il villaggio Bizantino Calascibetta si inserisce contesto di grande valore storico, archeologico, naturalistico e architettonico. Importanti informazioni sul villaggio Bizantino le potrete trovare qui. Se siete interessati, potrete scaricare una guida turistica di Calascibetta, direttamente dal sito del Comune di Calascibetta.
Il convento dei Cappuccini
Il Convento dei Cappuccini di Calascibetta è una convento con chiesa annessa, dove un tempo, nel XIV secolo vi abitavano 25 famiglie Ebree. Come si vede da un’iscrizione posta sui gradini, il Convento venne fondato nel 1589 dai Padri Cappuccini i cui nomi sono ignoti.
Annessa al convento vi è la Chiesa di San Francesco, che nel 1885 il Municipio si riservò il patronato della Chiesa, cedendone l’uso ai frati. A loro l’obbligo di mantenerne il culto.
Il convento custodisce una biblioteca di un valore inestimabile, ed è divisa in due settori. Il primo contiene volumi antichi, mentre il secondo contiene libri successivi al 1927. Sono presenti circa 7000 opere letterarie risalenti al 1500 circa.
Un piccolo gioiello vicino ad Enna
Questo piccolo gioiello incastonato nella montagna, dista solo 17 km da Enna, che per chi non lo sapesse, è il capoluogo di provincia più alto d’Italia. Immergersi tra le viuzze di questo borgo medievale siciliano, è un’esperienza fantastica. Venite a visitarlo se sarete a Enna. O visitate Enna se sarete venuti a Calascibetta, vedrete dei panorami tra i più belli dell’entroterra.