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Il lago artificiale di Barcis, situato nel cuore della Valcellina, e si trova nei pressi dalla Riserva naturale forra del Cellina. Il Lago di Barcis si trova a 402 metri di altitudine, e nella sponda settentrionale sorge l’abitato di Barcis, un piccolo paesino.
Le acque di questo lago hanno un colore meraviglioso, vanno dal verde smeraldo al celeste. Con scarsità d’acqua, nel periodo di minor piovosità, in alcuni posti sembrerà di stare in una spiaggia caraibica
La diga di Ponte Antoi sul torrente Cellina è stata costruita negli anni 1952-1953, ed è situata in una gola di erosione calcarea.
Se vorrete potrete girare intorno al Lago Barcis con una camminata lunga 7 km che gira intorno al lago. Questa strada si chiama Sentiero degli Alpini, che io ho percorso agevolmente in bicicletta, a voi la scelta. Questo vi darà l’opportunità di ammirare il lago da tutti i suoi lati, e i suoi svariati colori.
Il lago Barcis è un luogo ricco di bellezza che offre la possibilità di fare e vedere molte cose. Oltre ai classici sport come canoa, windsurf, trekking, regala molte cose da vedere. Dal ponte tibetano al bel sentiero del Dint, la Vecchia Strada della Valcellina e il percorso degli Alpini lungo il lago. Alla fine potrete godervi un buon gelato tra le caratteristiche casette del piccolo paese di Barcis. Vediamo ora sullo specifico cosa vedere a Barcis.
Questo piccolo paese è proprio carino. Originariamente nei secoli passati le abitazioni avevano un aspetto semplice con tetti coperti da paglia e con accentuate pendenze delle falde. In seguito nel corso dei secoli, questi tetti vennero sostituiti con manti di copertura con pianelle e coppi di laterizio. I muri erano strutturati in pietra molto spessa con piccole finestrelle. Questo rendeva l’abitazione più riparata dal freddo e dagli animali.
In molte case erano presenti porticati o logge, che potevano essere utilizzati anche col brutto tempo per svolgere lavori domestici.
A questo assetto strutturale si differenza Palazzo Centi, nel centro storico di Barcis. Questo palazzo risalta sia elementi propri dello stile rustico della Valcellina, sia quelli dell’architettura veneziana. Sulla facciata è presente un doppio loggiato, ad arco ribassato al piano terra, ad arco a tutto sesto nel piano superiore.
Oggi il palazzo è di proprietà del comune di Barcis, ma venne edificato nel XVII dalla nobile famiglia Mocenigo, signori della Valcellina. In seguito venne gestito e abitato dalla famiglia Centi da cui prende il nome.
Il ponte tibetano si trova all’interno del percorso della vecchia Strada della Valcellina. Questo ponte sospeso venne inaugurato nel 2016 ed è costruito interamente in acciaio. Avrete la possibilità di attraversare la Forra e di godere di un’incredibile vista sul canyon a 55 metri di altezza.
Non spaventatevi, perché sarete forniti di imbracatura, casco, ganci da utilizzare sull’apposito corrimano ed accompagnati da una esperta guida. Anche chi soffre leggermente di vertigini potrà affrontare il ponte tibetano di Barcis in completa sicurezza. Se desiderate informazioni cliccate qui.
Il Sentiero del Dint nel Parco delle Dolomiti Friulane, è un percorso che si snoda ad anello. E’ percorribile anche a chi non ha molta esperienza come me. Chi è amante del trekking in mezzo ai boschi ne resterà innamorato. In alcuni tratti sembra di stare in un bosco incantato, di quelli delle fiabe.
Il luogo di partenza è in località Ponte Antoi, da dove potrete incamminarvi all’interno del sentiero. Da subito si respira l’atmosfera magica e variegata delle Dolomiti Friulane con le sue caratteristiche carsiche come le doline. Per questo dico che soprattutto nel primo tratto sembra di stare in un bosco fatato.
Camminando raggiungerete quello che viene chiamato “pozzo della pioggia” e poco più avanti incontrerete il primo dei tre belvedere.
Il primo belvedere è definito lo Skywalkl, in quanto è formato da una pedana di acciaio con pavimento in vetro che si protende nel vuoto. Vi sembrerà di stare sospesi nel nulla, ma non temete è tutto in sicurezza.
Camminando lungo il sentiero verso est, raggiungerete il secondo belvedere. Qui, c’è la possibilità di ammirare la dimensione della Forra del Cellina, e intravedere la Vecchia Strada della Valcellina. Il terzo ed ultimo belvedere lo troverete dopo aver attraversato alberi di tasso e di abete rosso. Anche questo tratto è fiabesco e il belvedere vi regalerà una panoramica che permette di scorgere anche il paese di Andreis.
I primi due belvedere che troverete lungo il sentiero
Dopo il terzo belvedere con un po di pazienza e una bella camminata raggiungerete il punto di partenza. Il Sentiero del Dint è una sintesi fantastica di ciò che la zona di Barcis offre a qualunque visitatore. Il sentiero è perfetto come avvicinamento alle camminate in montagna.
Importanti informazioni sul sentiero del Dint le potrete trovare qui o in questa mappa qui del comune di Barcis
Questa vecchia strada, in passato fondamentale, è lunga 4/5 Km che si sviluppa tra tunnel e viste mozzafiato sulle acque limpide del torrente Cellina. La vecchia strada della Valcellina si percorre a piedi o in bicicletta all’interno della Riserva Naturale Forra del Cellina. Lungo il percorso si affianca il canyon più esteso del Friuli Venezia Giulia, uno spettacolo.
Per l’ingresso si dovrà pagare un biglietto di 3 euro, e sarà possibile percorrerla anche sul trenino della Valcellina. Per questo grazioso trenino il costo del biglietto sarà di 4 o 7 euro. Io personalmente ho percorso la strada in bicicletta, fermandomi continuamente ad ammirare e fotografare.
Proprio all’interno di questo percorso è inserito il Ponte Tibetano di cui abbiamo parlato prima. La strada è aperta nei mesi che vanno da Maggio a Ottobre. Lungo questa strada si trovano anche la Grotta della Vecchia Diga e la grotta “bus de la volpe” meta di numerosi speleologi.
Per gli amanti delle escursioni e del trekking segnalo anche la la Foresta regionale del Prescudin a tre chilometri e mezzo dal lago di Barcis. La foresta è raggiungibile solo a piedi tramite un percorso adatto però anche a bambini e famiglie con il passeggino.
Il percorso è asfaltato e misura 4 km fino ad arrivare a Villa Emma, fiancheggiando il torrente Prescudin. Il bel bosco è ricco di alberi di faggio, e nell’area di Villa Emma potrete trovare una zona pic nic con servizi igienici. Ma ora torniamo al nostro luogo principale, il Lago di Barcis.
Oltre che la bellezza del sentiero degli alpino che vi darà modo di girare intorno al lago, il meglio di se il lago lo da con le sue acque cristalline.
Il colore dell’acqua varia a seconda del livello dell’acqua nel lago, o dalla zona del lago dove ci si trova. Nella foto sopra vedete il colore azzurro dell’acqua nella zona vicino al ponte, dove l’acqua è meno profonda. Sotto invece un colore verde smeraldo che si può trovare nella parte opposta del lago.
Sarà proprio percorrendo il sentiero degli alpini lungo sette chilometri che potrete godere appieno di questi spettacoli. Giungerete quindi al punto sicuramente più caratteristico del lago, il ponte di metallo. Un caratteristico ponte che attraversa il lago nella sua parte meno larga, nella zona ovest.
Questo caratteristico ponte è transitabile anche dalle auto, ma arrivati al lago lasciate perdere le auto e godetevelo. Camminate, passeggiate, o se vorrete percorrete tutta la zona con una bella bicicletta. Il panorama che si avrà da sopra il ponte è assolutamente fantastico, come potete vedere dalle foto qui sotto.
Tra gli eventi folkloristici voglio citare la Notte di San Giovanni che si tiene nella notte del solstizio d’estate
San Giovanni è il Santo patrono del luogo al quale è legata l’antica tradizione del mazzo di fiori ed erbe spontanee. Si dice che se raccolte durante la notte del solstizio d’estate, assumono poteri taumaturgici. Insieme al rito religioso dei Vesperi con la benedizione del “Mazzo di San Giovanni”, si svolge una sfilata. Questa in abiti tradizionali percorre le vie del paese per raccogliere l’acqua di San Giovanni dalle sette fontane del borgo.
Nel Piazzale Centi sono poi esposte le “erbe magiche”. Queste sono 14 e compongono la variante barciana del mazzo di San Giovanni. Dalle superstizioni di un tempo, a ognuna viene attribuito un potere.
Un’ oasi di pace immersa tra le Dolomiti friulane: ecco il lago di Barcis, spesso confuso con quello di Braies (che invece è in Trentino). Per la sua bellezza, potrebbe rubargli il titolo di lago più fotografato ed instagrammato di tutta Italia.
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