Chiesa di Sant’Eufemia
La chiesa di Sant’Eufemia venne costruita nel IX secolo in stile veneto-bizantino, e subì numerosi restauri. L’ultimo fu un intervento settecentesco che ne ha modificato sensibilmente la facciata e l’interno. Sant’Eufemia fu la prima martire cristiana gettata in pasto ai leoni affamati a Calcedonia (l’odierna Turchia). Ma questi dopo averle morso la mano, si rifiutarono di mangiare la sua santa carne vergine. Questo narra la storia cristiana.
Questa, benché poco conosciuta, è una delle chiese più antiche di Venezia, e risalendo al IX secolo. Nel 1371, come riportato da una lapide a lato dell’ingresso, la chiesa fu consacrata una seconda volta in seguito a un grosso intervento di ristrutturazione. Intervento che introdusse elementi architettonici di carattere gotico.
Nel XVIII secolo la Chiesa di Sant’Eufemia venne nuovamente ristrutturata, e oltre alla modifica della facciata, ne venne modificato l’interno. Vi furono applicati stucchi sia nella navata centrale che nelle volte del soffitto. Internamente la Chiesa di Sant’Eufemia è a pianta basilicale, a tre navate dell’edificio originario, di cui restano anche le colonne coi relativi capitelli.
Chiese di Venezia – Sant’Eufemia
Il fianco destro della chiesa è affacciato sul canale della Giudecca, e presenta un portico con colonne in stile dorico recuperate nel 1593 dalla ristrutturazione della vicina chiesa dei Santi Biagio e Cataldo. All’interno del portico, in una nicchia, si trova un’immagine di Santo Vescovo di stile gotico, mentre nella parte frontale, in una lunetta trilobata, è presente una Crocifissione e donatori in stile bizantineggiante risalente al XIV secolo.
La facciata è rivolta verso il rio di Santa Eufemia presenta una struttura semplice, a due lesene con due finestroni semicircolari aperti sulle navate laterali e due lunghe e strette aperture rettangolari che originariamente corrispondevano alle finestre gotiche realizzate nella prima ristrutturazione. Sopra al semplice portale è presente un bassorilievo rinascimentale raffigurante La Vergine tra San Rocco e Sant’Eufemia.
L’interno mantiene la pianta basilicale a tre navate dell’edificio originario, di cui rimangono anche le colonne coi relativi capitelli. Gli stucchi alle pareti della navata centrale e sulla volta del soffitto risalgono invece al restauro settecentesco.
Il soffitto è in stile tiepolesco, e racconta episodi della vita di Sant’Eufemia. Il Battesimo della Santa sul soffitto della navata sinistra, Sant’Eufemia in gloria nella navata centrale e Episodio della vita della Santa nella navata destra.
Il campanile della Chiesa di Sant’Eufemia
Il campanile, di stile romanico-bizantino, è basso e presenta una struttura tozza. Si trova posizionato verso il canale della Giudecca all’altezza dell’abside ed è parzialmente inglobato da alcuni edifici. La chiesa di Sant’Eufemia benché sia uno dei luoghi poco conosciuti a Venezia vale sicuramente la pena di essere visitata. A mio giudizio è una delle chiese più belle di Venezia e sicuramente la chiesa più bella della Giudecca, anche se la chiesa più importante della Giudecca è la chiesa del Redentore.