Ca’Rezzonico
Ca’ Rezzonico
Ca’ Rezzonico è uno dei più famosi palazzi di Venezia, ubicato nel sestiere di Dorsoduro. Ca’Rezzonico fu costruito nel XVII secolo, su progetto dell’architetto Baldassare Longhena. Questi fu autore di altre due imponenti opere sul Canal Grande: il palazzo di Ca’ Pesaro e la Basilica della Salute.
L’accesso principale dell’edificio era originariamente quello sul Canal Grande, attraverso la monumentale porta d’acqua.
Costruito per volontà della famiglia Bon, esponente dell’antica nobiltà veneziana, successivamente fu acquistato dalla famiglia Rezzonico e restaurato da Giorgio Massari.
L’ospite più illustre del palazzo fu nel XVIII secolo Papa Clemente XIII.
Nel 1935 sarà acquistato dalla città di Venezia, il quale lo adibì a museo del Settecento Veneziano. Ora fa parte dei Musei Civici di Venezia.
Ca’ Rezzonico Venezia
Al suo interno sono esposti dipinti, arredi e oggetti di vita quotidiana. Inoltre si trovano affreschi strappati da muri e soffitti di altri palazzi nobiliari veneziani.
La bellezza del museo è data non solo dalle meravigliose opere esposte, ma dalla bellezza delle sue sale, le quali rispettano e conservano lo splendore dei fasti di una residenza nobiliare del 700 veneziano. Questo palazzo museo è sicuramente uno dei più bei Musei veneziani.
Ca Rezzonico è il classico museo che non ti aspetti, tanta è la bellezza delle sue sale interne. Sanno mescolare il fascino dell’arte delle sue opere, con lo splendore e l’atmosfera unica data dai suoi sfarzosi ambienti veneziani. I suoi mobili veneziani del 700 sapranno incantarvi in un connubio tra arte e architettura.
Ca’ Rezzonico museo del settecento veneziano
Questo splendido museo del settecento veneziano è stato realizzato per far conoscere la realtà di Venezia in quel periodo storico. Il museo si dispone su tre piani, vediamo cosa si può visitare in ogni piano.
Il primo piano si apre con il grande salone da ballo, un’esaltazione araldica e allegorica della famiglia Rezzonico. Questo ambiente monumentale non trova rivali negli altri palazzi veneziani sia per le sue dimensioni e le decorazioni pittoriche.
La realizzazione degli affreschi è di Giambattista Crosato, pittore molto affermato a Torino presso la corte dei Savoia. Crosato verrà aiutato nel suo lavoro da Girolamo Mengozzi Colonna, grande quadraturista amico del Tiepolo.
Da questa sala si prosegue per le altre stanze del palazzo che fanno capo a questo grande salone. Tra queste sale troviamo dapprima la Sala dell’Allegoria nuziale affrescate da Giambattista Tiepolo. Questi si avvalse ancora una volta della collaborazione del Girolamo Mengozzi Colonna. Sala realizzata in onore delle nozze fra Ludovico Rezzonico, figlio di Aurelio fratello di Papa Clemente XIII, e Faustina Savorgnan. Queste sale sarebbero state destinate a diventare l’appartamento di rappresentanza dei futuri sposi.
Famoso museo di Venezia
Segue la Sala dei Pastelli che si contraddistingue per la presenza di numerosi ritratti realizzati con l’arte del pastello, ovvero dipingere con colori quasi sfumati e morbidi.
In questa sala si trova anche un bel dipinto di Giambattista Tiepolo, ritraente la madre Cecilia Guardi, dipinto realizzato all’età di soli 21 anni.
La stanza è arredata da mobili d’epoca, di cui voglio segnalare le due vetrinette, contenenti preziose porcellane della collezione Nani Mocenigo.
Sala degli Arazzi – Sala Trono – Sala Tiepolo – Biblioteca
La Sala degli Arazzi deve il suo nome alla presenza di tre grandi arazzi fiamminghi del Seicento. In essi viene riprodotta la storia di Salomone e della regina di Saba.
Sono tra arazzi che stupiscono per la loro maestosità, mentre il mobilio interno fa da cornice all’ennesimo splendente ambiente signorile del settecento veneziano.
La Sala del Trono prende il nome dal trono che vi è presente, che fu utilizzato da Papa Pio VI il 10 marzo 1782. Il trono venne realizzato da Brustolon nei primi decenni de settecento in legno dorato, decorato con putti, nereidi e cavalli marini.
Arriviamo ora alla Sala Tiepolo il cui soffitto è stato affrescato dal Tiepolo, con un’opera raffigurante la Nobiltà e la Virtù che abbattono l’Ignoranza. Del bellissimo mobilio presente in questa sala fanno parte un tavolo da gioco ad otto gambe, ricoperto di tessuto verde e posto al centro della sala
La Biblioteca è dedicata al famoso scultore veneziano Giovanni Maria Morlaiter. Cofondatore e consigliere dell’Accademia di belle arti di Venezia. Nei quattro armadi in noce con ante in vetro del seicento, sono raccolti alcuni fondi di bottega dello scultore. Nel soffitto si trova l’affresco dell’Allegoria del Merito, opera di Mattia Bortoloni.
Nell’ordine: Sala degli Arazi, Sala del Trono e Sala Tiepolo
Sala Lazzarini – Sala Brustolon – Il Portego
Nella Sala Lazzarini La prima cosa che salta all’occhio quando si entra è un bellissimo scrittoio posto al centro della stanza, datato 1741. Opera del maestro ebanista Pietro Piffetti, è rivestito di legni preziosi, con intarsi in avorio. Non meno vistosi sono i tre grandi dipinti che ricoprono le pareti, adornati da una cornice dorata. Opere di Antonio Molinari, Antonio Bellucci, e Gregorio Lazzarini, ritraenti scene narrative in classico stile veneziano fine seicento.
Questa sala denominata del Brustolon è dedicata al famoso scultore del legno veneziano Andrea Brustolon. Questo famoso artista veneziano di quell’epoca fu impegnato dal 1690 al 1700 nella realizzazione della cosiddetta fornitura Venier. Questa consisteva di seggioloni da parata e da moretti, putti e allegorie portavaso. Il pezzo più importante di questa fornitura alla famiglia Venier, è certamente la console porta-vasi che raffigurante Ercole.
Il Portego è la sala più bella e più grande di questo splendido palazzo veneziano. Con il termine Portego si intende un un gran salone da ricevimento, con peculiari caratteristiche. E’ un ambiente caratteristico degli edifici veneziani edificati durante gli anni della Serenissima Repubblica di Venezia.
In questa sala la luce entra dalle finestre e rispecchia sul pavimento lucido. La luce dei faretti illumina le statue e i busti bianchi che adornano le pareti laterali. Le opere di maggior rilievo della sala sono: un busto raffigurante l’Invidia, collocato a destra della portantina. E due grandi statue ai lati del portale di Alessandro Vittoria.
Con questo salone termina il primo piano del palazzo, e tramite le scale ci si sposta al secondo piano.
Portego dei Dipinti
Il secondo piano si apre con il bellissimo Portego dei Dipinti dove sono esposti tra i più belli e importanti dipinti di Ca’ Rezzonico. Non meno bello del salone posto al primo piano funge da collegamento tra le stanze poste al secondo piano del palazzo museo veneziano.
Le cinque più importanti opere presenti in questo grande salone sono: Il Canal Grande da Palazzo Balbi a Rialto, e il Rio dei Mendicanti. Il convegno diplomatico, La morte di Dario, e La Sagra di Santa Marta. Chiaramente stiamo parlando di vere e proprie opere d’arte di artisti come il Canaletto, Francesco Guardi o Giambattista Piazzetta.
Giandomenico Tiepolo a Zianigo
Questa è la sala più bella in cui si accede dal portego posto al secondo piano. In realtà sono più sale in cui si possono ammirare gli affreschi eseguiti da Giandomenico Tiepolo nella villa di famiglia a Zianigo.
Gli affreschi di Villa Ziniago, dopo essere stati asportati nel 1906, furono acquistati dalla città di Venezia e trasferiti nel 1935 a Ca’ Rezzonico.
Oltre alla ripresa dei temi allegorici già affrontati dal padre, gli affreschi di Villa Ziniago osservano una società veneziana, in piena decadenza. L’artista vi rivolge uno sguardo non privo di ironia e sarcasmo. La bellezza e la purezza di queste sale con muri bianchi e allestite sapientemente, lascia il visitatore stupito.
In queste piccole sale quella che più stupisce è la Stanza dei Pulcinella.
Pulcinella
Questa sala si presenta come un camerino, dove spicca in tutti i dipinti Pulcinella, la maschera della commedia dell’arte, espressione dell’anima popolare. Questa maschera è sempre stata parodia dell’uomo e delle sue debolezze. Per chi non la conoscesse, Pulcinella è una maschera napoletana della commedia dell’arte.
Nel 1793 Tiepolo decorò la sala più bella di Villa Zianigo, quella dedicata a ”Pulcinella“. L’opera di maggior pregio della serie è L’altalena dei Pulcinella realizzata sul soffitto della sala. Altri affreschi de i Pulcinella sono: Pulcinella e i saltimbanchi, Pulcinella innamorato. Pulcinella e i cani, Pulcinella che gozzovigliano. Tutte opere sono ora esposte qui al Museo del settecento veneziano Cà Rezzonico.
Sala del Clavicembalo – Sala del Parlatorio – Sala Longhi
Altre tre sale poste al secondo piano, lateralmente al portego sono le seguenti. Sala del Clavicembalo chiamata così perché vi è esposto un clavicembalo realizzato nella prima metà del seicento. Nei tre armadi con vetrina presenti nella stanza sono collocate alcune pregiate porcellane del settecento.
La bella Sala del Parlatorio prende il nome da una delle due tele più importanti realizzate da Francesco Guardi, qui esposte. Il Ridotto di palazzo Dandolo a San Moisè e appunto il Parlatorio delle monache di San Zaccaria.
Sala Longhi invece espone una serie di dipinti tutti in riga, da ammirare per la loro bellezza e la curiosità dei soggetti.
Si tratta della collezione di Pietro Longhi, che ci consente di entrare nella
vita quotidiana della Venezia settecentesca.
Sala delle lacche verdi – Sala Guardi – Alcova
Queste ultime tre stanze chiudono il percorso museale al secondo piano di Ca Rezzonico. L’ultima delle tre sale viene chiamata Sala delle lacche verdi per via del mobilio laccato in verde dorato. Nel soffitto della sala è possibile ammirare il dipinto di Antonio Guardi, Il bel Trionfo di Diana, proveniente da Palazzo Barbarigo Dabalà.
Sala Guardi, gli affreschi che si trovano in questa sala, sono stati recuperati da Palazzo Barbarigo Dabalà dove erano stati intonacati. Nella sala è presente un meraviglioso busto in marmo, che mi ha colpito molto. Questo busto è opera di Corradini, e ritrae una dama velata, che probabilmente rappresenta l’Allegoria della Purità.
Un leggero telo bagnato riveste il volto del busto della giovane ragazza, accentuandone i tratti e dandogli un fascino di mistero.
Nell’Alcova si è voluto ricostruire un stanza da letto del 700, con guardaroba e spogliatoi. Gli arredi presenti nella stanza provengono da Palazzo Carminati a San Stae. Tra gli oggetti presenti nella stanza, una graziosissima culla lavorata in lacca verde con fiori.
Farmacia “ai Do San Marco”
Al terzo piano troviamo l’antica farmacia “ai Do San Marco” che dal 700 era collocata in campo San Stin a Venezia. La farmacia si compone di tre ambienti, tra loro comunicanti.
Il primo, la bottega vera e propria, è allestito con un elegante mobilio in radica di noce scura e ha sugli scaffali 183 vasi in maiolica decorata. destinati a contenere spezie.
Il secondo ambiente è occupato dal laboratorio, con il caminetto e il fornello, oltre agli alambicchi in vetro, prodotti dalle vetrerie muranesi.
Il terzo ambiente, infine, è quello del retro-farmacia con le pareti completamente ricoperte da una boiserie in legno d’abete dipinto.
Gli altri ambienti al terzo piano dello stabile, sono dedicati all’esposizione delle opere donate da Egidio Martini alla città di Venezia.
Si tratta della più importante offerta ricevuta dalla città dagli inizi del 900.
La collezione raccoglie 264 opere di pittori attenenti alla scuola veneziana, dal quattrocento, fino agli inizi del novecento.
Collezione Ferruccio Mestrovich
La Collezione Ferruccio Mestrovich è esposta al Mezzanino Browning nel pian terreno, a cui si accede dalla scala posta accanto alla caffetteria.
Consiste in una ricca collezione di quadri donati da Mestrovich alla città di Venezia, e da allora esposti in questa ala del palazzo.
Ne fanno parte opere di Tintoretto, Bonifacio de’ Pitati, Francesco Guardi, Sebastiano Ricci e Alessandro Longhi.
Per chi ama l’arte, quest’area del palazzo è una vera e propria apoteosi dei sensi, sia per le opere esposte, che per la scenografia di sala.
Luci soffuse e calde che mirano ai dipinti quasi a volerli carezzare, attorniandoli di un’aureola di luce che li mette in risalto, enfatizzandone colori e particolari.
Musei Civici Veneziani
Siamo arrivati alla conclusione di questo articolo che tratta del bellissimo palazzo museo di Ca’ Rezzonico. Ricordo che questo palazzo museo fu uno dei più importanti palazzi della Repubblica di Venezia e che fa parte dei Musei civici veneziani. Questi musei veneziani ricordo essere undici, gestiti dalla Fondazione Musei Civici di Venezia anche denominata MUVE. Troverete tutti gli altri musei su questo mio articolo cliccando qui.
Come riportato nell’articolo dei Musei Civici di Venezia, è possibile visitarli tutti con un biglietto cumulativo chiamato Ticket MUVE. Il prezzo è irrisorio per ciò che offre. Vi darà la possibilità di accedere anche al Museo Archeologico Nazionale di Venezia. Oltre alle Sale Monumentali della Biblioteca Marciana, e al Museo d’Arte Oientale di Venezia situato a Ca’ Pesaro. Musei questi gestiti da altri enti, ma fruibili con l’unico biglietto Museum Pass.
Cosa aspettate, Venezia con le sue meravigliose opere d’arte vi aspetta.