"corridoio e parte del palazzo epoca araba con colonne e decorazioni"
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Palazzo castello Aljafería

Il palazzo castello dell’Aljaferìa è considerato una delle più grandi opere dell’arte ispano-musulmana, insieme all’Alhambra di Granada e alla Moschea di Cordoba. Questi è anche il palazzo islamico più settentrionale d’Europa, oltre ad essere il più lussuoso e meglio conservato dell’era Taifa.

Il “Palazzo della Gioia” fu costruito come tenuta ricreativa per i re di Taifas fuori dalla città musulmana, tra frutteti e canali di irrigazione. Per chi conosce l’opera “Il Trovatore” di Giuseppe Verdi, saprà che la trama è ambientata proprio nella Torre del Trovador del palazzo Aljaferìa, la parte più antica dello stesso.

Oltre ad ospitare tre palazzi: Palazzo Taifal di Al-Muqtadir, Palazzo di Pedro IV e Palazzo dei Re Cattolici, era anche la Corte del Sant’Uffizio dell’Inquisizione.

Il castello dell’Aljafería a Saragozza ha avuto diverse funzioni nel corso della sua storia secolare. Passà da fortezza islamica Hudi, a palazzo medievale mudéjar o palazzo dei monarchi cattolici, fino a essere trasformato in fortezza nel XIX secolo. Nel XVI, fu carcere durante l’Inquisizione e caserma militare. Attualmente è la sede delle Cortes d’Aragona il parlamento regionale della comunità autonoma d’Aragona.

"grande salone con araldo bandiera al centro"

Palazzo dell’Aljaferìa

Le sue stanze custodiscono segreti come il “Mirhab” , che fungeva da moschea o oratorio privato per il re musulmano e la sua corte. Questi venne costruito nell’XI secolo, e posizionato in direzione della Mecca. Vi si accede attraverso una porta con arco a ferro di cavallo, ispirata alla Moschea di Cordoba.

Durante i secoli il palazzo ha subito numerosi cambiamenti, distinguibili nella struttura architettonica. Il palazzo islamico, il palazzo cristiano-medioevale, il palazzo dei Re cattolici e infine le ristrutturazioni e ampliamenti effettuati in epoca moderna e contemporanea. Ma un gran restauro sarà fatto negli anni ottanta e novanta del Novecento, che videro la conclusione dei lavori nel 1998.

Ristrutturazione fatta per adibire l’Aljaferia a sede del Parlamento aragonese, i quali a dire il vero ne hanno stravolto la struttura originaria. Lo si può notare da delle riproduzioni in miniatura (plastici) esposti su di una sala del palazzo. A me la ristrutturazione è sembrata esagerata, perché sono state aggiunte e modificate totalmente delle cose del palazzo millenario, ma la scelta è stata loro.

Di notevole importanza è anche la Sala dei Marmi o Sala d’Oro, che era la sala principale del Palazzo, anche se devo dire, al di là della bellezza della struttura esterna, la visita all’interno mi ha molto deluso. Grandi sale vuote ed esteticamente fredde, che non risaltano per nulla l’importanza l’edificio.

Se il restauro è stato fatto per motivi istituzionali, potrebbero anche fare a meno di propagandarlo come luogo turistico, o in tal caso far si che serva anche a questo scopo. Questa è una mia semplice opinione, resta l’importanza e l’imponenza dell’edificio, grande fortezza, con ampie mura e solide torri. Una cosa da vedere a Saragozza.