"corte barzizza con case antiche scrostate finestre e portoni verdi pozzo al centro e portale ingresso semiovale in mattoni"
Venezia,  Venezia luoghi sconosciuti

Campiello de la Pasina

Il nome di questo campiello, da un documento del Gallicciolli del 1182, si ritiene derivi da “pantano” ovvero “piscina” presso i veneziani dell’epoca. Da qui il formarsi della parola Pasina. Ma altra ipotesi è che il nome possa derivare da una famiglia veneziana di nome Pasini. Si sa che una famiglia Pasini abbia abitato nelle parrocchia di San Silvestro, da qui la derivazione del nome del campiello.

Presso il Campiello de la Pasina esisteva un palazzo antico dove i patriarchi di Grado, costretti a fuggire da li nel XII secolo, posero la loro sede. In seguito il patriarcato gradense fu collocato nel sestiere di Castello. Il palazzo precedente venne venduto nel 1460, e il ricavato andò al patriarcato di Castello.

Ma perché vi ho parlato del campiello della Pasina? Non tanto per il luogo di per se stesso, ma perché è proprio da qui che potrete raggiungere una delle più belle corti di Venezia: Corte Barzizza.

Corte Barzizza

Del Campiello de la Pasina e di Corte Barzizza non troverete molte informazioni nel web. Anzi, le uniche informazioni le potrete trarre solo da qui, dal mio blog. Informazioni e belle foto su questo luogo come su molti altri luoghi sconosciuti e insoliti di Venezia.

Questa piccola corte non ha molto da raccontare sotto il livello storico, ma è tutta da ammirare, per bellezza e tranquillità. In questa corte troviamo un classico: una vera da pozzo in calcare rosso di Verona di forma cilindrica posta su di una base quadrata.

Sull’estremità destra della corte si trova una piccola calle, Ramo Barzizza, che vi condurrà, dopo pochi passi, direttamente sul Canal Grande. Da qui, su di un piccolo pontile in legno, la vista è bellissima, ma soprattutto originale. Vi troverete proprio di fronte all’imponente architettura di Palazzo Grimani. Per sapere di più su Palazzo Grimani leggete qui l’articolo.

Vi si accede dopo aver percorso il sotoportego de la Pasina, arrivando da Campo San Silvestro, che poi avrò modo di raccontarvi. L’ingresso è dato da un portale a semiarco in mattoni, e vi assicuro è molto suggestivo passare di li, perché quando si entra si resta ammaliati da questo luogo. Come detto la pace e il silenzio è ciò che rende questo luogo meraviglioso. Potrete sedervi in un angolo e godere un po di meritata tranquillità, lontana dal frastuono del turismo.

Storia di Corte e Palazzo Barzizza

Corte Barzizza prende il nome dalla famiglia Barzizza che abitava in un palazzo di questa corte con la sua facciata principale, adornata dello stemma di famiglia, sul Canal Grande. In origine si trattava di una antica casa-fondaco, risalente al XII-XIII secolo, di proprietà della famiglia Contarini.

Sulla facciata che dà sul Canal Grande sono visibili ampie tracce di bassorilievi bizantini, patere, capitelli, archi e colonne delle finestre. Venne ristrutturato parzialmente nel XVI secolo e successivamente agli inizi del Settecento quando la famiglia Barzizza lo acquistò. La sua facciata risulta abbastanza compromessa dalle diverse ristrutturazioni con diversi stili. La parte destra risulta essere la più antica, con una monofora a balaustra, e il vecchio portale.

La Corte di Palazzo Barzizza

La famiglia Barzizza

La famiglia Barzizza ha origini bergamasche. Il conte Nicolò Vincenzo Barzizza, canonico della cattedrale di Bergamo, aveva sovvenzionato con molto denaro la Repubblica di Venezia. In quel tempo la Serenissima era impegnata nella guerra contro i Turchi. In cambio, nel 1694, venne ammesso nel Maggior Consiglio, assieme a nipoti e discendenti.

Questa famiglia ebbe diversi personaggi illustri, ma non voglio annoiarvi con nomi e titoli inutili. Solo un fatto curioso di questa famiglia voglio riportarvi. Nel 1739, a causa di una lite di gioco, scoppiò una rissa nel Casino di San Felice. Tra i nobili Emilio Arnaldi, figlio di Vincenzo, e G. Alvise Barzizza, figlio di Antonio.

Per risolvere la questione, i due nobili si sfidarono a duello il 22 gennaio, a San Giovanni alla Giudecca con padrino Vincenzo Silva, un cugino del Barzizza. L’Arnaldi ebbe la peggio, riportando però solo una leggera ferita.

Venutasi a sapere la cosa, che aveva avuto un gran risalto in città, essendo rarissimi i casi di duelli a Venezia, i due contendenti vennero processati assieme al padrino. Arnaldi fu assolto mentre il Barzizza ed il Silva furono condannati con bando.

"foto palazzo barzizza vista dal basso verso alto"

Campo San Silvestro

Spendiamo ora due parole sul Campo San Silvestro, e soprattutto qualche fotografia, il quale si trova adiacente alla corte. Campo che era fulcro principale di questo angolo della città in quell’epoca, nel sestiere di San Polo, poco distante da Rialto. Qui abitava Giorgione da Castelfranco. Famoso pittore Veneto che ha affrescato nel 1509 il Fontego dei Turchi, oggi sede del Museo di Storia Naturale di Venezia.

Si tratta di campo piuttosto piccolo, se paragonato ad esempio al vicino campo di S. Polo. Al centro del campo è presente un caratteristico pozzo. Esso ha una base quadrata ed è stato realizzato in pietra bianca d’Istria. Il campo è circondato da antichi palazzi, alcuni di questi colorati, ed è proprio in uno di questi che viveva Giorgio Barbarelli in arte Giorgione.

Su uno degli angoli del campo si trova l’imponente campanile della Chiesa di San Silvestro, che risale al IX secolo, e fu sede del patriarca di Grado. Il suo aspetto attuale è frutto di innumerevoli rimaneggiamenti. Riedificata tra il 1422 ed il 1485, incorporando il vicino oratorio di Ognissanti, venne rimaneggiata nel Seicento. Nell’Ottocento venne addirittura,  per le precarie condizioni statiche , riedificata pressoché integralmente mentre nel Novecento ne venne rifatta la facciata.

La chiesa presenta attualmente la facciata con vista sul Rio Terà San Silvestro. Originariamente era orientata in senso opposto, con facciata principale a vista sul Canal Grande.

Chiesa di San Silvestro

L’interno della chiesa presenta una struttura a navata unica, terminante in un’abside semicircolare. Lo stile è neoclassico e, oltre all’altare maggiore, sono presenti quattro altari laterali, due per ciascun lato. All’interno vi sono custodite varie opere dal trecento in poi. La più famosa di queste si trova nel primo altare laterale di destra, ed è un’opera di Tintoretto: il Battesimo di Cristo.

Da menzionare infine, sopra la porta principale, l’urna funebre del procuratore Filippo Morosini, opera di stile lombardesco del primo Cinquecento. Passando per Campo S. Silvestro uno sguardo a questa chiesa, una delle numerose chiese di Venezia, lo dovete dare. Anche se ricordatevi perché siete giunti fin qua: per vedere la bella Corte Barzizza.

Dove si trova Campo S. Silvestro e Corte Barzizza

Per arrivare a Campo San Silvestro e Corte Barzizza è molto semplice. Da Piazzale Roma prendete il vaporetto numero uno e scendete all’imbarcadero di San Silvestro, e sarete arrivati senza fatica. Se invece opterete per fare una passeggiata, sarà la scelta migliore, perché camminare per le calli è sempre meraviglioso. Potrete così far tappa al celebre Ponte delle Tette, antico luogo di prostitute. Leggete qui la storia del più antico quartiere a luci rosse d’Europa.