La Laguna di Venezia ghiacciata non è un fenomeno molto frequente, e molto meno oggi che le temperature in laguna sono meno rigide. Gli inverni di un tempo erano molto più freddi di ciò che accade oggi con il riscaldamento globale della terra. Oramai le ghiacciate della laguna di Venezia restano solo un ricordo.

L’ultima grande gelata della laguna di Venezia che si ricordi, è avvenuta nel 2012, dove ampi spazzi di laguna si congelarono. La rarità che la laguna di Venezia possa congelare sono dati dal fatto che l’acqua salmastra deve raggiungere i 4 gradi sotto lo zero per cominciare a ghiacciarsi. E ripeto la temperatura dell’acqua, non quella dell’aria. La temperatura dell’acqua è sempre superiore a quella rivelata dell’aria.

Inoltre il moto ondoso causato dagli innumerevoli imbarcazioni che intersecano le acque della Laguna tendono a far si che il ghiaccio non solidifichi. Quindi se sperate di poter ammirare ancora lo spettacolo della laguna ghiacciata, scordatevelo. Ormai fa parte dei ricordi, del passato, a meno di condizioni climatiche eccezionali, molto al di fuori della normalità.

Uno degli storici dipinti sulle gelate della laguna veneziana

Laguna ghiacciata Venezia

Nei mille anni della Repubblica di Venezia, i libri di storia e di memorie ne narrano 25. Il Galliccioli nel suo Memorie venete antiche profane ed ecclesiastiche, cita appunto venticinque grandi gelate della laguna di Venezia. Le più grandi e memorabili furono le gelate del 1486, 1548, 1788 e del 1794.

A queste seguirono altre due grandi gelate, nel 1864, e la più recente del 1929.

Laguna ghiacciata

Il freddo inverno 1929 fu un evento meteorologico unico che colpì e flagellò Italia e Europa per alcuni mesi. Le temperature erano scese nel Triveneto già a fine dicembre (il fiume Adige ed i laghi alpini ghiacciati). Continuarono a crollare a gennaio e precipitarono a febbraio. Il giornalista citava il mercoledì delle ceneri il 13 febbraio 1929. “Dopo 2 giorni il termometro raggiunse a Venezia temperature veramente molto basse -13° (-7° nell’ora più calda). Inoltre il vento di bora soffiava a 50 km orari e nevischiava.

Si racconta di persone che per l’eccezionalità dell’evento misero tavoli e sedie per pranzare nei cabali ghiacciarti. La gente andava da Venezia alla terraferma camminando nella laguna ghiacciata.

Laguna Venezia ghiacciata

Ma ciò che vi voglio consigliare ora, è un luogo insolito di Venezia dove si può vedere una testimonianza di una di queste grandi gelate. Si trova nel Sestiere di Cannaregio vicino al ponte nel Sotoportego del Traghetto. Ed è proprio su questo sotoportego veneziano che si trova una colonna con una scritta incisa a mano, che dice.

ETERNA MEMORIA DELL’ANNO 1864
DEL GIACCIO VEDUTO IN VENEZIA
CHE SE STA SU LE FUNDAMENTE NOVE
A SAN CRISTOFORO ANDAVA LA
GENTE IN PRUSISION CHE
FORMAVA UN LISTON

La gelata di Venezia del 1864

Incisione fatta con ogni probabilità da un gondoliere a memoria di quell’evento. Infatti in quel luogo un tempo sostavano le gondole che servivano da traghetti per la popolazione della città. La scritta tradotta vuol dire, che la gente attraversava a piedi i quasi 500 m che dividevano le Fondamente Nove dall’isola di San Cristoforo (un tempo separata dell’isola di San Michele prima dell’unificazione per ampliare il cimitero). Queste persone erano cosi tanta da sembrare una fila in processione.

La colonna con la scritta la potete vedere bene qui sotto, anche se purtroppo non è in buono stato di conservazione. Mi auguro che gli enti comunali la preservino, onde evitare che col tempo diventi illeggibile, e vada persa questa preziosa testimonianza del passato. Questa curiosità da vedere a Venezia la trovate insieme a molte altre nel libro “La Venezia che non conosci” edito da Amazon Libri.

All’ingresso del sotoportego del Traghetto vi si trova un’altra curiosità da vedere a Venezia: due piccole ancore attaccate al muro. Si dice che siano porta fortuna, e che toccandole e facendole dondolare ci sia di buon auspicio. Quindi prima di vedere la colonna con la scritta, fate dondolare le ancore, vi porteranno fortuna.