"vista laterale della meravigliosa cattedrale di monreale sicilia"
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Monreale

Monreale e la sua Cattedrale

Monreale è una di quelle città che i turisti associano immediatamente ad una chiesa, esattamente come succede per Assisi.

Ma Monreale non è solo il duomo, ma anche un borgo antico con le sue viuzze, e la centralissima Piazza Vittorio Emanuele II sulla quale si affaccia il celebre duomo, e il palazzo comunale.

"centralissima piazza vittorio emanuele secondo monreale"

A pochi passi dal centro si trova il Belvedere, un parco a terrazza che si affaccia con una vista meravigliosa sulla Conca d’Oro, e sulla città di Palermo.

Ma per godersi un bel panorama su Monreale salite invece alla frazione di San Martino le Scale, che sorge su di un colle alto più di 500 metri. Da li potrete godere della frescura dei boschi e far visita al monastero benedettino del XIII secolo. 

Monreale cenni storici

La città di Monreale nacque con i Normanni nel XII secolo. Era in questo luogo che i re normanni si ritiravano per riposare dalle fatiche della guerra e dal governo della Sicilia

La storia di Monreale è lunga e piena di leggende. Si narra infatti che Guglielmo I, re normanno di Sicilia, dopo una battuta di caccia si fosse addormentato sotto un carrubo. In sogno gli apparve la Madonna che gli indicò il luogo dove era sepolto un tesoro con cui egli avrebbe dovuto edificare la sua chiesa, chiamata appunto San. L’abitato di Monreale sorge proprio intorno alla sua cattedrale. La sua “comunità” è uno dei primi esempi di società multietnica, caratterizzata dalla presenza di arabi, bizantini, normanni, spagnoli. Ciascun gruppo ha dato il proprio apporto, allo sviluppo architettonico della città.

La Cattedrale di Monreale

La Cattedrale di Monreale è considerata una delle più importanti chiese medioevali del mondo. In essa si fondono varietà di stili e originalità strutturale uniche.

L’interno della Cattedrale è illuminato dai magnifici mosaici d’oro che creano l’illusione di trovarsi in un luogo paradisiaco. La forma è a croce latina, con le navate divise da colonne sormontate da una sequenza ritmica d’archi ogivali. L’intero edificio è rivestito da mosaici. Una superficie di oltre 6.000 metri quadri, e sono oltre 130 i mosaici bizantini che adornano la chiesa. Questi raffigurano episodi tratti dall’Antico Testamento, dal Nuovo Testamento e dalle vite dei santi. 

Queste opere sono state realizzare da maestranze veneziane in stile bizantino. Queste opere d’arte sfoggiano la ricchezza e il potere che il Regno di Sicilia raggiunse durante la dominazione normanna.

Gli splendi mosaici veneziani

Pur rimandando alla cultura bizantina, questi mosaici (soprattutto quelli più recenti) risentono del linguaggio romanico di quelli di San Marco a Venezia. Una delle opere più è costituita dall’immagine del Cristo Pantocratore (nel catino absidale) che sembra dominare l’intera aula sacra.

Fra i tesori della cattedrale sono da ricordare le cappelle di San Castrense, di San Benedetto e del SS. Crocifisso. Quest’ultima splendido esempio di barocco a marmi mischi. La chiesa custodisce anche le tombe reali del primo e del secondo Guglielmo.

Monastero Benedettino

Adiacente alla cattedrale vi è il monastero di San Benedetto dove prima Guglielmo I e poi il suo successore ospitarono i monaci che avevano chiamato per sopraintendere alla cattedrale.

Il chiostro del monastero è a pianta quadrata in stile romanico, caratterizzato da splendide colonne binate, alcune in stile arabeggiante. Al centro del chiostro c’è un giardino, con una fontana a forma di palma dalle cui foglie sgorga l’acqua. Il chiostro e il suo giardino regalano un colpo d’occhio molto bello. Peccato che il suo ingresso sia a pagamento.

Da segnalare infine, l’interessante Museo diocesano, dove sono ospitate collezioni di quadri, paramenti sacri e oggetti liturgici, oltre ad un bellissimo ciclo di affreschi del 1700.

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