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Venezia,  Venezia da visitare

Chiesa della Madonna dell’Orto

Uno dei monumenti più importanti di Cannaregio è sicuramente il Santuario della Madonna dell’Orto. Questo santuario fu edificato intorno al 1350 per volere della congregazione degli Umiliati, all’epoca guidati da frate Tiberio da Parma. Questo edificio fu dedicato a Dio, alla Beata Vergine e a San Cristoforo, protettore dei viaggiatori.

Cambiò denominazione nel 1377, quando vi fu collocata una miracolosa scultura della Vergine ritrovata nel vicino orto. Nel 1414 il santuario verrà definitivamente consacrato alla Madonna dell’Orto da una delibera del Consiglio dei Dieci, La facciata della Chiesa della Madonna dell’Orto è una delle più interessanti di Venezia per la compresenza di elementi gotici e rinascimentali. Al suo interno si trovano una straordinaria serie di tele di Tintoretto che è qui sepolto.

Chiesa Madonna dell’Orto

La facciata e il chiostro della chiesa sono del quadriennio 1460-1464, con statue della fine del Quattrocento. Dello stesso periodo il campanile a cupola, terminato nel 1503. Anche il campo antistante la chiesa presenta una particolare rarità. Realizzato in mattoni di cotto posizionati a spina di pesce, è uno dei pochi selciati in cotto rimasti oggi in città.

Ricordo che in passato prima che venissero usati i “masegni” la pavimentazione di Venezia era fatta proprio in cotto. Su questo troverete un mio interessante articolo qui. Di grande impatto visivo anche l’alternanza di pietra bianca e marmo rosa, presente sia sulle incorniciature delle ampie finestre traforate in stile gotico, sia sui due rosoni allineati verticalmente al centro e sul portale.

La chiesa Madonna dell’Orto internamente è ad impianto basilicale, a tre navate, con archi acuti a doppia cornice, sorretti da massicce colonne in marmo greco. La sua forma è a pianta rettangolare, senza transetto. Alla fine della chiesa si trova il presbiterio con una splendida abside poligonale.

Le pareti sono interamente rifinite con una tramatura a regalzier (finto ammattonato). Il soffitto è a cassettoni lignei, squisitamente cesellato e la pavimentazione policroma a disegni geometrici creano un perfetto connubio con il soffitto.

Ciò che rende questa chiesa famosa in tutto il mondo sono le dieci tele di Jacopo Tintoretto, che abitava e lavorava nel vicino Campo dei Mori e le cui spoglie ora riposano nella cappella absidale della navata sinistra.

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Opere della chiesa Madonna dell’Orto

Oltre a questo meraviglioso gruppo di dieci preziose opere di Tintoretto, la chiesa conserva altri capolavori, tra cui. Una Crocifissione di Palma il Giovane, l’opera San Giovanni Battista tra i santi Pietro, Marco, Girolamo e Paolo, capolavoro di Cima da Conegliano eseguito tra il 1493 e il 1495.

Vi si trovano anche quattro cappelle funerarie costruite sul lato sinistro della chiesa, che ospitano le spoglie di quattro tra le più importanti famiglie patrizie veneziane. La cappella Valier, la cappella Vendramin, la cappella Morosini e la cappella Contarini.

Il furto della Madonna col bambino

Purtroppo chiesa della Madonna dell’Orto è anche tristemente famosa per un furto che avvenne nel 1993. Per la terza volta, in circa 20 anni, viene rubata una bellissima tavola di Giovanni Bellini: una Madonna col bambino. Da quel giorno, il 1° Marzo del 1993, è appoggiata a terra una copia del quadro rubato.

Il quadro era stato già rubato altre due volte e sempre recuperato, nonostante questo l’allarme che lo proteggeva era fuori uso da oltre un anno. I ladri sono entrati da una finestra della chiesa, hanno staccato la tavola dalla cornice e se ne sono andati dalla porta, indisturbati. Sul furto è stato anche scritto un romanzo, ma il prezioso dipinto non è più stato trovato.

A fianco della Chiesa si conserva un bellissimo chiostro, purtroppo non visitabile se non in rarissime occasioni. La chiesa è stata restaurata attorno al 1970 grazie a donazioni provenienti dalla Gran Bretagna. Personalmente sono rimasto molto entusiasta della scoperta di questa importante chiesa, forse meno nominata e conosciuta tra i turisti. La considero una delle chiese più belle di Venezia.

Madonna dell’Orto

Il nome della chiesa Madonna dell’Orto sembra derivare da una statua miracolosa nell’orto vicino al campo della chiesa. La storia narra che su commissione del parroco di Santa Maria Formosa, lo scalpellino Giovanni De Santi realizzò una statua della Vergine Maria con il Bambino.

La statua ancora grezza venne rifiutata, tanto che lo scultore sistemò provvisoriamente nell’orto della propria casa la statua di pietra incompiuta. Di lì a poco la moglie dello scultore si accorse che la statua emanava strani bagliori durante la notte.

La notizia si diffuse presto in tutta la città e il luogo divenne meta di pellegrinaggi. In seguito al verificarsi di alcuni miracoli e al conseguente aumento della venerazione popolare, le autorità indussero il De Santi a spostare la statua all’interno della sua casa o di una chiesa per evitare forme improprie di culto.

L’artista la vendette dunque alla Scuola di San Cristoforo (che aveva sede nell’omonima chiesa), per l’ingente somma di 150 ducati. Così il 18 giugno del 1377 la statua venne solennemente trasportata in chiesa. Nel 1414 il Consiglio dei Dieci concesse alla chiesa l’uso ufficiale del nome ‘Madonna dell’Orto’, come peraltro ormai già consolidato a livello popolare.

La leggenda della chiesa della Madonna dell’Orto

Esiste anche una leggenda legata a questa chiesa. La narrazione popolare racconta che lo scultore Paolo dalle Masegne fosse un adoratore del demonio e che quando realizzò le statue dei dodici apostoli per la facciata della Madonna dell’Orto, scolpì quella di Giuda per mano del diavolo.

In quel tempo si usava infatti rappresentare l’apostolo Mattia e non Giuda il traditore. Quando si tenne la messa per la consacrazione delle statue era presente anche Isabella Contarini, una giovinetta dotata di poteri speciali. La ragazzina riconobbe ed affrontò Satana nella figura del Dalle Masegne.

Il chierico che notò la scena, spruzzò immediatamente dell’acqua santa verso i due, lo scultore cadde a terra tramortito, il cielo si oscurò e si spensero tutte le candele. Quando tutti si ripresero, la statua non raffigurava più Giuda ma Mattia. La leggenda prosegue dicendo che all’interno della statua si celerebbe una delle trenta monete d’argento che Giuda ricevette per il tradimento di Gesù.

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