Immagine suggestiva di una misteriosa maschera del carnevale 2020
D’altro canto, quale miglio cosa per descrivere la magia di queste splendide maschere, se non con le foto? Prima però, lasciatemi ricollegare all’articolo sul carnevale del 2020 descrivendovi un pò quella che è la storia della maschera veneziana.
La maschera veneziana
Le origini della storia delle maschere veneziane sono inizialmente scisse dalla storia del Carnevale. Se i primi festeggiamenti di strada sono testimoniati già dall’anno mille, l’uso delle maschere avviene regolamentato solo a partire dal 1200.
Le maschere venivano realizzate in cartapesta e adornate da pietre preziose, colori e tessuti. Esse diventarono da subito sinonimo di libertà d’espressione, trasgressione alle regole della Repubblica Serenissima. Gioco, festa e possibilità di diventare chiunque si volesse. L’uso di questo travestimento, però, venne limitato con una legge specifica del 1268. Si potevano utilizzare solo in determinate occasioni, escludendo il Carnevale e altre feste ufficiali della città.
I Mascareri e la mariegola
Pittori e targheri costituivano una delle professioni più antiche di Venezia, i mascareri. Dal 10 aprile 1436 questa nuova professione si dotò anche di una mariegola che ne regolamentava il lavoro. Vi starete chiedendo…”mariegola cosaaa ??”.
La mariegola, dal latino “matricula”, o Regola Madre, nelle Scuole di Venezia era lo statuto dei diritti e dei doveri degli aggregati. Ovvero una mariegola è un libro nel quale sono raccolte le leggi sistematiche di alcune Corporazioni di arti ed anche di luoghi pii. Dunque statuti di confraternite religiose o associazioni e corporazioni laiche, associazioni di arti e mestieri.