"corte delfina foto orizzontale con case portone colorato scalinata tutto antico"
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Corte Delfina sestiere di Castello

Questa splendida corte si trova nel sestiere di Castello e precisamente lungo la bella Via Garibaldi. Amo particolarmente questa via, perché da accesso a numerosi luoghi tranquilli e rappresentativi di una vera Venezia. Luoghi poco affollati e sconosciuti dai turisti, dove se siete amanti delle belle foto, potrete cogliere scatti di una Venezia autentica. Ma vediamo ora la nostra splendida Corte Delfina.

Corte Delfina

Questa corte non ha nessuna storia o leggenda particolare da raccontare, ma è solo da essere ammirata. Tra l’altro nel web non troverete nessuna notizia riguardante, quindi dovrete accontentarvi solo di ciò che vi dirò io. Ma come vi ho detto, questa corte veneziana non va raccontata, ma vista.

Vi si accede attraverso il Sotoportego Delfina dove vi troverete già scritto anche Corte Delfina, proprio all’inizio di Via Garibaldi, provenendo da Riva dei sette Martiri. Sarà quindi facile trovarla, a differenza di altre corti che vi ho descritto che sono nascoste nel cuore della città.

Proprio sopra la scritta del sotoportego troverete un araldica in rilievo, rappresentante uno scudo con all’interno tre delfini. Da qui il nome Corte Delfino, ma non dovuto all’araldica, ma bensì alla famiglia che quello stemma rappresenta: la famiglia Dolfin.

Come entrate vi troverete di fronte un piccolo capitello del tipo a nicchia, protetto da una piccola inferriata. Al suo interno un piccolo dipinto della Madonna della Salute.

Sulla destra si trova una scalinata che conduce ad una casa, e un portone in legno colorato, mentre a sinistra avrete Ramo Delfina, nulla di particolare. Un piccolissimo prosieguo della corte senza particolar valore. La bellezza di questa corte è data proprio dalla corte stessa, e dal ramo che sfocia su di un rio, attraversando un piccolo portico. La poesia di questa corte è tutta qui; un’altra piccola gemma della città lagunare. Di seguito potete ammirare alcune foto di ciò che vi ho descritto.

La Famiglia Dolfin

Come vi ho detto questo luogo non prende il nome dai delfini racchiusi nello stemma posto all’ingresso, ma bensì dalla Famiglia Dolfin che ne aveva la proprietà. Certo non era questa l’unica proprietà di questa nobile famiglia veneziana. Ad esempio anche Palazzo Dolfin sul Canal Grande poco distante dal Ponte di Rialto e accanto a Palazzo Bembo, faceva parte dei poderi di questa famiglia. Ma chi era questa nobile famiglia?

Una delle casate dalla nobiltà più antica, i Dolfin diedero alla città un Doge (Giovanni Dolfin, 1356-1361). Essa ebbe per capostipite uno dei Gradenigo, il cui pare che il soprannome fosse “Delfino” per la sua abilità nel nuotare. Certo che all’epoca nuotare nei canali di Venezia era prassi comune.

"vista corte dal basso verso alto"

Di questa famiglia veneziana non si conosce nulla di certo fino al 1240, a partire da un da un Gregorio, che fu duca di Candia nel 1240. Allo stesso è attribuito il disegno dello stemma odierno, in sostituzione di un precedente che riportava un solo delfino. Furono una delle famiglie più attive nella vita pubblica già prima della Serrata del Maggior Consiglio del 1297. Mantennero un ruolo di primo piano anche nel Trecento. Nel medesimo periodo cominciarono ad interessarsi anche agli affari in Oriente e successivamente una fiorente attività finanziaria. Quest’ultima intrapresa dai cosiddetti Dolfin “dal Banco”.

"portone colorato con molti colori"
Il particolarissimo portone colorato, che contribuisce a rendere questa corte veneziana unica
I membri più importanti della famiglia Dolfin

Fra i vari membri distinti della famiglia Dolfin ricordiamo Delfino circa il 434 patriarca d’Aquileja. Daniele gran capitano nella prima crociata. Giacomo generale nel 1260 di 57 galere contro i Greci collegati coi Genovesi. Angelo nel 1329 vescovo di Venezia. Orso nel 1361 patriarca di Grado. Giacomo nell’anno medesimo provveditore generale in Albania.Leonardo nel 1392 vescovo di Venezia, e nel 1401 patriarca d’Alessandria. Giovanni nel 1658 patriarca d’Aquileja, e nel 1667 cardinale. Fino al più importante Giovanni Dolfin (1303 ca.-1361) doge della Repubblica di Venezia dal 1356 alla morte. Ma la lista di questi uomini influenti appartenuta alla famiglia è molto vasta, se volete leggete qui dove troverete tutto sulla famiglia Dolfin.

Bene non mi resta che chiudere, ricordandovi quando passerete per il sestiere di Castello, e lungo la grande e frequentata Via Garibaldi, di dare un’occhiata a questa corte. Un’ultima curiosità: le indicazioni toponomastiche a Venezia vengono chiamate “nizioleti”. Questo nome deriva da “piccole lenzuola”, in riferimento al loro bianco candore.