Museo Correr Venezia
Il Museo Correr è il principale e più importante museo di Venezia, e si trova in Piazza San Marco, il “salotto più bello del mondo“. Basterebbe questo per farvi capire che parliamo di uno dei musei più belli d’Italia.
Museo Correr
Le numerose opere sono esposte nell’Ala Napoleonica e in parte delle Procuratie Nove fin dal 1922.
La progettazione e l’inizio della realizzazione dell’area napoleonica si hanno dal 1806 al 1814, quando in Italia vigeva come sovrano Napoleone.
La realizzazione di quest’ala del palazzo, comporterà l’abbattimento dell’antica chiesa di San Geminiano, riedificata da Jacopo Sansovino nel ‘500. L’abbattimento di questa chiesa è un ferita che ancora duole ai veneziani. Ai suoi lati veniva attuata anche la prosecuzione delle Procuratie Vecchie e Nuove.
Le nuove costruzioni dovevano servire per ospitare la famiglia sovrana, ma la fine dei lavori si avrà solo nelle metà dell’ 800. Sotto la dominazione austriaca le nuove costruzioni ospiteranno la corte Asburgica. Oggi troviamo visitabili le denominate “stanze della Principessa Sissi”, ovvero Elisabetta di Baviera Imperatrice d’Austria.
Famoso museo di Venezia
Questo famoso museo di Venezia prende il nome da un nobile collezionista d’arte veneziano, Teodoro Correr (1750-1830). Alla sua morte donerà la sua preziosa raccolta alla città. La collezione Correr donata alla città insieme al palazzo in cui era custodita, ancor oggi costituisce la spina dorsale dei Musei Civici Veneziani.
Teodoro Correr nasce a Venezia nel 1750 da una nobile famiglia. Inizia i suoi primi approcci lavorativi nella pubblica amministrazione. Ben presto pronuncerà gli ordini minori vestendo gli abiti da abate. Ma la sua grande passione per la collezione di opere d’arte, lo porterà a dedicarci anima e corpo. Gli si dedicherà con grande dedizione fino alla sua morte.
Negli anni della sua vita riuscirà ad accumulare un ingente collezione. Questa verrà sistemata nelle tre sale e nelle venti camere del suo palazzo di famiglia a San Zan Degolà.
Museo Correr Venezia opere
Questo famoso museo di Venezia ospita innumerevoli opere d’arte, oltre che cimeli storici. Nominare tutte le opere esposte è assolutamente impossibile, di seguito quindi voglio citare solo le opere più importanti.
- Jacopo de’ Barbari
– Veduta prospettica di Venezia, 1500 (stampa)
– Matrice xilografica della veduta prospettica di Venezia - Giovanni Bellini
– Trasfigurazione, 1455-1460 circa
– Crocifissione (Bellini), 1455-1460 circa
– Cristo morto sorretto da due angeli (Pietà), 1460 circa
– Madonna col Bambino dormiente, 1460-1465 circa - Vittore Carpaccio
– Uomo col berretto rosso, 1490-1493 circa
– Due dame veneziane, 1490-1495 circa - Antonello da Messina
– Cristo in pietà sorretto da tre angeli, 1474-1476 circa
– Bottega degli Embriachi
– Cofanetto nuziale della Bottega degli Embriachi, del metà del XIV – inizio XV sec. - Antonio Canova
– Dedalo e Icaro
– Orfeo ed Euridice - Jacobello del Fiore
– Madonna col Bambino
Museo Correr percorso museale
Il museo si snoda all’interno di eleganti sale basate su quattro tematiche. Le Sale Neoclassiche e la collezione Canoviana, le stanze dell’Imperatrice Elisabetta, e la Civiltà Veneziana. Al secondo piano invece troviamo la Quadreria. Quattro appassionanti itinerari alla scoperta dell’Arte e della Storia di Venezia.
Durante il percorso di visita si incontrerà e si potrà visitare (con lo stesso biglietto d’ingresso) il Museo Archeologico di Venezia. Inoltre si potrà accedere anche alle Sale Monumentali della Biblioteca Marciana. Questi due musei sono musei indipendenti dai Musei Civici, e gestiti da altri enti. Il Museo Archeologico è gestito dalla Direzione regionale Musei Veneto. Mentre le Sale Monumentali sono gestite dalla Biblioteca Nazionale Marciana.
Sale Neoclassiche e collezione Canoviana
In queste cinque sale sono raccolte tutte le opere del grande scultore presenti nel museo. Questa collezione è stata riportata all’originario splendore neoclassico, insieme agli apparati decorativi dell’intera sezione canoviana. Tra tutte spicca l’opera Dedalo e Icaro capolavoro della giovinezza veneziana di Antonio Canova.
Splendida pure l’opera Orfeo ed Euridice (1775-76) rappresenta la principale opera giovanile dell’artista nato a Possagno (1757).
Civiltà Veneziana
Nelle numerose sale dedicate alla sezione della civiltà e storia della Repubblica di Venezia troviamo numerose opere d’arte e reperti storici. Collezioni di monete antiche, vecchi manoscritti e mappe nautiche o dell’antica città di Venezia. Ma vi si trovano anche preziose collezioni di maioliche, armi antiche, bronzetti veneti e veneziani. Una sezione dedicata all’Arsenale di Venezia, o semplicemente a Venezia e il mare.
Penso che chiunque di voi sappia dell’importanza che il mare ha avuto nella storia della Repubblica Marinara di Venezia. Commercio, conquiste, fino a portare la Repubblica della Serenissima ad essere tra le principale potenze economico politiche dell’area mediterranea. Questa sezione è una delle più interessanti del museo, perché rappresenta l’anima dell’antica Repubblica.
Le stanze dell’Imperatrice Elisabetta
Questa sezione del museo comprende nove sale “imperiali” del Palazzo Reale, prima adibite ad uffici pubblici. La decorazione di questi spazi risale al periodo asburgico, nel periodo 1836-38 in previsione dell’arrivo dell’imperatore Ferdinando I. Poi nel biennio 1854-56, per la visita di stato dei sovrani Francesco Giuseppe ed Elisabetta, “Sissi”, tra il novembre del ’56 e il gennaio del ’57. L’imperatrice, poi, abiterà qui di nuovo per ben sette mesi. Da qui la denominazione di questa sezione come “Le stanze dell’Imperatrice Sissi”.
Sono nove stanze, arredate e decorate come un tempo, molto belle da vedere. Troviamo tra le altre: la Sala del trono, la sala dei pranzi, quella delle udienze, la camera da letto, la sala ovale. Di seguito alcune foto, perché nulla parla meglio delle immagini come in questo caso.
Wunderkammer
Sono presenti, sempre al primo piano, anche nove sale che formano una Wunderkammer ovvero una “collezione delle meraviglie”. Questo termine appartiene alla lingua tedesca, ed era usato per indicare particolari ambienti in cui, dal XVI secolo al XVIII secolo, i collezionisti erano soliti conservare raccolte di oggetti straordinari.
Queste sale vogliono rievocare il fascino di una possibile Wunderkammer lagunare. In esse troviamo presenti oggetti di arte sacra, dipinti di provenienza nordica. Rarità e testimonianze della passione e del gusto per l’Antico tra i patrizi veneziani del Cinquecento.
La Quadreria
In quest’area posta al secondo piano del palazzo, sono conservati importanti capolavori dell’arte veneta dalle origini al Cinquecento.
Sono circa 140 dipinti esposti nella Quadreria, di cui la maggior parte apparteneva alla raccolta di Teodoro Correr. Al lascito Correr (1830) risalgono le tavole di Giovanni Bellini, Antonello da Messina, Cosmé Tura e Vittore Carpaccio. Successivamente, il panorama pittorico della quadreria si è ampliato grazie a successivi lasciti, doni e acquisti del Comune. Tutto questo ha contribuito a presentare in modo esaustivo l’evolversi della storia artistica lagunare.
Sale Monumentali della Biblioteca Marciana
Ora vediamo le due sezioni museali se stanti incluse nel percorso di visita, visitabili con lo stesso biglietto d’ingresso. Innanzi tutto diciamo che non vi accorgerete di essere in una sezione museale diversa da ciò che state vedendo. Non dovrete esibire il ticket d’ingresso a nessuno. Sono solo sale che incontrerete seguendo il percorso museale, che siano gestite da enti differenti a voi non cambia nulla.
Le Sale Monumentali della Biblioteca Marciana sono qualcosa che lascia senza fiato. A mio parere sono il luogo più bello di tutto il percorso museale. Qui ammirerete il grandissimo salone in stile classico, di Jacopo Sansovino, realizzato fra il 1537 e il 1553.
Il salone è decorato da tele di Tiziano, Tintoretto, Veronese e altri pittori del Rinascimento, mentre nel Vestibolo, ornato da un dipinto di Tiziano. Il Vestibolo è la sala che precede l’ingresso al grande salone monumentale, sul cui soffitto possiamo ammirare la tela del Tiziano intitolata La Sapienza.
Il soffitto della Sala Monumentale è il vero capolavoro di quest’ambiente. E’ composto da 21 tondi di Veronese, Andrea Schiavone, Giovanni Battista Zelotti, Giulio Licinio, Battista Franco, Giuseppe Salviati e Giovanni de’ Mio. I temi affrontati dagli artisti chiamati a contribuire alla decorazione del soffitto riguardano la vita attiva.
Sul soffitto a volta trovarono posto anche 52 tavole grottesche di Battista Franco. Solo ad ammirare il soffitto si potrebbe perderci un’ora, semplicemente fantastico.
Mappamondo di Fra Mauro
In una delle sale della Biblioteca Marciana, troviamo esposta un’altra meraviglia unica al mondo: il Mappamondo di Fra Mauro. Questa antica carta geografica è considerata la “Monnalisa” delle carte geografiche antiche. E’ la più importante carta geografica del mondo che si conosceva in quell’epoca.
Le dimensioni dell’insieme sono di 230×230 cm circa. Il disegno cartografico, composto di fogli di pergamena incollati su un supporto ligneo, è corredato da quasi 3000 iscrizioni.
Museo Archeologico di Venezia
Eccoci alla seconda sezione inserita all’interno del percorso museale non facente parte dei Musei Civici. Il Museo Archeologico di Venezia il quale è gestito dalla Direzione regionale Musei Veneto.
A mio modesto parere non è un gran ché, e lo si può visitare velocemente. Non ha riscosso in me nessuna emozione, e non vi ho perso troppo tempo. Qui vi si trovano vari reperti archeologici, come sculture greche, rilievi, iscrizioni, ceramiche… Indubbiamente oggetti di gran valore, e molto antichi (oggetti d’epoca a.C.), ma che ovviamente non hanno il valore artistico delle altre opere. Gli amanti dell’archeologia potranno trarne soddisfazione, ma chi come me ama l’arte non lo gradirà molto. Ripeto, questo è una mia personale opinione di viaggiatore, ognuno poi gradirà e si comporterà da par suo.
Comunque attraverso queste sale ci passerete volenti o nolenti, essendo incluse nel percorso di visita. A me non sono piaciute, ma l’ingresso è incluso, non vi costerà nulla di più. Avrete comunque la possibilità di osservare reperti molto antichi.