Gangi un piccolo borgo arroccato sulla montagna
Gangi cosa vedere
Gangi è un antico borgo siciliano in provincia di Palermo. Arroccato sul Monte Barone, all’estremità orientale del sistema montuoso della Sicilia Occidentale. Il suo panorama è mozzafiato, circondato da verdi colline, sorge sulle rovine di un insediamento ellenico. Imboccando una piccola strada ci si ritrova in un autentico borgo medievale, circondato dalle mura. Il centro storico è stato completamente ricostruito nel 1300 a seguito della distruzione avvenuta nel 1299 durante la guerra del Vespro.
Con una popolazione di poco più di 6500 abitanti la cittadina fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia. E’ stata proclamata anche Borgo dei borghi nel 2014. Con tale bellezza è sicuramente uno dei posti da visitare in Sicilia occidentale.
Un borgo medievale
Stradine che si inerpicano e portano da un cortile all’altro delle case, addossate e compatte tra loro a formare un unico abitato. Fatto di antiche chiese con i suoi grandi campanili, e di bei palazzi signorili come Palazzo Sgadari. Questo palazzo ospita il Museo Civico, mentre Palazzo Bongiorno è la sede del Consiglio Comunale.
Dallo spettacolare belvedere della Piazza del Popolo è possibile ammirare la vallata sottostante e il mantello di tetti. Da Piazza San Paolo invece è possibile cogliere il maestoso cono dell’Etna. Gangi è dominato dal castello che si trova su un picco a più di mille metri di altezza, oggi è di proprietà privata.
La Chiesa Madre di Gangi
La Chiesa Madre di Gangi ha una curiosità, quella di essere collegata con l’imponente Torre dei Ventimiglia che, con le sue arcate, fa da vestibolo all’ingresso principale dell’edificio.
Un tempo le due strutture erano separate e l’antica torre, oggi campanile della chiesa, svolgeva la funzione di torre civica.
La chiesa Madre sorse nel XIV secolo con lo stesso titolo di S. Nicolò. A quell’epoca era formata da una sola navata e da un transetto sul quale si attestavano tre cappelle absidate.
Nel corso del XVI e XVII secolo subì le prime trasformazioni che portarono all’allungamento del vano fino alla torre e all’ampliamento che consentì di creare tre navate.
All’interno della chiesa è possibile ammirare il Giudizio Universale, capolavoro di Giuseppe Salerno. Presenti anche alcune statue lignee di gran valore attribuite allo scultore gangitano Filippo Quattrocchi.
La Torre dei Ventimiglia:
La Torre dei Ventimiglia invece è una struttura architettonica di stile gotico-normanno.
Il suo lato orientale è attaccato alla facciata di prospetto della Chiesa Madre della quale costituisce la torre campanaria. In origine fu l’antica torre feudale dei Ventimiglia fatta costruire, secondo alcune fonti, da Francesco I nel 1337. Nel 1530 fu assegnata ai Cavalieri di Malta. Nel 1560, quando la parrocchia si trasferì dalla chiesa della Catena a quella di S. Sebastiano (presso la Chiesa Madre) fu trasformata in torre campanaria.
La torre è di forma quadrata, a tre livelli, sostenuta da quattro pilastri, formanti un portico. Nei due piani inferiori ammiriamo delle finestre ogivali bifore e monofore. Il terzo piano fu sopraelevato nel ‘700 quando il parroco del tempo, consentì all’Amministrazione Comunale di sopraelevare la torre per porvi un orologio pubblico. I lavori non furono mai portati a termine a causa di una minaccia di crollo che si era manifestata.
Estratto dal mio libro “Sicilia da Raccontare”
“Parzialmente sveglio, con addormentamenti sparsi, esco dalla stanza, e mi incamminino lungo la via in cerca della mia dose quotidiana di caffeina; prima due caffè e poi si pensa.
Non percorro molta strada, perché la centrale Piazza del Popolo, dove si trova la Chiesa Madre è a pochi passi. Anche se più che piazza si potrebbe definire piazzetta, perché è minuta come il resto del paese d’altronde.
Il mio timore era quello di non trovare bar aperti alle sette della mattina, ma per fortuna oltre agli spazzini che girovagavano pulendo il selciato, il bar difronte alla chiesa era aperto.
La scelta non era molta, ma in quelle condizioni era meglio non guardare tanto per il sottile.”
……ancora
“Il luogo era comunque bellissimo, di fronte la bella Chiesa di San Nicolò, di fianco la Fontana dei Leoni, sopra il bar il bel Municipio. Tutt’attorno edifici antichi, a tratti arroccati su antiche mura, e per finire uno scorcio del bel panorama che si può godere da Gangi.
In un primo momento non mi accorgo di cotanta bellezza, perché in quel momento la metà di me aveva sonno, mentre l’altra metà non si era ancora svegliata, ma l’arrivo dei caffè e delle brioches già mi risveglia il buon umore.
Dopo le due brioches, e dopo il secondo caffè, incomincio a riconoscere le figure e alcuni suoni. Ed è allora che la piazza mi appare il tutta la sua silenziosa e tranquilla bellezza. Mannaggia, dovrei alzarmi ed uscire prima alla mattina, con l’aria più fresca e la pace di questi piccoli borghi. Ma le giornate sono lunghe e stancanti e i miei amici mi ricordano che. “ Alla mattina non puoi sempre alzarti e correre, ricordati che non sei né leone né gazzella… e hai pure una certa età”. Ovviamente hanno ragione, quindi o faccio una cosa o ne faccio un’altra.”
Il panorama che si può ammirare dalla Piazza del Popolo di Gangi, e dai sui punti panoramici, è incredibile. Certamente una cosa da visitare in Sicilia, come potete vedere dalla foto qui sotto.
Il presepe vivente di Gangi
Ora voglio accennarvi a questo evento assolutamente unico nel suo genere, non solo in Sicilia, ma in Italia e in tutta Europa. Si tratta del “Presepe vivente di Gangi” che si tiene durante le feste Natalizie, a partire dal 26 Dicembre.
Non si tratta solo di un Presepe, ma di una vera e propria manifestazione teatrale. Con 12/14 rappresentazioni giornaliere, e più di 200 tra attori e figuranti.
Ho visto i video e il trailer nel web, e vi assicuro che davanti al trailer mi sono venuti i brividi. (qui trovate il trailer). E’ per questo che ho voluto scrivervi qualche riga informativa di questo evento che penso sia unico nel suo genere. Le viuzze, gli slarghi e le piazze dell’antico quartiere di Santa Lucia accolgono le ambientazioni. Sono circa 200 figuranti che per quattro giorni, in un percorso di fede, accolgono i visitatori.
Un presepe vivente da vedere
Il presepe vivente di Gangi, è diverso da tutti gli altri, unico per ambientazione, organizzazione, spirito e atmosfera. Proietta i fedeli a 2000 anni di distanza per rivivere le origini di Gesù a Nazareth e a Betlemme.
Una magica concentrazione di spiritualità e fede che con fascino discreto e silenzioso racconta fedelmente quanto scritto nel Vangelo. Assolutamente una delle meraviglie della Sicilia, da non perdere, se sarete in viaggio in Sicilia durante le festività Natalizie.
“I vicoli del Borgo diventano un palcoscenico naturale che permette di ricostruire Betlemme e Nazareth. Tra pastori con i loro greggi, mercanti, sacerdoti, e artigiani. Sono riproposte le principali scene della natività. Spaccati della vita sociale della Palestina del tempo. Legate alla presenza militare di Roma imperiale con Erode, la sua corte e i soldati. Scene esclusivamente di carattere religioso………. Una colonna sonora e una voce fuori campo (ciascuna scena è priva di dialoghi tra gli attori) descriveranno le atmosfere del tipico paesaggio urbano dell’epoca.
L’accesso alla manifestazione avviene a gruppi, ed è obbligatorio l’acquisto anticipato del ticket d’ingresso.” Dopo quest’estratto dal mio Libro Sicilia da Raccontare, che dire…assolutamente da non perdere.
Come una piccola bomboniera
Gangi è proprio una piccola “bomboniera” arroccata sulla montagna. Ogni angolo ed ogni via rappresentano una sorpresa e un’atmosfera da ricordare.
Se riuscite, questi piccoli borghi girateli anche di sera. Infatti illuminati dalle calde e soffuse luci dei lumi, sembrano veri borghi delle favole, tra i luoghi più antichi della Sicilia.
La Chiesa di San Paolo nel centro di Gangi
Ultimo accenno su cosa vedere a Gangi, è la Chiesa di San Paolo a mio avviso una delle cose più belle da vedere a Gangi.
Sorse nel XV sec. come Oratorio di S.Paolo, e dopo l’esodo dei Benedettini, l’oratorio divenne Chiesa.
Nel 1812 sotto l’arcipretura di Don Pietro Ciappina, venne restaurata e trasformata nell’attuale chiesa a tre navate. Sull’altare in marmo si può leggere la data di restauro “1812”.
La navata centrale è divisa da quelle laterali da un raro sistema di colonne binate, poggiate su un alto basamento e decorate con motivi floreali ed antropomorfi.
Quando visiterete la “Sicilia”, non potrà mancare questo borgo medievale di “Gangi” nel vostro tour.