
Cane Cavalier King
Perché in un sito dedicato ai viaggi dedico questa pagina ai cani, i nostri amici pelosi? Per amore e devozione al mio cane Bianca, o come la chiamavamo “Bianchina”, un cane Cavalier King dolcissimo e buonissimo. Da come ne parlo avrete già capito che non c’è più, se ne è andata il 2 di Novembre del 2022, ma il mio dolore e la sua mancanza ad oggi sono gli stessi.
Mi ha lasciato per un problema cardiaco, consono alla sua razza, e a 12 anni e un mese, ho dovuto lasciarla andare. Già, lasciarla andare vuol dire portarla dal veterinario a far l’angosciante “puntura”. Già, un sedativo che la addormenti abbassandole il battito cardiaco. Tanto basso da non sentire più il suo cuoricino, e credere che non ci sia già più.
Ma lei ancora c’è, la mia faccia sulla sua, le mie labbra a baciare in continuazione il suo dolce nasino. I suoi occhi socchiusi ma ancora vigli, guardano me, e i miei occhi vedono dentro lei. Così avevo promesso a lei… a me. La luce dei miei occhi sarebbe stata l’ultima cosa che avrebbe visto nel suo ultimo respiro.
Io abbracciato a Te al tuo fianco
Così è stato… così è stata la “maledetta” puntura, così il suo cuoricino non lo ho sentito più. Così è ciò che viene chiamata “la puntura“. Si la puntura… “è vecchia fagli la puntura”, “vedi che non riesce a camminare bene, fagli la puntura“. “Perché tenerla così, fagli la puntura”. Queste sono solo alcune delle frasi che negli ultimi quattro mesi mi sono sentito dire.
Ma la “puntura” è questo… lasciare andare la sua “unica” piccola e dolce vita che ha, e fino a che ho potuto, gli ho regalato fino l’ultimo giorno. Già, la “puntura” non si fa per cancellare i problemi, le difficoltà, i sacrifici… La si fa solo perché è giunto il momento di lasciarla andare. E’ giunto il momento in cui la sofferenze non valgono più la pena di un solo altro giorno di vita.
E così ti dovuto lasciare andare, avvolta nella tua morbida coperta rossa, che oggi odora ancora di te. Tutto ciò che mi resta di te ora e quella copertina, con i tuoi ultimi peli, le tue ultime cellule, il tuo ultimo odore. Ora quella copertina rossa è lì, sul tuo posto.
L’ultimo viaggio
Avvolta nella tua coperta ti ho portato con me, messa dolcemente in auto e diretti in quello che era il nostro luogo, il tuo luogo preferito: la spiaggetta isolata nella barena della laguna di Venezia. Quella spiaggetta sommersa, e emersa a seconda dell’estro della marea. Quel tuo luogo dove amavi “pescare i granchi”.
Già, che ci crediate o meno si immergeva sotto acqua, e riemergeva con un granchio in bocca. Non lo so, penso fosse l’unico Cavalier King Charles Spaniel al mondo che pescasse granchi. Solo questo, aggiunto alla sua dolcezza e bontà dovrebbe farvi capire chi era Bianchina.
E che ci crediate o meno mentre con la pagaia remavo verso la “nostra spiaggetta”, con lei dietro avvolta nella sua morbida coperta, una visione. Da lontano una figura aspettava sulla spiaggia. La “sua figura aspettava sulla spiaggia”, un Cavalier King. Ovvero, un tronco bianco, con una cesta in plastica marron, che la marea aveva depositato sulla spiaggia.
Vi giuro, da distante sembrava lei, un Cavalier King seduto in attesa. I brividi mi hanno pervaso tutto il corpo, e le lacrime sono scese scroscianti. Il suo piccolo corpo senza vita era li dietro me, ma la sua anima era già li che ci aspettava seduta sulla spiaggia.
Destino…. fatalità…. altro?
Che ci crediate o meno è tutto vero… suggestioni… fatalità… si certo tutta fatalità. tutto destino. Ma in tutti quegli anni quel tronco e quella cesta messi in quella perfetta posizione, li non vi sono mai stati. Non vi saranno stati mai più, solo in quel giorno, il quel preciso momento. Già il giorno dopo la marea come li aveva portati, li ha fatti sparire. Era LEI, la sua anima, ne sono certo come sono certo del suo amore per me, del mio amore per lei.
Ma il peggio doveva ancora venire… il peggio, scavare con una piccola pala, e poi a mani nude, tra lacrime e sudore, quello che sarebbe stato il suo ultimo posto dove riposare. Nulla… nulla è stato più terribile nel prendere in braccio per l’ultima volta lei avvolta nella copertina, scoprirla, e depositarla nella fossa.
Ancora morbida, quasi tiepida, bella come solo lei era, come dormisse. Come la avevo già presa in braccio mille, e mille vote, per adagiarla nel suo cuscino a fianco il mio, nel nostro letto.
Ma ora la stavo dolcemente adagiando nella fredda terra che avrebbe ricoperto la sua bellezza, la sua dolcezza, il suo amore, PER SEMPRE. Ecco cosa vuol dire “fare la puntura”. Non prendetela come una soluzione al problema, ma come “la fine”.
Spaniel King Charles
Spaniel King Charles, questo era lei, un nome elegante, ma a lei l’eleganza del nome non serviva; era Bianchina. Ecco perché ho voluto pubblicare questa pagina per lei nel mio blog. Non potevo no dedicargliela, io che amo scrivere, immortalare con la fotocamera momenti di vita. Ho creato la pagina un anno fa, per promuovere il mio piccolo libro su di lei, sulla sua malattia.
Ma nessuno ha dato retta e ha comprato il suo libricino. I miei libri di viaggi si, il mio grido di rabbia e di dolore, avvolte ironico, no. Non piace. Allora ho deciso di farne un E-Book in formato PDF da regalarvi. Se vorrete leggerlo potrete scaricarlo gratuitamente alla fine della pagina.
Certo se lo desidererete potrete ordinarne anche la copia cartacea. Non mi arricchirò di certo (2 euro a libro), anche perché i soldi non li voglio… io voglio Lei, voglio Bianchina. Se come il destino se la è portata via, porterà molta gente a spendere quattro soldi per il libricino, con quelli io aiuterò dei cani.
Cani Amore
Come li aiuterò? Bella domanda non lo so neppure io, non è un problema che ora mi pongo, perché nessuno spenderà mai dei soldi per qualcosa che può avere gratuitamente. Ma vi assicurò che se sarà, qualcosa saprò fare. Chi ha amato come me, ed è stato amato come me, qualcosa lo saprà sempre fare.
Bene tutto qui. Ne avrei tanto da scrivere sulla mia meravigliosa creatura, la mia compagna di vita. Ma qui ci vorrebbe un altro libro, e già il primo… Ma immaginatevi, rileggetevi le mie parole di questo scritto, solo questo potrà farvi capire quanto sia stato fantastico vivere la mia vita con lei, e quanto sia felice e fiero di essere stato per lei “Il Suo Mondo”.
Di seguito alcune sue, nostre foto, e la fotografia che pubblicata sul mio profilo Facebook, con una mia poesia dedicata a lei, è tanto piaciuta. Ben 513.000 visualizzazioni, 11.000 like, 1670 commenti e 400 condivisioni. Direte “beh bella forza sai quanti ne ottengono di più…”. Io non sono la Ferragni, ho solo 1300 amici, quindi 500.000 visualizzazioni le ha avute Lei, non io, il suo piccolo cuore di Cavalier King.
Poesia: “Il Tuo Mondo”
Ti amerò sempre, perché ero il tuo mondo.
Cosa vuol dire essere un mondo?
Cercarti quando non ci sei
essere felice con tutti, ma cercare te.
Cercarti al frastuono di un tuono
tremare e avvicinarmi a te
per poi riaddormentarmi e sognare
il mare e i prati insieme.
Seguirti tra mari e monti
anche se l’acqua e il vuoto mi spaventano.
Ma ci sei tu, sei il mio mondo, il mio coraggio
la mia gioia il mio benessere,
sei tu il mio mondo.
Ecco cosa vuol dire essere “un mondo” per qualcuno.
Non ha importanza quanti peli o gambe abbia
se sarai il suo mondo non lo scorderai mai.
Sono stato il tuo mondo
e il tuo mondo è rimasto dentro di me.
Il mio mondo ora non è più lo stesso,
perché mi manca il tuo mondo
mi manchi te…maledettamente.
Vi saluto, non dimenticatelo MAI, come dice il titolo della mia poesia scritta per Bianca “Il Tuo Mondo”. Per voi potrà essere solo un cane, per lui voi siete il suo mondo.
Cani domestici
“Scusi…ha un cane? Si vergogni”. Certo una premessa così è molto forte, ma è provocatoria. Cosa vuol dire avere un cane oggi? Ricevere e dare amore, affetto, gioco, emozioni, e tanta… tanta compagnia. E fin qui ci siamo, questo è tutto ciò che una persona chiede e si aspetta quando si appresta ad accogliere un cucciolo. O un cane già in fase adulta nelle proprie mura domestiche. Ma c’è qualcosa che non tutti sanno, o chi lo sa, non crede poi che sia così determinante.
Libri sui cani
I cani sono degli esseri viventi, esattamente come noi, quindi abbisognano di compagnia, attenzioni, affetto, rispetto e cure. Già esattamente come avviene per l’essere umano. Voi penserete “ovvio, è giusto, che ci sta a raccontare questo, lo sapevamo già”. In effetti solo uno stolto non saprebbe ciò che ho appena scritto. Ma dal saperlo, al capirlo e provarlo, vi assicuro che vi è un mondo di differenza. Ma andiamo per gradi, e cerchiamo di comporre questo piccolo libro sui cani facendovi capire perché lo scrivo. Cosa voglio trasmettere con le mie parole.
Cani e gatti
Cani e gatti sono animali domestici di compagnia per l’uomo. Quello che ho scritto sul mio libro sui cani domestici certamente può valere anche per i gatti. Questo mio libro fa parte dei libri storie di cani da leggere, leggetelo e non ne sarete delusi.

Poesia “L’ultimo Natale”
Un Natale fa con la piccola Heidi ero vestita a festa. Ora il Natale lo festeggio con Babbo Natale, perché lassù tutti i sogni sono realtà. Lassù e tutto bello, tutto buono, perché non ci sono gli uomini….
ma solo Angeli. Ma mi manchi tu, che eri “Il mio mondo”, e questo Natale di me laggiù, resta solo il mio cerchietto da Renna e il mio amore nel tuo cuore…
Per sempre….
Dal libro “La vergogna di avere un cane”
“Quando io cucino, Bianca si sistema stesa davanti al frigorifero, quasi a osservare ciò che mi cingerò a prendere da esso. Prendere… non è che la portella del frigorifero si apra molto con lei stesa davanti, ma ciò non sembra arrecargli disturbo. Certo si sposterà insieme all’apertura della portella.
Quando c’è Heidi, ehhh lei no, lei è più furba, si piazza direttamente nell’angolo del mobile della cucina, tra lavandino e fornelli. In posizione seduta, con gli occhi alzati a osservare cosa fai. Quello lo ritiene il posto migliore per lei. In prima linea proprio sotto il piano di lavoro, un posto strategico anche per proteggersi le spalle da eventuali aggressioni non previste.
Ahhh già non vi avevo detto che Heidi ha paura anche della sua ombra. Ha paura di tutto e soprattutto di tutti. Non si fa avvicinare da nessuno, a parte me e altre tre persone che conosce, stop.
Non crediate di riuscire a prenderla o accarezzarla perché fuggirà veloce come una lepre.”

Spero di essere riuscito con queste parole, e queste foto, a trasmettervi tutto l’amore per la mia Bianchina e la piccola Heidi. Amore incondizionato, che spero possiate dare e avere dai vostri amici pelosi. Perché non mi stancherò mai di dirlo, voi siete il loro mondo!!