
La pietra rossa della peste e la Corte Nova
Posizionato tra Calle Zorzi e Calle della Corte Nova si trova un luogo molto particolare, che io ritengo il sotoportego più bello di Venezia. Situato nel sestiere di Castello, il quartiere meno turistico della città, il sotoportego della Corte Nova è conosciuto anche come il “sotoportego della peste”. Ma perché questa definizione così macabra? Andiamo a scoprirlo.
La Corte Nova
La Corte Nova è una piccola corte di Venezia nel Sestiere di Castello, luogo molto tranquillo e lontano dal passaggio di turisti. Qualcuno si chiederà cosa sia una corte. Bene, a Venezia la corte è una piazzetta quasi sempre senza sbocco, interna a un complesso abitativo e distaccata dalla viabilità principale. Vi si accede normalmente tramite un sotopòrtego o una calletta. Come il campiello, anche la corte è sempre stata tradizionalmente il centro di una microscopica vita sociale.
Nelle zone più popolari, come appunto nel sestiere di Castello, non era infrequente che le donne di casa, durante la bella stagione, si sedessero in corte, per svolgervi tutta una serie di attività casalinghe. Come la pulizia della verdura o del pesce, il cucito e il ricamo o la produzione di collane di perline (in dialetto impirapérle). Li sedute lavoravano e conversavano scambiandosi pettegolezzi e commenti della vita di tutti i giorni.
Ed è proprio su di questa Core Nova che è incentrata questa storia tra credenze e fantasie, iniziata nel 1630, quando in città imperversava la peste. Malattia che in quel periodo fece ben 150.000 morti, quasi la metà della popolazione della nobile città veneziana. Ma in questa piccola corte non vi fu nessuna vittima, la peste “non entrò mai”.

La pietra rossa della peste
In questa parte della città la peste non entrò, e secondo la leggenda, fu tutto grazie al sottoportico posto tra Calle Zorzi e Calle della Corte Nova.
La leggenda narra che a una donna di nome Giovanna, residente in questo luogo, abbia avuto in sogno una visione della Madonna. La Vergine Maria le disse di dipingere un quadro raffigurante la sua figura insieme con quella di San Rocco e San Sebastiano. Avrebbe dovuto poi sistemare questo dipinto all’interno del sotoportego, per proteggere gli abitanti del posto dalla peste.
Giovanna allora eseguì ciò che la Madonna gli aveva detto e collocò il dipinto proprio dove la Santa Vergine le aveva indicato. Grazie alla santa immagine la peste venne bloccata, nel punto esatto dove oggi troviamo la pietra rossa della peste simbolo della sconfitta della morte nera.
Peste che si dice si caduta sconfitta, e si dissolse, nell’esatto punto in cui oggi è posta la pietra rossa; nel 600 il rosso era il colore del lutto. Ovviamente questo è ciò che si tramanda, tra voci e leggende, fatto è che pare la peste non abbia veramente colpito le persone di questo luogo.

Il ringraziamento degli abitanti della Corte Nova
Fu così che gli abitanti della Corte decisero di addobbare il sotoportego come se fosse una cappella votiva. E pare furono salvati anche dal successivo morbo del collera e dalle bombe della guerra. Ovviamente, da quel momento in poi, tutti i cittadini veneziani che passano per quella zona evitano di calpestare questa pietra rossa. Temono terribili sfortune e disgrazie.
Purtroppo io avendo letto e interpretato male, avevo capito che calpestarla portasse fortuna, quindi vi ci sono passato sopra più volte. Ma quel che è peggio, che ne mentre ammiravo e fotografavo il tutto, al passare di ignari turisti dicevo a loro altrettanto. Raccontavo loro la leggenda, e consigliavo di passare sopra la pietra rossa della peste dicendo che portava bene. Che disastro, spero che la Santa Vergine o la maledetta peste, considerino le mia ignoranza…
I dipinti nel sotoportego della Corte Nova
Andiamo a vedere ora i dipinti e le opere che sono inserite all’interno di questo sotoportego, una delle curiosità da vedere a Venezia. Vi si trovano quattro dipinti del 600, i quali raccontano la leggenda miracolosa di questa corte. Abbiamo poi due altarini, che contengono due dipinti, il soffitto a cassettoni di color azzurro con decorazioni dorate ed argentate. Per finire due lapidi con scritte, una interna e una esterna. Queste lapidi di marmo bianco recitano quanto scritto.
FUGGI NE’ PENSI L’ENTRAR PESTE RIA
QUESTA CORTE E’ BENEDETTA DA MARIA
La scritta all’interno del sotoportego, mentre all’esterno da Calle Zorzi vi è scritto quanto segue.
VERGINE SANTISSIMA
MARIA DELLA SALUTE
CHE REPLICATE VOLTE SERBASTE
IMMUNI DALLA DOMINANTE MORTALITÀ
GLI ABITANTI DI QUESTA CORTE NUOVA
SPECIALMENTE NEGLI ANNI 1630.36 1849.55
E DALLE BOMBE DI AEROPLANI NEMICI 1917.18
ACCOGLIETE BENIGNA I LORO VOTI RICONOSCEN
TI I VOTI DI TUTTA QUESTA PARROCHIA DEGNA
TEVI SPANDERE LA VOSTRA PROTEZIONE CHE FIDU
CIOSAMENTE IMPLORIAMO SU TUTTI I VOSTRI DEVOTI
Tutto il sotoportego è rivestito in legno, il che nel suo insieme rende tutto un’opera d’arte talmente particolare, da renderla uno dei luoghi più insoliti di Venezia. Insieme alla Stele del Pane nel sotoportego Falier.
Curiosità da vedere a Venezia
Storia, leggende, superstizione, tradizione, religione: questo piccolo scrigno racchiude in sé tutto questo; a Venezia una curiosità da vedere assolutamente. Ma vi avviso, non sarà molto semplice trovarla, dovrete avere un po di pazienza, e magari fare ricorso a Google Maps. Ma oltre alla pietra rossa della peste, la stessa Corte Nova è un bellissimo angolo di Venezia da vedere.
La si può immaginare come era nel passato, con le donne indaffarate nei loro lavori, e i bambini che giocano con un gran vociare. Uno scorcio di Venezia vera e autentica che potrete trovare guardando la mappa di Venezia che troverete alla fine dell’articolo.
Le opere
Diciamo subito che le opere presenti sono ovviamente delle riproduzioni, in quanto le opere originali del 600 sono custoditi nella chiesa di San Francesco della Vigna. Ciò per preservarli dalle intemperie e da atti di vandalismo. Anche il dipinto originale della Madonna non è visibile, perché purtroppo andato perduto. Nei due altari vi sono altri due graziosi dipinti.


Storia o superstizione, non ha importanza, vedrete che resterete affascinati da un luogo dove il turismo non arriva. Magari sarà il potere di questo luogo, che dopo aver tenuto lontano la peste, il colera e le guerre, oggi conserva questo luogo da un turismo avvolte troppo invadente.
Se avete ritenuto interessante questa leggenda accompagnata dalla storia, provate a leggere la storia dell’ultima Stele del Pane rimasta a Venezia. Questi e molti altri luoghi, leggende e curiosità li potrete trovare nel libro a basso costo “La Venezia che non conosci” su Amazon Libri.


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