Cosa vedere in Sicilia in 15 giorni
In questo articolo vedremo cosa vedere in Sicilia in 15 giorni, percorrendo la costa, da Palermo a Palermo. Non vi segnalerò tutto ciò che di bello si trova lungo la costa della Sicilia, ma vi darò solo dei consigli. Quindici giorni per vedere la Sicilia sono assolutamente pochi, perché l’isola andrebbe suddivisa in tre zone da visitare. La Sicilia orientale, la Sicilia occidentale, e la Sicilia centrale o entroterra siciliano.
Con 15 giorni si potranno vedere solo alcune cose, e tralasciarne molte altre. Io dalla mia esperienza farò degli itinerari siciliani dove vi consiglierò alcuni luoghi per ogni giorno di viaggio. Itinerari siciliani di giornata, che saranno fattibili, anche se vedendo i luoghi rapidamente, in modo un po superficiale. Se così non fosse, in 15 giorni vedreste al massimo quindici località.
Ma bando alle chiacchere, e andiamo vedere in un tour Sicilia di 7 giorni o meglio di 15 giorni, cosa potrete visitare.
Cosa vedere in Sicilia
Qui sotto troverete la mappa della Sicilia con segnato cosa vedere in Sicilia in 15 giorni. Più avanti troverete una cartina Sicilia per ogni singolo giorno. Potrete togliere e aggiungere località come meglio credete, ma sappiate che aggiungerne non vi basterà il tempo. Se poi modificherete, dovrete tener conto della distanza e della percorrenza per ogni luogo.
Per evitare confusione, ripeto che questo è un tour della Sicilia concentrato esclusivamente lungo la cosata. Per motivi di tempo non si entrerà nel bellissimo entroterra siciliano, che esamineremo in un altro articolo suddividendo la Sicilia in Occidentale, Orientale e Centrale.
Mappa Sicilia
Incominciamo il nostro ipotetico viaggio (che se vorrete potrete far divenire reale) con il primo giorno, la prima tappa di itinerari in Sicilia.
Posti da visitare in Sicilia in 15 giorni
La partenza di un tour attraverso i posti da visitare in Sicilia può indistintamente cominciare da Palermo o da Catania. Qui vi sono i due più importanti aeroporti siciliani che catalizzano la quasi totalità dei voli nella regione. Noi decidiamo di partire da Palermo ma se vi risulterà più comodo, potrete iniziarlo e adattarlo, partendo da Catania.
Vi dico anticipatamente che per ovvie ragioni di tempo, dal tour in Sicilia di questo itinerario saranno escluse le grandi città. Ovvero, Catania, Messina e soprattutto Palermo. Queste città porterebbero via un giorno di viaggio, mentre per Palermo stando ristretti, almeno due.
Ma queste città, soprattutto Palermo, non ve la devo presentare io, è una città che merita una visita a parte, con almeno tre giorni. Ma se voi vorrete, potrete comunque fare 2 o 3 giorni a Palermo e tagliare 2/3 giorni dal viaggio. Sappiate però che le distanze ridotte da un luogo all’altro, inevitabilmente si allungheranno. Ma incominciamo con il primo giorno.
Itinerari Sicilia
Ecco giorno per giorno gli itinerari siciliani che vi faranno partire da Palermo, girare l’isola lungo la costa e ritornare nel capoluogo di partenza. Per leggere informazioni o articoli specifici sui luoghi, cliccate sulle parole evidenziate e linkate.
Primo Giorno: Monreale – Santa Flavia – Capo Zafferano
Monreale
Monreale è una di quelle città che i turisti associano immediatamente ad una chiesa, esattamente come succede per Assisi. Ma Monreale non è solo il duomo, ma anche un borgo antico con le sue viuzze, e la centralissima Piazza Vittorio Emanuele II sulla quale si affacciano il celebre duomo, e il palazzo comunale.
La Cattedrale di Monreale è considerata una delle più importanti chiese medioevali del mondo. L’interno della Cattedrale è illuminato dai magnifici mosaici d’oro che creano l’illusione di trovarsi in un luogo paradisiaco. La cattedrale è ricoperta di mosaici. Una superficie di oltre 6.000 metri quadri, in cui sono oltre 130 i mosaici bizantini che adornano la chiesa. Questi raffigurano episodi tratti dall’Antico Testamento, dal Nuovo Testamento e dalle vite dei santi.
Adiacente alla cattedrale vi è il monastero di San Benedetto anch’esso visitabile, anche se a pagamento. Monreale è uno di quei luoghi che possono essere considerati imperdibili in un viaggio in Sicilia.
Santa Flavia
Questo luogo ai più risulterà sconosciuto, ma vi assicuro merita una sosta in cui concedersi un po di sole e di mare. Inoltre da qui sarà d’obbligo, per gli amanti delle escursioni, una visita a Capo Zafferano e al suo antico faro.
Il Comune di Santa Flavia si trova a 17 km di distanza da Palermo. La vicinanza a Palermo, la sua flotta peschereccia, ed il mare limpido, lo hanno reso un polo turistico. Insieme alla vicina Bagheria, creano quasi una corpo unico, ma ognuno ben distinto.
Sarà a Sant’Elia che voi dovrete andare per fare un meraviglioso bagno e prendere un po di sole. Qui troverete la Caletta Sant’Elia una piccola ma splendida baia a forma di “U” allungata. E la piccola spiaggia di Sant’Elia, la quale è caratterizzata dalla presenza di una singolare casetta bianca a due piani fronte mare. Questa casetta bianca a Sant’Elia è la splendida icona di questa spiaggia, molto fotografata. Attaccato a Sant’Elia si trova la frazione di Porticello.
Porticello
La frazione di Porticello è un’importante porto e mercato ittico. Con la sua flotta di pescherecci di circa 400 barche, è uno dei mercati del pesce più importanti della Sicilia. Il porto è molto caratteristico e merita di essere visitato per assaporare un po di vera Sicilia marinara. Lo potrete vedere alla sera, o alla mattina seguente del secondo giorno. Alla mattina da il meglio di se, quando rientrano i pescherecci e comincia la contrattazione del pescato.
Capo Zafferano
Il promontorio di Capo Zafferano ospita il Faro Capo Zafferano che si protende nel mare in un’oasi naturalistica unica. Sulla sua costa si aprono alcune grotte dove sono stati rinvenuti resti ossei di elefanti preistorici. La passeggiata lungo il sentiero che conduce al faro di Capo Zafferano è meravigliosa per chi ama la natura e le escursioni. Una camminata molto semplice, adatta a tutti.
Su cosa visitare in Sicilia nel terzo giorno, ricordiamo Porticello alla mattina, se non si sarà riusciti a vederlo il giorno prima. Poi ci aspetta una visita più profonda a Bagheria e alle sue ville.
Bagheria
Bagheria soprannominata anche la “città delle ville”. Dopo Palermo è il comune più popoloso della provincia. Bagheria è città e terra d’arte e d’artisti. Ricordo essere di Bagheria il grande pittore Renato Guttuso e il famoso regista Giuseppe Tornatore. Ma questi sono solo due dei grandi esempi dell’arte che questa terra ha regalato alla Sicilia e all’Italia. Giuseppe Tornatore realizzò qui nel 2009 il famoso film Baarìa con musiche di Ennio Morricone, e molti riconoscimenti internazionali ottenuti.
Ma come detto Bagheria è famosa per le sue molte e bellissime ville in stile barocco, di cui citiamo le due più importanti: Villa Cattolica e Villa Palagonia. Queste sono le due uniche ville aperte al pubblico, quindi visitabili internamente. Anche l’importantissima Villa Butera è visitabile internamente, ma vi risiede il comune di Bagheria e vi è poco da vedere. Questa villa comunque è importantissima, perché è la prima delle ville di Bagheria, e da essa si sviluppò tutto il paese.
Villa Cattolica
Tra le ville di Bagheria, è probabilmente la più interessante da visitare. Questo perché oltre alla bellezza della villa, al suo interno è custodito il museo dedicato a Renato Guttuso. Sono circa 100 opere donate in esposizione dall’artista, di cui 49 realizzate da lui. Oltre a queste opere la galleria si fregia di possedere opere di altri circa 200 artisti.
Sono oltre 1.100 le opere esposte, suddivise in sette sezioni tematiche.
Villa Palagonia
Anche detta Villa dei mostri. Questo soprannome gli viene conferito per la presenza di numerose statue dalle forme inquietanti. Il salone più bello e importante è sicuramente il Salone degli Specchi. Questa famosa sala è un grande salone di forma quadrangolare con il soffitto ricoperto da specchi posizionati con angolature varie in modo da riflettere e deformare i presenti.
Padrone della villa era il principe di Palagonia, una persona alquanto strana. Lui fece costruire le mostruose statue della villa, e si narra che gli arredi interni della sala fossero molto bizzarri. Una villa talmente singolare che non dovrete perdere.
Aspra
Questo piccolo borgo marinaro è una frazione di Bagheria, diciamo la spiaggia dei bagheresi. Ma questo borgo è più che una spiaggia, ma uno spaccato di vera vita di un piccolo borgo di mare siciliano. Qui il pesce è squisito, e i tramonti sono imperdibili. Qui vi consiglio di visitare il Museo dell’acciuga e arti marinare, che raccoglie molti reperti della vita marinara di un tempo. Trovate un ampio articolo cliccando qui.
Altavilla Milicia
Altavilla Milicia sorge su una collina a 73 m s.l.m., in una posizione panoramica. Dal suo belvedere si può ammirare tutta la costa, fin Capo Zafferano. Altavilla Milicia deve la sua notorietà al Santuario della Madonna della Milicia, situato nel belvedere, fulcro della vita sociale del paese. Merita sicuramente una sosta per ammirare il panorama, vedere il bellissimo belvedere, e l’importante Santuario. Per informazioni dettagliate e foto leggete l’articolo cliccando qui.
Caccamo
Ho inserito nel secondo giorno questo bel borgo medievale, leggermente nell’entroterra siciliano. Raggiungerete Caccamo in serata, potrete soggiornarvi, cenare, e godervi le sue viuzze in pietra antica. Borgo con bellissimo Castello, il quale da il meglio di se con le calde luci dei lampioni. Il castello di Caccamo potrete visitarlo alla mattina del terzo giorno, prima di dirigervi in direzione di Cefalù.
Terzo giorno: Castello di Caccamo e Cefalù e Castello di Tusa
Il terzo giorno dopo aver visitato il Castello internamente, ci dirigiamo a Cefalù, a 40 km da Caccamo. Questo luogo merita una visita più approfondita, per la bellezza del suo paese, il suo Duomo e la sua splendida spiaggia. Poco distante ci tengo a menzionare anche Termini Imerese, snobbata da tutti, ma io l’ho visitata, e vi assicuro che merita una visita. Visita che noi oggi non faremo per mancanza di tempo, ma ricordatevi Termini Imerese e leggete qui.
Cefalù
Il paese sviluppatasi attorno al Duomo di Cefalù, voluto da Ruggero II, ha conservato con il passare dei secoli il suo antico aspetto. Strette viuzze nel centro storico, tipicamente medioevali arricchite da decorazioni architettoniche. Cefalù è un borgo marinaro inserito nella lista dei borghi più belli d’Italia, e lo merita pienamente.
Il Duomo di Cefalù è uno di quei monumenti religiosi da visitare in Sicilia. Il duomo secondo una leggenda, sarebbe stato realizzato in seguito al voto di Salvatore de Ruggero II, dopo essere scampato a una tempesta.
Il meglio di se questo borgo marinaro lo esibisce con la sua piccola e splendida spiaggia di sabbia fine e mare cristallino. Le sue case antiche fronteggiano il mare, fino a trovarsi a strapiombo sull’acqua turchese che degrada dolcemente, rimanendo limpida fino al largo. Questa per la sua conformazione, e la bellezza del mare. è una delle spiagge più belle della Sicilia che io abbia visto.
Castel di Tusa
Dopo aver passato buona parte della giornata in quello che è uno dei posti più belli della Sicilia prima del tramonto dirigetevi a Castel di Tusa. Qui se il tempo sarà generoso, potrete godervi uno dei più bei tramonti siciliani. La spiaggia più caratteristica dove vi godrete il tramonto è la spiaggia Lampare, dove oltre alla spiaggia con faraglioni, troverete un graziosissimo porticciolo.
Le parole e due foto non potranno mai farvi capire la bellezza di questo posto, ma credetemi, al tramonto dovrete essere qui. Poi potrete cenare sul suo piccolo centro con bei locali vicino al mare, e soggiornare alla notte.
Tusa
Tusa non è altro che la parte alta facente parte del comune di Tusa. Diciamo che è Tusa il cuore principale del comune, Castel è la la Marina di Tusa formata da 9 km di spiaggia. A Tusa vi si arriva dalla Marina di Tusa percorrendo una piccola e tortuosa strada segnata da maestosi tronchi di ulivi secolari.
Le origini di questo borgo sono antiche e risalgono alla fine del V secolo avanti Cristo. Il piccolo borgo di Tusa è un altro dei bellissimi borghi medievali siciliani che l’entroterra siciliano offre. Merita una visita la mattina seguente, prima che proseguiate il viaggio
Quarto giorno: Capo d’Orlando – Brolo – Oliveri
Anche questa quarta tappa si presenta impegnativa, non tanto per le cose da fare, ma piuttosto perché vi è molto da fare. Io vi ho menzionato queste tre località, poi se vorrete goder di più mare, vi consiglio di tagliare la prima località Capo d’Orlando. A voi la scelta.
Capo d’Orlando
Capo d’Orlando è nato come piccolo borgo di pescatori, e oggi è un importante centro balneare della Sicilia Nord Orientale. Questo centro turistico balneare attira turisti grazie alle sue bellissime spiagge e al suo mare cristallino. Si erge su di un promontorio roccioso bagnato dalle limpide acque del mare di fronte all’arcipelago delle Isole Eolie.
Vi sono diverse spiagge, come l’arenile davanti il centro abitato, o piccole calette poco affollate, un vero paradiso. Qui potrete fermarvi se vorrete godervi un po di sole e di mare cristallino. La spiaggia del centro è di sabbia e attrezzata, le calette di scogli e pietre.
Brolo e il suo castello
Brolo si trova a 15 minuti d’auto da Capo d’Orlando, e il motivo per cui ve lo consiglio è la visita al suo castello. Brolo è una cittadina di 6.000 abitanti, ma in estate è un paese allegro, pieno di vita, con continui eventi, sagre, e feste. Come per tutti i luoghi in Sicilia il suo mare è cristallino, ma ve lo segnalo per il suo piccolo maniero che sovrasta il paese.
Ci si arriva percorrendo una delle viuzze cha taglia il paese, e trattasi di una vera e propria piccola cittadella. Questo piccolo borgo medievale è tanto bello da sembrare un set cinematografico. Fa parte dei Castelli Siciliani che vale assolutamente la pena di visitare, inoltre l’ingresso al borgo è gratuito.
Il castello è sovrastato dalla torre, la quale era un presidio di difesa posto a tutela delle sottostanti attività portuali. Questi era considerato uno dei più importanti castelli in Sicilia.
Fermatevi a visitarlo, non ci impiegherete molto tempo, e vedrete una piccola perla di Sicilia poco conosciuta.
Oliveri
Questo piccolo paese di 2.000 abitanti ai più di voi non dirà nulla, tanto che penserete che vi stia consigliando una sciocchezza. Invece questo piccolo comune di Oliveri è il luogo ideali dove soggiornare la notte, per visitare tutte le cose che lo circondano.
Ad Oliveri ovviamente non vi arriverete alla sera, ma primo pomeriggio, così da poter visitare il suo importante Santuario, e la sua oasi naturale. Il Santuario della Madonna di Tindari sorge su di un promontorio, a strapiombo sul mare. Proprio sotto questo si trova la Riserva Naturale dei Laghetti di Marinello.
Santuario e Laghetti di Marinello sono assolutamente uno dei luoghi da visitare in Sicilia durante questo tour. Questa riserva naturale è una striscia di terra che si protrae verso il mare, formatasi con il trasporto sulla costa di sabbia e ghiaia a causa delle correnti marine. Ci si arriva attraversando la spiaggia di Oliveri, o direttamente scendendo la scalinata dal Santuario della Madonna di Tindari. Attenzione però che la scalinata non è in cemento, ma di origine naturale, con terra, legni e pietre. Consigliabile quindi visitare il Santuario, e poi scendere ai laghetti in macchina.
D’altra parte poi dovrete soggiornare qui la notte, e cenare in uno dei bei locali fronte mare che troverete lungo l’arenile del paese. Il pesce qui è ottimo, e per dormire vi consiglio il B&B Scirocco House. Un piccolo Bed and Breakfast molto bello, arredato con eleganza. ad un prezzo alla portata di tutti. La gentilezza della Sig.a Daniela che lo gestisce, è impagabile. Per informazioni ulteriori su cosa vedere a Oliveri cliccate qui e leggete l’ampio articolo con tutti i luoghi da visitare nelle vicinanze.
Quinto giorno: Novara di Sicilia-Argimusco-Montalbano E.-Milazzo
Il giorno seguente lascerete il paesetto di Oliveri per visitare questo pezzo d’entroterra siciliano che merita di essere visitato. Per questo motivo io consiglio di soggiornare anche più notti a Oliveri, perché è base ideale per visitare le molte cose che offre questa zona. Tra i luoghi non menzionati nell’articolo ricordo: Tripi, Castroreale, Santa Lucia del Mela e il Parco Museo Jalari.
Novara di Sicilia
Questo borgo dell’entroterra io lo considero il più bello della Sicilia nord orientale. Novara di Sicilia si trova al confine tra i monti Nebrodi e i Peloritani, e grazie alla sua straordinaria bellezza si è conquistato un posto d’onore tra i Borghi più belli d’Italia.
Novara di Sicilia rapisce il cuore dei suoi visitatori con la sontuosità delle sue chiese e del suoi palazzi, e per l’originalità del suo centro storico. Qui la pietra si impone come elemento decorativo principe, e le sue viuzze affascinano chi ci si addentra.
Il paese, come lo vediamo sviluppato oggi, è nato in epoca medioevale, ma prima vi erano degli insediamenti fin dall’epoca preistorica.
Da segnalare poco fuori il paese la presenza del Mulino ad acqua Giorginaro .Trattasi di un mulino idraulico destinato ad utilizzare l’energia idraulica, prodotta dalla forza di un corso d’acqua canalizzato. Questo impianto trasforma in energia meccanica utile a far girare la ruota del mulino.
In questa zona in passato esistevano 14 mulini ad acqua, tutti collocati lungo il torrente San Giorgio. Ad oggi esiste questo (visitabile) e altri due non visitabili.
Altopiano dell’Argimusco
L’altopiano dell’Argimusco lo avrete capito non è un paese, ma una zona naturalistica che vi consiglio di visitare assolutamente. Si trova proprio nei pressi di Montalbano Elicona, a soli 15 minuti d’auto. Questo sito può essere definito il complesso rupestre più affascinante d’Italia.
L’altopiano dell’Argimusco è un sito naturalistico ed archeologico formato da gigantesche rocce antiche milioni di anni, che sono caratterizzate da particolari forme di rara bellezza.
Questo sito naturalistico ed archeologico da molti è stato definito come la “Stonehenge siciliana”. Queste grandi rocce sono state modellate da agenti atmosferici, come il vento e l’acqua, creando pietre dalle forme particolari. In molte di loro sono visibili somiglianze “umane”; casualità o opere sovrannaturali? Chi lo sa… scopritelo.
Montalbano Elicona
Questo borgo siciliano è inserito tra i 90 borghi più belli d’Italia, e proclamato come Borgo dei Borghi nel 2015. Il borgo è suggestivo, le sue case sono costruite sulle pendici di un’altura nei Monti Nebrodi, in un percorso in salita che giunge al maniero posto a 907 metri.
E’ un dedalo di viottoli dove il tempo sembra essersi fermato in un’epoca passata.
Il castello è di proprietà comunale, ed è in ottime condizioni, visitabile in tutti gli ambienti.
Di recente al suo interno è stato istituito un interessantissimo Museo delle Armi, visitabile lungo il percorso di visita.
Il castello di Montalbano Elicona è il principale sito d’interesse del paese. Si erge maestoso su un’altura al centro del borgo. Venne edificato così come oggi lo vediamo nel 1300 circa, a 900 metri di altezza, con scopi puramente difensivo-militari.
Milazzo e il suo castello
Milazzo è una penisola lunga 8 km che si estende nel Mar Tirreno, e che comprende sia la città di Milazzo (quasi 30.000 abitanti) sia la località di Capo Milazzo. Qui si possono trovare aree naturalistiche protette, e luoghi di mare di una bellezza unica.
Milazzo ai più è conosciuta come “ porto verso le Isole Eolie ”, e questo è verissimo. Da qui partono la maggior parte dei traghetti che raggiungono le Isole Eolie. Quindi se vorrete vedere queste perle del Mar Tirreno, dovrete venire qui.
Ma Milazzo non è solo il principale porto verso le Eolie, ma anche e soprattutto: storia, arte, mare e aree naturalistiche protette. Qui la vita notturna è molto vivace. Voi dopo le visite della giornata arriverete qui verso sera, quindi sarete giusti per un po di svago notturno. Ma prima dovrete visitare il castello di Milazzo il più esteso di tutta la Sicilia.
La città fortificata di Milazzo, comunemente nota come “il Castello”, sorge sui luoghi dei primitivi insediamenti greci, romani, bizantini, musulmani. I primi documenti risalgono al periodo normanno (XI-XII sec.) quando venne edificato il Castello. Il castello vero e proprio è cinto da una fortificazione chiamata “Cinta Aragonese”, costruita per volere di Ferdinando il Cattolico, tra il 1496 e il 1508.
Al suo interno il cortile è a forma quadrangolare, con al centro una antica cisterna coperta da un pozzo. Visitatelo perché è tra i più importanti castelli della Sicilia. Poi concedetevi una bella serata in qualche locale del borgo antico di Milazzo.
Savoca
Questo piccolo borgo arroccato sulla montagna, è una delle numerose perle che compongono l’entroterra siciliano. La cittadina fu fondata nel 1134 dal conte Ruggero, ed era inizialmente costituita da una cinta muraria che proteggeva un castello.
Nel tempo subì influenze da romani, bizantini, normanni e arabi, come buona parte dell’isola.
La cosa più suggestiva di questo borgo, è la sua Chiesa di San Nicola. Non tanto per la sua bellezza, ma per la posizione scenografica di cui gode. Vi si arriva percorrendo a piedi quella che è la via più interessante del borgo, Via San Michele.
Percorrendo questa lunga e tranquilla via troverete l’antico Carcere, la Chiesa di San Michele, e alla fine della strada la scenografica Chiesa di San Nicola. Proseguendo oltre se vorrete raggiungerete i ruderi del Castello di Pentefur, da dove si gode una splendida vista panoramica sul Borgo.
A Savoca sono state girate alcune scene del famoso film “Il Padrino” di Francis Ford Coppola, vincitore di premi Oscar e Golden Globe. Per questo motivo nel centro del borgo, troverete una scultura in acciaio dedicata al famoso regista, proprio nei pressi del famoso Bar Vitelli. Bar noto perché vennero girate alcune scene del film.
Da segnalare il Convento dei Cappuccini con la sua cripta, fondato dai frati nel 1574, dove sono conservati 37 cadaveri mummificati.
Castemola
E’ un piccolo borgo di poco più di mille abitanti, di origine pre-ellenica, situato nella parte sommitale di Taormina. Se siete a Taormina non vedere questo piccolo borgo sarebbe un delitto, per quanto carino è, e per la vista che godrete di Taormina dall’alto.
Castemola è molto piccola, come Savoca del resto, e non ci metterete molto a visitarla. La piazza principale è Piazza Sant’Antonino, molto scenografica, da cui parte una stradina che conduce fino ai ruderi di un vecchio castello. Di castello vi è rimasto ben poco (ruderi) ma il panorama è splendido, e percorrere la stradina non da meno.
Nella piazza di Sant’Antonino troverete un antico arco romano, che un tempo rappresentava l’entrata al castello. Fronte ad esso, con la sua struttura inconfondibile, si trova un Bar Pizzeria, e il fantastico panorama di Taormina e il Mar Ionio. Qui potrete gustare una buona granita, e godervi il panorama in santa pace.
La Chiesa Madre di Castemola
Prendendo la via che si trova sulla destra, dopo pochi passi troverete le indicazioni che vi porteranno alla Chiesa Madre. Scendendo sulla sinistra, e percorrendo delle viuzze strette e caratteristiche arriverete su di una piazzetta.
La piccola Piazza della Chiesa Madre di Castemola, un vero gioiello, non vi pentirete di essere saliti fin lassù. Dal suo terrazzino esterno, potrete ammirare l’ennesimo splendido panorama.
In questa piazzetta si trova anche la cosa più curiosa di Castemola: il Bar Turrisi.
Questo bar è famoso per l’elemento fallico che ne caratterizza l’intero ambiente. Per chi decidesse di entrarci e fare due risate, consiglio di assaggiarne il vino alla mandorla e i piparelli (biscotti con mandorle).
Taormina
Taormina è uno di quei luoghi che non ha bisogno di presentazione, perché è conosciuta da tutti. Seducente e chic, Taormina si sente un po’ diva. E lo è. Nei secoli ha rubato il cuore di innumerevoli artisti, scrittori e nobili e oggi è presa d’assalto da turisti in cerca di una location mondana. Proprio questo a mio avviso toglie un po’ di quel fascino nello scoprire un posto nuovo ed esclusivo.
Si trova su di una collina a 206 mt sul livello del mare, sospesa tra rocce e mare, in un terrazzo del monte Tauro. Viene nominata a buon merito “La perla dello Ionio”, ed è sicuramente il centro turistico più conosciuto dell’isola siciliana. La via principale di Taormina è Corso Umberto, cuore pulsante della città, il luogo più suggestivo è certamente il Teatro Greco di Taormina.
Lungo Corso Umberto potrete trovare negozi di ogni tipo per fare shopping, ed un’innumerevole quantità di bar e locali molto originali. Seguendo Corso Umberto, che percorre tutto il centro di Taormina, giungerete a Piazza IX Aprile, cuore della città. Un vero gioiello, dove con una vista sul mare, troverete la bellissima Chiesa di San Giuseppe, e la Torre dell’Orologio con la porta di mezzo. Questa segnava l’ingresso dell’antica città nel 600.In centro troverete monumenti unici come il Duomo di Taormina, il Palazzo Corvaja e la Villa Comunale.
Spiagge di Taormina
Infine come non citare le meravigliose spiagge di Taormina che sorgono ai piedi o nei pressi di Taormina, tra le più belle della Costa Ionica.
La spiaggia di Mazzarò, forse la più elegante e raffinata tra le spiagge di Taormina. La spiaggia Spisone, e la famosa Isola Bella, vera gemma di Taormina e della Sicilia. Non a caso, si tratta di una delle spiagge più fotografate.
Lo scenario suggestivo e l’acqua cristallina, ripagano della fatica che bisogna fare per raggiungerla. A Taormina potrete riposare la notte, prima di continuare il tour della Sicilia.
Settimo giorno: Aci Trezza – Etna – Siracusa
Durante un tour nella parte orientale, tra i posti più belli della Sicilia non si può non visitare Aci Trezza, l’Etna, e la bella Ortigia. Ecco quindi che nel settimo giorno in cui ci troviamo nella Sicilia orientale, ci dedicheremo a queste tre località.
Aci Trezza e Aci Castello
Aci Castello e Aci Trezza sono due piccoli borghi marinari, che vivono di pesca e di turismo, a una decina di Km da Catania. Questo tratto di costa dove sorgono questi paesetti viene chiamata Riviera dei Ciclopi.
Aci Trezza è un luogo magico, dove storia e mitologia si sovrappongono in una danza infinita, fino a confondersi. È qui che Omero ebbe l’ispirazione per la titanica lotta tra Ulisse e Polifemo. Infatti, i faraglioni, gli otto scogli che si ergono di fronte alla costa di Aci Trezza, sarebbero le pietre lanciate da Polifemo ad Ulisse. Come raccontato da Omero, durante la fuga di Ulisse dopo che aveva accecato il ciclope. Da qui anche il nome di Isole dei Ciclopi per i faraglioni, e di Riviera dei Ciclopi per il golfo antistante.
Aci Castello invece è un bel borgo siciliano posto a 15 metri s.l.m in cui troviamo un castello costruito nel 1076 dai Normanni su un vicino colle di pietra lavica. In epoca normanna proprio attorno al castello venne fondato il primo borgo. Intorno al 1170 il borgo venne completamente distrutto da un terribile terremoto e solo nel 1530 fu ricostruito e ripopolato. Anche questo è uno dei castelli di Sicilia che vale la pena di essere visitato.
Etna un vulcano sempre attivo
Il Parco Naturale dell’Etna, che io definisco sua “Maestà l’Etna” è un riserva naturale unica al mondo. L’Etna è il più alto vulcano attivo della placca euroasiatica. Le sue frequenti eruzioni nel corso del tempo hanno modificato, a volte anche profondamente, il paesaggio circostante.
Il verde delle pendici, fa da contrasto con il color nero del magma dei suoi dorsali. I suoi percorsi per escursioni sono vari, partendo dai Crateri Silvestri, o da altri posti da cui vogliate iniziare le escursioni. I panorami che si possono ammirare dai Crateri Silvestri, dalla cima dell’Etna, o da qualunque altra parte, non hanno paragoni in Italia.
La sua cima massima è di 3350 mt, raggiungibile con una funivia, e con un pezzo di sentiero a piedi con guida. Se vorrete salire fino in cima però il costo sarà abbastanza elevato (30 euro la funivia, più un’altra ventina per la guida). Se invece vi avventurerete dai Crateri Silvestri eviterete di pagare una cifra francamente esagerata.
Siracusa e la sua isola di Ortigia
Ortigia è l’isola che costituisce la parte più antica di Siracusa. L’isola misura solamente un km quadrato, ma è un piccolo paradiso ungo la costa orientale della Sicilia. Qui vi troverete sole, mare, arte, e nel lungomare di Ortigia ottimi e bei ristoranti.
Il meglio del lungomare Ortigia lo dà nel versante che guarda il porto grande di Siracusa. Qui godrete di ottimi ristoranti, bar, una splendida camminata, è la vista sulla baia protetta dal vento.
L’isola è collegata da due ponti transitabili in auto, ma sappiate che molte zone di Ortigia sono ZTL, quindi consiglio visitare Ortigia a piedi. L’isola è piccola e non avrete problemi. E’ possibile trovare parcheggio in Piazza delle Poste all’interno di Ortigia, in Via Malta (vicino il Ponte Santa Lucia) oppure in Via del Porto Grande. Lì vicino vi sono parcheggi anche in Viale Regina Margherita, e in Via Diaz.
Lasciata l’auto potrete avventuravi all’interno dei vicoli e viuzze del centro. Sono una vera esplosione di colori, profumi, e sicilianità all’ennesima potenza. Per ulteriori informazioni e immagini cliccate qui. Un’ultima informazione la voglio aggiungere: non perdete Piazza Duomo a Ortigia, una delle più belle piazze della Sicilia.
Ottavo giorno: Noto – Marzamemi – Portopalo – Isola delle Correnti
Per l’ottavo giorno di tour siciliano, si scende nella Sicilia sud orientale, con una visita alla barocco Noto, e poi ancora borghi di mare.
Noto capitale del Barocco
La città del barocco siciliano, non è molto grande da visitare, e si trova in quella splendida zona che viene chiamata Val di Noto.
Noto in Sicilia ha origini molto antiche, ma come la vediamo oggi è il risultato della ricostruzione dopo il terremoto del 1693. Il paese, come molti luoghi della Val di Noto vennero distrutti completamente.
Fu quindi ricostruita su un luogo più, in un’area più estesa. La città ha un impianto lineare, strade parallele e ampie. Venne utilizzata la pietra calcarea chiara e compatta, ricavata direttamente nella zona. A queste splendide strutture barocche, il tempo ha conferito un bellissimo color oro con sfumature tendenti al rosa chiaro.
Gemme imperdibili di questo paese sono la Cattedrale di Noto, e Palazzo Ducrezio. La costruzione della Cattedrale di Noto ebbe inizio nel 1693 per poi essere completata e aperta al culto nel 1703. Frontalmente alla Cattedrale si trova Palazzo Ducezio, oggi sede del Municipio. Costruito intorno al 1760. Al suo interno è possibile visitare un bellissimo salone denominato: Sala degli Specchi.
Da citare assolutamente, per chi avrà la fortuna di visitare Noto in primavera, è l’infiorata di Noto. Una delle manifestazioni netine più sentite, e una tra le più importanti dell’intera Sicilia
Marzamemi
Dove il mar Jonio e il mar Mediterraneo si incontrano, nell’estremità della Sicilia sud orientale, si trova Marzamemi. Un piccolo borgo di pescatori, meta ideale per una vacanza all’insegna di mare, cultura e buoni piatti siciliani. Le spiagge sono caratterizzate da formazioni rocciose e il clima è mite e secco. Questo pittoresco borgo è certamente uno dei posti da visitare in Sicilia.
Il borgo è molto piccolo, tutto accentrato alla sua Piazza Regina Margherita. Questa è la piazza principale del borgo, e vi lascerà senza fiato. Vi sono presenti due chiesette, il Palazzo di Villadorata, e tutt’attorno le case dei pescatori, risalenti al 1600. Molto conosciuto, Marzamemi è una cosa da vedere in Sicilia.
Portopalo di Capo Passero
Portopalo di Capo Passero è l’estremo lembo a sud della Sicilia, l’ultimo avamposto di terraferma tra il mare e il cielo al di sotto del parallelo di Tunisi. La fascia costiera alterna lunghe spiagge caratterizzate da dune sabbiose, ad alte scogliere a picco sul mare.
La graziosa cittadina si sviluppa intorno al corso principale che ad una estremità confina con il mar Ionio e nell’altra con il canale di Sicilia. Percorrendo il corso si giunge all’animato porto e mercato ittico dove opera una nutrita flotta di pescherecci.
Un piccolo paesetto che non ci metterete molto a visitarlo, dove se vorrete potrete fare il bagno e prendere un po di sole. Importante passar da qui, perché poco distante vi è uno dei luoghi più iconici della Sicilia: l’Isola delle Correnti.
Isola delle Correnti
l’Isola delle Correnti, il punto più a sud d’Italia e del continente europeo. Questi è legato alla Sicilia da una finissima lingua di terra sommerso dal mare. Lingua di terra che potrete percorrere abbastanza agevolmente fino a raggiungere l’isolotto. In questo tratto i fondali non sono profondi e l’acqua degrada dolcemente accarezzando un sabbia fine. Un luogo ideale per chi ama il mare, e con uno scenario unico.
Un luogo da aggiungere al vostro tour in Sicilia non tanto per il mare incantato che vi si può trovare, ma per l’immagine che i vostri occhi imprimeranno nel vostro cuore, e che non potrete più dimenticare. Mi riferisco alla statua del Cristo Redentore che si trova proprio sulla punta della spiaggia, con alle spalle l’Isola delle Correnti.
Sotto il Cristo Redentore si trova una targa ove vi è scritto. “Qui approdò Ulisse, tornando da Troia, e vi consacrò un cenotafio ad Ecuba”. “Qui approdò San Paolo nel suo viaggio da Malta verso Roma”. E poco più sotto “Punta più a sud d’Italia”. Come vedete un luogo non banale, poco visitato dai turisti, ma credetemi ne resterete affascinati.
La giornata di oggi è molto intensa, prevede grandi camminate, e il mare ve lo potrete scordare. Ma in questa giornata potrete ammirare la zona più ricca di cultura e arte dell’intera Sicilia. I paesi che andrete a vedere sono meravigliosi, e sinceramente meriterebbero più di un solo giorno di visita.
Purtroppo il viaggio è lungo, ma se vi innamorerete di questi paesetti della Val di Noto, potrete fermarvi un giorno in più. Recupererete poi saltando delle tappe lungo il percorso. Come ad esempio l’Isola di Favignana che prende un’intera giornata di visita, o l’undicesimo giorno; a voi la scelta.
Ispica
Ispica si trova in provincia di Ragusa, e rappresenta la parte più meridionale del territorio e segna il confine con la provincia di Siracusa. Il sito oggi conosciuto come Ispica risale al periodo paleocristiano. A conferma i resti rupestri e le catacombe rinvenute nel territorio, di grande importanza, ovviamente visitabili. Si trovano a 15 km dalla città nel sito archeologico di Cava d’Ispica
Ispica oggi è un’accogliente cittadina che vive di agricoltura e turismo. Difatti, la sua zona costiera è rinomata per le spiagge che attraggono numerosi turisti. Nel centro storico di Ispica essenzialmente le strutture architettoniche da ammirare sono due: la Basilica di Santa Maria Maggiore, e la Basilica della Santissima Annunziata d’Ispica.
Ma Ispica non è solo Basiliche, o antiche cave preistoriche, ma è anche un dedalo di belle viuzze con edifici antichi in cui camminare e assaporare l’atmosfera. Per chi vorrà e se avrà tempo, cito anche l’Ex Convento del Carmine che risale al XV secolo.
Scicli
Resa celebre dalla famosa fiction Rai Il Commissario Montalbano, Scicli è una delle perle del tardo barocco siciliano. Incastonata tra le colline della Val di Noto è una cosa da vedere in Sicilia.
Con i suoi eleganti palazzi nobiliari, le sue tante chiese, e le strade ampie e luminose, Scicli è una delle cittadine più belle e vivaci della Sicilia. Rimarrete ammaliati al primo colpo d’occhio e vi innamorerete di questo paese siciliano passeggiando per il centro.
Scicli insieme ad altri paesi, è stata fusa nell’immaginario paese di Montalbano, la città di Vigata. Qui potrete visitare il commissariato della famosa fiction, che si trova all’interno del comune di Scicli.
Le sue chiese principali che possono essere visitate sono: la Chiesa di San Matteo, situata sulla vetta del colle e simbolo della città. La Chiesa di San Giovanni Evangelista che si trova proprio a fianco del Municipio. Voglio citare anche la Chiesa San Michele Arcangelo, per la sua particolare conformazione. Infatti è stata realizzata nel centro del paese, in spazi molto ristretti (prima foto sotto a sinistra).
Da visitare assolutamente la Chiesa sul Colle di San Matteo, non per la chiesea stessa che è inagibile, ma per il panorama che si può ammirare. Imperdibile la sua stradina che salendo saprà regalarvi profonde emozioni, fino alla panoramica della città una volta in cima.
Doveroso citare le spiagge di Scicli e i suoi 15 km di costa con mare cristallino. Le spiagge si snodano da Playa Grande fino al borgo marinaro di Sampieri. Si alternano sabbia e tratti rocciosi. Spiagge tranquille come quella di Donnalucata, o vivaci come quella di Sampieri. Certo in questo tour della Sicilia non potrete ne ammirarle, ne usufruirne, per questa giornata di viaggio gli impegni sono tanti. Segnatevi il luogo per quando tornerete nel sud della Sicilia.
Modica
Ragusa Ibla
A far da padrona tra le città barocche di oggi, è senza dubbio Ragusa Ibla. Ibla è il centro storico di Ragusa, e sorge su di una collina alta 450 metri. Questo piccolo borgo ospita più di 50 chiese e numerosi palazzi in stile barocco. Le sue piccole vie salgono e scendono formando un labirinto di stradine lastricate di pietra. Questo ne conferisce un fascino straordinario, un sapore antico.
La chiesa principale è il maestoso Duomo di San Giorgio, in stile barocco, sito nell’omonima Piazza Duomo. La piazza è abbellita da palme che le danno un esotico tocco di colore, ed è circondata da palazzi neoclassici e barocchi.
Tra cosa vedere a Ragusa Ibla vi è il Giardino Ibleo il quale si trova nella parte più bassa di Ibla. Occupa una superficie di 15.800 mq e al suo interno si trovano tre chiese antiche molto belle. Un ultimo consiglio: visitate l’antico laboratorio/museo del carretto siciliano di “Rosso Cinabro”. Per informazioni leggete cliccando qui.
Le tappe di questa decima giornata possono sembrare poche, ma la Valle dei Templi merita un’attenzione particolare. Trattasi del parco archeologico più grande d’Europa e del Mediterraneo. In questa giornata potrete dedicare qualche ora di sole e mare, essendo la costa di questa zona molto bella.
Punta Secca
Si incomincia con una breve visita a Punta Secca, piccolo paesetto famoso per essere il luogo dove sorge la casa del Commissario Montalbano. L’atmosfera che si respira è lontanissima dalla mondanità di certe spiagge famose. Un minuscolo angolo di Sicilia con la piazzetta centrale, il suo porticciolo dominato dalla Madonna di Portosalvo e la chiesetta a lei dedicata.
Le spiagge di Punta Secca sono due: una è conosciuta come la spiaggia del faro. Caratterizzata dalla presenza del faro sulla piazzetta del paese, e dal piccolo porticciolo con le barchette da pesca. L’altra conosciuta come la “spiaggia di Montalbano”. Infatti come detto prima vi sorge la casa del Commissario della serie televisiva.
Le spiagge non sono nulla di speciale, anche se caratteristiche, quindi se non vi interessa Montalbano, potrete anche tirare oltre. Godrete un’oretta in più di mare dove deciderete di prendervi un po di meritato relax.
Valle dei Templi
Questo sito non ha certo bisogno di essere propagandato. Se non ne conoscete l’esistenza, o se non sapete di cosa stiamo parlando… Beh avete sbagliato destinazione con la Sicilia.
Voglio riportare solo questa considerazione fatta da Wolfang Goethe sulla Valle dei Templi. “Mai in tutta la vita ci fu dato godere una così splendida visione di primavera come quella di stamattina al levar del sol… Lo sguardo spazia sul grande clivo della città antica, tutto giardini e vigneti. Verso l’estremità meridionale di questo altipiano verdeggiante e fiorito si vede elevarsi il Tempio della Concordia. Mentre a oriente stanno i pochi ruderi del Tempio di Giunone”.
E ancora definita dal poeta greco Pindaro (518/437 a.C.) “Città la più bella fra quante son albergo per gli uomini”. La città di Akragas (oggi Valle dei Templi) venne fondata da coloni provenienti in parte da Gela e in parte da Rodi nel 580 a.C. Essa sorge su di un altipiano non lontano dal mare. Protetto a Nord dai rilievi della Rupe Atenea e del Colle di Girgenti e a Sud dalla cosiddetta Colllina dei Templi. Per tutte le informazioni consultate il sito ufficiale qui.
Agrigento
Agrigento è un paese molto affascinante, sviluppato su una collina e i cui edifici sono costituiti da grandi mattoni di calcarenite locale. In questo luogo colori che non troverai in altri luoghi durante il tuo viaggio in Sicilia. La via principale della città di Agrigento è Via Atenea da qui si diramano stretti vicoli e ripide scalinate. La Scalinata degli Artisti è la più colorata e bella dell’intera città.
Il principale edificio storico e religioso è la Cattedrale di San Geraldo. Dalla sua posizione sopraelevata sulla città è possibile salire sulla torre del campanile e ammirare i tetti di Agrigento. Ma è tutto il centro storico a destare ammirazione al turista che si appresta a visitarlo.
Il centro storico di Agrigento si trova sulla sommità occidentale della collina dell’antica Girgenti. Risalente all’età medioevale del XI e XV, conserva ancora oggi vari edifici medioevali. Ad Agrigento potrete dedicare un paio d’ore al relax in una delle sue belle spiagge. Ricordo che a 20 minuti d’auto da Agrigento si trova anche la Scala dei Turchi, la famosa scogliera bianca di Sicilia. Cliccate qui per vedere una mappa delle spiagge vicino Agrigento.
Alla sera potrete soggiornare in uno dei numerosi Hotel o B&B del centro. Enoteche, pub, cocktail bar e ristoranti li troverete lungo la centralissima via Antena che attraversa il centro della città.
Per l’undicesimo giorno è prevista la visita a Sciacca uno dei porti ittici più attivi del sud Sicilia, oltre che città d’arte. Il Parco Archeologico di Selinute, per arrivare tardo pomeriggio a Mazzara del Vallo. Come detto in precedenza, se vorrete concedervi un giorno di mare all’Isola di Favignana dovrete by-passare questa tappa. Io ve la propongo, a voi la scelta. Sappiate che tirare dritto a Trapani sono 171 km ovvero 2 ore e 40 minuti d’auto, visitando poi le saline di Trapani-Marsala.
Sciacca
Sciacca è un comune italiano di poco più di 44.000 abitanti, situato nella Sicilia sud occidentale, città marinara, turistica e termale, ricca di monumenti e chiese. Data la sua posizione strategica con abbocco sull’Africa, Sciacca fu interessata dalle dominazioni greche, romane ed arabe.
Passeggiando per il centro cittadino scoprirete atmosfere medievali, eleganza barocca e suggestioni da casbah araba. Famosa per il suo Carnevale e la produzione della ceramica, Sciacca è un’ottima combinazione tra mare e cultura, una cosa da vedere in Sicilia. Sciacca è divisa in tre quartieri, con Piazza Scandaliato cuore della città. Questa piazza è una terrazza sul mare il quale rappresenta un popolare luogo di ritrovo per la gente del paese.
Sulla piazza si affacciano il municipio e la settecentesca Chiesa di San Domenico, costruita su una precedente chiesa del Cinquecento. Il Duomo cittadino si affaccia invece sulla piazza attigua. Sciacca è un esempio di meraviglie della Sicilia poco conosciute alla maggior parte dei turisti, ma no ai più oculati.
Da vedere Palazzo Steripinto, chiamato anche “Testa di Corsa”, un’elegante dimora signorile cinquecentesca. Imperdibile una passeggiata al suo caratteristico porto ittico, da cui si ammira una splendida visuale della città arroccata sul mare.
Parco Archeologico di Selinute
Tra i più grandi e suggestivi parchi archeologici d’Europa, il Parco Archeologico di Selinunte, misura ben 270 ettari. Al suo interno vi si trovano 60 più di Cave di Cusa. Al suo interno troviamo imponenti strutture templari, come il tempio di Zeus o i templi di Hera. Si può notare anche il sistema viario di tipo ippodameo e l’Agorà, recentemente portata alla luce. Ma resti archeologici ve ne sono molti, a voi non resterà che scoprirli.
Molto caratteristica è anche la sua vicinanza al mare, ma maggiori informazioni o dettagli li potrete trovare nel sito ufficiale. Orari e prezzo del biglietti ( 6 euro intero intero) li troverete qui.
Mazara del Vallo
Mazara del Vallo è una città simbolo della cultura mediterranea con tradizioni e folklore tipici di luoghi dove vivono ed interagiscono cultura diverse. Il porto ittico di Mazara del Vallo è uno dei più importanti e noti porti di pescherecci d’Italia, e del Mediterraneo. E’ base di una flotta di circa 300 grandi motopescherecci d’altura e oltre 3000 altre imbarcazioni.
L’economia del luogo è legata alla pesca, e molti ristoranti del porto cucinano un ottimo pesce fresco, fra cui i pregiati gamberi rossi di Mazara. La zona più caratteristica di Mazara del Vallo è la Kasbah, conosciuta come il quartiere tunisino di Mazara del Vallo.
E’ la traccia urbanistica più evidente del periodo arabo. Situato nella parte Nord ovest della città, comprende i quartieri di San Francesco e la Giudecca. Un tempo il quartiere era delimitato da possenti mura a formare un quadrilatero, con Via del Bagno arteria principale.
Il quartiere ha l’impianto tipico delle medine nordafricane ed è un delizioso dedalo di viuzze strette tutte da scoprire. Nei muri, nelle porte e nelle serrande dei locali, sono presenti molti murales dai colori accesi. Una bellezza osservarli tutti uno ad uno
Nel centro troviamo anche la maggior parte degli edifici storici locali. Tra questi vanno citate la Basilica Cattedrale del Santissimo Salvatore, e la Chiesa di San Francesco, meno nota ma altrettanto bella.
Mazara del Vallo è una località che va visitata durante il tour in Sicilia, perché è troppo particolare, e diversa da altri luoghi siciliani.
Nel dodicesimo giorno di viaggio in Sicilia percorreremo quella che viene chiamata “La via del Sale” da Marsala a Trapani. In quest’ultima prenderemo il traghetto per andare all’Isola di Favignana. Se vorrete correre di meno, e aver più tempo libero, dovrete eliminare l’escursione all’Isola di Favignana, e concentrarvi nella zona tra Marsala e Trapani. Area che tra l’altro io reputo una delle più interessanti della regione.
La via del Sale
La via del Sale si percorre lungo la costa siciliana nel tratto che va da Marsala a Trapani, o viceversa per chi proviene da Palermo. Percorrerla significa andare alla scoperta di uno degli angoli più incredibili della Sicilia. Un paesaggio che sembra dipinto da un artista. Una striscia di terra che costeggia il mare e che vi farà scoprire gli antichi luoghi di lavorazione del sale della Sicilia.
Potrete ammirare gli antichi Mulini a vento, dune bianche di sale, e al tramonto dei colori accesi. Colori che si mescolano tra il rosso del cielo, il bianco del sale, e l’azzurro del mare. Le Saline di Marsala e Trapani sorgono nella Riserva Naturale dello Stagnone, un paesaggio naturale e suggestivo.. Questa riserva naturale è la più vasta della Sicilia, e va da Marsala fino a Trapani. La sua area parte da Punta Alga e arriva fin a San Teodoro. Nel suo interno comprende quattro isolette: Mozia, Isola Grande o Lunga, Schola e Santa Maria.
Ed è proprio all’isola di Mozia che se vorrete potrete arrivare con delle piccole imbarcazioni turistiche del luogo. L’isola di Mozia è sicuramente la più conosciuta e visitata dai turisti. Questo grazie alla sua area archeologica e al suo piccolo museo che ospita il “Giovinetto di Mozia”. Trattasi di una statua datata anno 450 a.C. probabilmente portata a Mozia dai Cartaginesi. Molto affascinante è anche l’Isola Lunga dove godrete delle Saline di Marsala al Tramonto. Per questo motivo all’inizio del dodicesimo giorno, vi ho detto che se vorrete potrete concentrarvi esclusivamente su quest’area che molto ha da offrire. Il pernottamento potrete farlo nella bella Trapani, una grande città, che non è caotica, ma a misura d’uomo.
I mulini a vento di Trapani – Marsala
Il Mulino Infersa è il più bello e ben conservato dei mulini a vento a Marsala. Al suo interno è stato creato un percorso multimediale che racconta la storia del sale e delle sue saline. Da qui sarà possibile prendere i traghetti per Mozia. Ne mio libro Sicilia da Raccontare, potrete trovare descritta tutta la fase di lavorazione del sale di queste saline.
Le altre saline presenti sono: Salinagrande, la Salina Galia Teresina, e la Salina Calcara. Ma se vorrete sapere tutto sul funzionamento di questi mulini a vento, leggete questo articolo cliccando qui.
Isola di Favignana
Diciamo due parole anche su quest’isola, qualora decideste di visitarla. L’Isola di Favignana è anche soprannominata “la grande farfalla sul mare” ed è l’isola maggiore dell’arcipelago delle Egadi. Quest’arcipelago si trova a poca distanza dalla costa che si estende da Trapani a Marsala.
La sua forma particolare la fa assomigliare a una farfalla con le ali spiegate divisa in due parti. Da un lato il colle di Santa Caterina, che con i suoi 300 mt ne è il punto più alto. Attualmente l’isola di Favignana conta circa 3400 abitanti.
L’isola di Favignana è meta perfetta per chi ama godere di un mare cristallino dai colori rigeneranti, con una costa caratterizzata anche da piccole calette e numerosi scorci sabbiosi nell’area meridionale. Per questo io ho aggiunto un’escursione su quest’isola, ma per chi ama il mare sarebbe il caso di dedicargli almeno due o tre giorni. Per chi fosse interessato, potrà trarre informazioni su Favignana da qui.
Questo penultimo giorno del nostro viaggiare in Sicilia offre grandi emozioni, con la visita della splendida Erice. La scoperta di uno dei luoghi più belli e poco conosciuti della Sicilia, e la splendida spiaggia di San Vito lo Capo.
Erice
Erice è uno dei luoghi più belli e famosi della Sicilia. Arroccato su un monte di 750 mt offre un bellissimo panorama sul golfo di Trapani e molti luoghi da vedere. Girovagando tra le sue tipiche salite e discese, questo borgo dall’atmosfera unica saprà stupirvi.
Erice conosciuta anche per le “trappite”, i tappeti tipici di Erice, e per le sue ceramiche eleganti e colorate. Ma nel centro si trova anche il Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana, punto di riferimento per la ricerca scientifica a livello mondiale.
Cosa vedere a Erice
Oltre che passeggiare per le splendide viuzze, le cose da vedere a Erice sono le seguenti.
- Il Castello di Erice una delle icone del borgo risalente all’epoca normanna e arroccato sullo strapiombo che delimita il paese.
- Il Duomo di Erice costruita nel XIV secolo da Federico d’Aragona si erge imponente nell’ampia Piazza Matrice. Di stile gotico con una Torre Campanaria molto imponente.
- La chiesa di San Martino, particolarmente raffinata nelle decorazioni interne, e caratterizzata da belle maioliche ed affreschi.
- Porta Trapani, l’arco che si staglia all’ingresso del paese, che si trova vicino alla funivia che collega a Trapani.
- La Torretta Pepoli su una piattaforma rocciosa, residenza in stile moresco costruita nel 1870, pacifico e panoramico ritrovo di uomini di cultura.
- Il Quartiere Spagnolo è invece una fortezza in posizione decentrata rispetto al nucleo del paese. Iniziata a costruire nel XVII per ospitare i soldati spagnoli, non sarà mai completata per tale scopo. Oggi ospita il Museo degli Antichi Mestieri. Sorgendo su uno sperone di roccia offre una vista mozzafiato sui dintorni del paese.
Dove mangiare a Erice
Vediamo ora secondo alcuni consigli ricevuti dove mangiare a Erice a prezzi giusti e onesti. La Pentolaccia è un locale molto caratteristico in quanto si trova all’intero di un convento del XVI secolo. Qui si mangiano piatti di pesce e prodotti tipici.
Ristorante Osteria di Venere carino, su due piani, anche qui pesce e prodotti locali. Ristorante La Prima Dea specializzato in pesce, ma propone anche menù turistici a prezzi fissi.
Se invece vorrete gustare una buona pizza allora il Ristorante pizzeria La Rustichella può fare al caso vostro. Locale semplice, con un bello spazio esterno. Nel cuore del centro storico di Erice potrete gustare deliziose pietanze al Ristorante Monte San Giuliano che dispone di un giardino e di tre ampie sale interne. Questi sono solo alcuni consigli su dove mangiare a Erice, a voi provarli, o scoprirne degli altri.
Grotta Mangiapane
Questo luogo io preferisco chiamarlo Borgo Mangiapane, come chiamato anche dalla gente del posto. Perché trattasi di un vero e proprio borgo rurale in miniatura. Vi sono presenti, case in pietra di un solo piano, stalle, forno a legna e cappella. Il tutto in un percorso formato da una piccola stradina di pietre.
Camminando lungo il percorso delle grotte Mangiapane che si snoda da una casetta all’altra, sembra di stare in un luogo dimenticato dal tempo. Un luogo dove il tempo si sia fermato, conservando intatte le cose di tempi remoti.
La Grotta di Mangiapane, fa parte del geosito delle Grotte di Scurati. Queste sono un antico insediamento preistorico che sorge in prossimità della frazione di Scurati. Si tratta di nove grotte, di cui la Mangiapane è la più importante, grazie al piccolo borgo presente. La “Grotta Mangiapane” ospita nel suo interno un antico borgo rupestre risalente, ed abitato abitato dal 1819 fino alla metà del ‘900.
Custonaci è un piccolo paese di poco più di 5.000 abitanti, e si trova sulla strada che da Trapani porta a San Vito lo Capo. Per questo motivo vi risulterà agevole visitarlo dirigendovi verso San Vito. E’ posto su di una collina a circa 186 metri sopra il livello del mare con sullo sfondo il bellissimo golfo di Bonagia. Di gran valore nel paese di Custonaci il Santuario dedicato alla Vergine Maria, che risale alla fine del 1400.
Per saper di più su questo magico borgo, e sul Presepe vivente di Custonaci che si tiene ogni anno, leggete l’articolo qui.
San Vito lo Capo
San Vito Lo Capo è una piccola località balneare nella provincia di Trapani. Famosa per la sua bellissima spiaggia di sabbia fine bianca su di una baia ai piedi di Monte Monaco. La sua parte più orientale sconfina nella Riserva dello Zingaro.
Sono numerose la belle spiagge e le baie nelle vicinanze di San Vito. La Baia di Santa Margherita situata tra San Vito e Macari, offre uno spettacolo incontaminato. La Caletta del Bue Marino è un angolo del tutto speciale, eletta baia più bella d’Italia nel 2015. Il Belvedere di Macari, assolutamente fantastico al tramonto. Macari divenuta nota grazie alla serie Tv, ma sempre bella già da prima. La Tonnara del Secco, risalente al 1411, e abbandonata definitivamente nel 1965. Di questa tonnara restano solo i resti, me sempre molto affascinante.
Infine abbiamo il Faro di San Vito lo Capo, funzionante fin dal 1959, che illumina tutta la baia. Un luogo molto romantico per fare una bella passeggiata, sotto la sua torre alta 43 metri.
Cous Cous Fest
Se il vostro tour di 15 giorni in Sicilia sarà nel mese di settembre, avrete la fortuna si partecipare al Cous Cous Fest. Si tratta del festival di gastronomia più amato d’Italia, dove il gustoso piatto tipico di Cous Cous fa da padrone di casa. Solitamente si tiene dalla metà di settembre in poi, per dieci giorni di festa ed eventi culinari.
Oltre che buon cibo e divertente festa, il Cous Cous Festival è fondato sui valori di condivisione e incontro tra culture diverse. Ideali che lo caratterizzano sin dalla sua prima edizione: integrazione, pace, scambio.
Ultimo e impegnativo giorno, dove dovrete spostarvi da San Vito lo Capo fino a Mondello, circa due ore d’auto. Lungo il percorso di viaggio vedrete Castellamare del Golfo, e il piccolo borgo marinaro di Trappeto. Vi sarebbero altri luoghi da vedere, come Terrasini con il suo Museo del Carretto Siciliano o Scopello. O ancora il Castello della Baronessa di Carini, ma le cose sono tante e il tempo è poco, quindi per voi ho scelto questi luoghi.
Castellamare del Golfo
Ci troviamo sempre sulla costa occidentale della Sicilia, e Castellammare del Golfo ne è una protagonista. Il golfo è un vero e proprio anfiteatro sul mare delimitato da un lato dal Monte Inici mentre dall’altra troviamo il mare cristallino.
Il mare di Castellammare del Golfo è sicuramente l’attrattiva maggiore per il turista, con la vicina Riserva dello Zingaro e la Tonnara di Scopello. Ma c’è molto altro a Castellamare, come chiese, palazzi storici, il Castello che pare ancorato al porto, e belle viuzze.
La storia di Castellamare del Golfo coincide fino all’arrivo degli Arabi (inizio dell’800) con quella dell’antica città di Elima, il porto della città di Segesta. Durante la dominazione araba venne costruita la prima parte del Castello, ultimato poi dai Normanni.
Spiagge a Castellamare del Golfo
Oltre alla già detta Riserva dello Zingaro e di Scopello nelle vicinanze, il paese stesso offre belle spiagge. Una è la Baia di Guidaloca, in cui la parte orientale è rocciosa, ideale per gli amanti dello snorkeling. La parte di ponente invece è caratterizzata dalla presenza di ghiaia bianca. Qui il mare è quasi sempre calmo, una vera e propria piscina ideale per fare il bagno in tranquillità.
Se vorrete trovare la sabbia dovete andare a La Plaja, una striscia di sabbia dorata, incastonata all’interno di un paesaggio montuoso, a pochi passi dal centro di Castellammare. Bellissima è la cartolina, che potrete immortalare in foto, del porticciolo con il suo castello.
Trappeto
Trappeto è un piccolo borgo con poco più di 3000 abitanti, sorto nel XIV secolo a ridosso della selva Partenia. Il paese si è evoluto come fertile centro agricolo, e tra le attività principali figura la pesca e il turismo. Conosciuto come “Trappetum cannamelarum” per la macina della canna da zucchero che qui aveva impiantato nel 1480 il ricco possidente Francesco Bologna, ebbe un periodo di fortuna durante tutto il XVI secolo.
Oggi Trappeto è divenuto meta prescelta di un turismo entusiasta e fedele, che in un paese immerso nel verde tra preziose aiuole e case variopinte di pescatori adornate da innumerevoli murales trova piacevoli occasioni di relax e vita sociale, senza la confusione dei grandi centri.
Io sono rimasto particolarmente colpito per la sua tranquillità, la sua posizione direttamente sul mare e per il suo piccolo porto. In esso poggiano minute barche di pescatori, veramente molto carino e scenografico. Essendo il centro del paese posto in una posizione sopraelevata rispetto al mare la visuale del porticciolo che si può ammirare dall’alto è sensazionale.
Al tramonto la piccola baia con le sue barche e le sue vecchie caratteristiche case, si colora di rosso. Questo è il momento di sedersi sui gradini vicino alle vecchie barche e attendere il calar del sole. Se volete sapere di più su questo piccolo paradiso di tranquillità, e sulla mia visita qui, leggete il mio libro “Sicilia da Raccontare”. Lo troverete a metà prezzo solo nella sezione shop di questo blog.
Il borgo è piccolo e accogliente, i locali dove mangiare a buon prezzo non mancano, un luogo ideale dove rilassarsi. Se siete stanchi potrete chiudere qui con un bel tramonto il vostro viaggio in Sicilia. In caso contrario dirigetevi verso la spiaggia più mondana della Sicilia: Mondello.
Mondello
Mondello è località turistica di Palermo e meta per eccellenza dei palermitani, poiché si trova a pochissimi chilometri dalla città. Fino alla fine dell’800 era solo una palude malsana e maleodorante, ma nel 1898 venne bonificata e costruito uno stabilimento balneare, un albergo 300 ville.
Fu così che fiorirono i capolavori delle ville in stile liberty, alcune costruite da valenti architetti. Il borgo di pescatori si trasformò così in un’elegante e ricca stazione balneare il cui sviluppo è progredito fino alla fine degli anni ‘90.
Oggi Mondello conserva intatto il suo patrimonio di ville storiche, alcune semi abbandonate altre restaurate nel corso degli anni.
Spiaggia e stabilimento balneare
Lo stabilimento balneare, completamente restaurato qualche anno fa, è oggi sede di un prestigioso circola nautico e del ristorante Charleston. Sulla spiaggia per molti anni sono state collocate in estate le cabine in legno affittate alle famiglie che le hanno sfruttate per vari utilizzi. Le cabine hanno invaso tutto il litorale sabbioso che nel frattempo è stato parzialmente eroso dal mare.
Dal 2008 la società che ha in gestione la spiaggia ha eliminato le ingombranti cabine trasformando il litorale in piccole aree attrezzate con pedane, bar, sedie sdraio e ombrelloni. Ciò rende la spiaggia sicuramente più gradevole e vivibile.
Mondello è una località che conserva un fascino straordinario, soprattutto nelle mezze stagioni. Qui la sua spiaggia bianca è poco frequentata e il mare ha dei colori caraibici.
Nel paese ci sono molti ristoranti in cui si può mangiare, in piedi o seduti, del buon pesce e frutti di mare. Se gradite del buon pesce, voglio menzionarvi un altro piccolo borgo di mare: Sferracavallo. Anche questo borgo marinaro dista pochi chilometri da Palermo e Mondello, ed è rinomato per il suo squisito pesce, e non solo. Chiaro non potrete fare o vedere tutto, io vi dico solo luoghi e consigli, a voi la decisione di cosa fare e scoprire.
Quindicesimo giorno “Il ritorno a casa”
Il quindicesimo giorno è quello del ritorno al punto di partenza: l’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo-Punta Raisi. Se avrete la fortuna di avere il volo alla sera o tardo pomeriggio, potrete ancora godere del mare di Mondello o di Sferracavallo. O potrete decidere di vedere la zona antistante all’Isola delle Femmine.
Isola delle Femmine
Questi è un piccolo comune stretto tra due riserve naturali e lambito da un mare cristallino. Seppur meno caotica della vicina Mondello, famosa per la sua vita notturna, l’Isola delle Femmine si è trasformata da tranquillo borgo marinaro a meta turistica prediletta da chi cerca bel mare e spiagge pulite.
Il nome “Isola delle Femmine” a volte crea un po’ di confusione in quanto indica un comune il cui territorio comprende anche… un’isola. L’Isolotto delle Femmine infatti si trova proprio di fronte a poche decine di metri dalla costa.