"salone del settecento palazzo mocenigo"
Racconti di Viaggio,  Venezia

Palazzo Mocenigo Venezia

Palazzo Mocenigo

Palazzo Mocenigo deve il suo nome a una delle più importanti famiglie dell’antica nobiltà veneziana i Mocenigo. Una delle famiglie più importanti del patriziato veneziano, di cui tra il 1414 e il 1778 ben sette membri divennero Dogi.
I Mocenigo dimorarono in questo palazzo dall’inizio del ‘600 alla metà del ‘900.
Edificio di origine gotica, venne ampiamente ristrutturato all’inizio del XVII secolo.

Visitare Palazzo Mocenigo vi farà scoprire l’eleganza e la raffinatezza dei palazzi nobiliari veneziani. Dipinti e mobilio settecenteschi, affreschi e preziose porcellane cinesi, candelieri e vetri antichi di Murano. Tavole apparecchiate e pronte ad accogliere gli invitati.
Ma il “Palazzo Mocenigo” è soprattutto uno scrigno di un’incredibile collezione di tessuti e abiti d’epoca veneziani. Da qualche anno, è anche sede di una nuova interessante sezione dedicata al mondo dei profumi.

"tavolo con tessuto e vetri murano con quadro sul muro rosso"

Mocenigo Venezia

Ma andiamo a scoprire cosa ci riservono le venti sale espositive, che si susseguono al primo piano nobiliare del palazzo Mocenigo.

Il Portego è il primo salone che si trova all’ingresso del palazzo. Come in tutti i palazzi nobiliari veneziani, il portego è la sala che fa da raccordo alle altre stanze del palazzo. Avendo dimensioni notevoli veniva usata per feste o incontri. In questo caso vedete la foto del portego in apertura dell’articolo.

"sala del palazzo con tre dipinti e una porta"

Famoso Museo di Venezia

Ora vediamo le altre sale che si susseguono in questo famoso museo di Venezia, anche se a molti e sconosciuto. Nella foto precedente si vede la sala 1 che si trova alla fine del salone sulla sinistra. Da qui incomincia il percorso museale.

Sala 2 – In questa splendida seconda sala ai mobili settecenteschi intagliati e laccati di palazzo Mocenigo sono stati affiancati preziosi dipinti provenienti da Museo Correr e vetri soffiati realizzati da maestri d’arte muranesi.

Sala 3 – La terza sala è caratterizzata da un bel tavolo tondo apparecchiato con piatti e ceramiche di Murano, mentre la tovaglia è in merletti rigorosamente di Burano, patria del merletto d’arte.

"tavolo con vetri murano e tovaglia ricamata a mano di burano"
Sala 3
 Musei Veneziani arte e storia

Sala 4 – Anche in quella bella ed elegante sala i vetri e i vasi sono di provenienza ottocentesca di maestri vetrai Murano. Il candeliere più antico, a filigrana policroma, sul tavolo è splendido.

Sala 5 – La sfarzosa sala cinque, con pareti rosse e grandi dipinti dalle cornici dorate, è dedicata alle grandi battaglie e agli intrecci famigliari.
In particolar modo il grande dipinto rettangolare racconta la battaglia navale vicino all’isola di Sapienza in Grecia.

Sala 6 – In questa piccola sala sono sistemati alcuni dipinti provenienti dal Museo Correr.

Sala 7 – In questa sala troneggia un grande tavolo rettangolare apparecchiato e rivestito di preziosissimi tessuti d’epoca, datati XIV e XV secolo.

Sala 8 – Questa sala a mio avviso è una tra le più belle del museo. Vi si trovano alcuni ritratti di importanti patrizi di famiglie venete. Tra questi il Doge Morosini che fu il 108 doge della repubblica veneziana.

Particolare sala 8
Tessuti e profumi, storia del Palazzo Mocenigo

Proseguiamo nel percorso museale del Museo Mocenigo con due delle più belle sale presenti: la sala 9 e 10. Sala 9 – Da un lato delle pareti di questa sala sono esposti dipinti che raccontano gesta della Repubblica Marinara di Venezia.  Nella parete opposta continuano i ritratti di nobili della famiglia Mocenigo. Di questa sala colpisce molto la bella disposizione dei manichini, e l’antico mobilio.

"manichini con vestiti antichi pareti arancioni mobilio antico"
La splendida e coloratissima sala 9

Sala 10 – Questa è la più bella sala del museo Mocenigo. Si presenta con due magnifici tavoli, di cui quello a destra, più piccolo. In esso sono espone fotografie del 900 di membri del ramo Aosta dei Savoia. Il tavolo frontale, più grande, è rivestito di preziosi tessuti cesellati e laminati, “a inferriata” o decorati “a camino”. I vetri esposti sopra il tavolo sono provenienti da epoche diverse (dal XVI al XX secolo). Favoloso il grande dipinto dietro il tavolo.

"tavolo con tessuti e vetri un bellissimo grande quadro dietro parete arancione"
Il grande tavolo e il prezioso dipinto

Sala 11 – Questa piccola sala è dedicata all’indumento classico maschile per eccellenza: il Gilet del settecento veneziano. Qui ne sono esposti una cinquantina di esemplari, provenienti dalla Fondazione Cini, e dallo stesso Museo del Tessuto di Venezia.

"stanza con manichini con gilet veneziani antichi"
La singolare stanzetta 11

La Sala 12 è l’ultima sala dedicata alla storia del tessuto, le sale seguenti sono dedicate alla storia del profumo veneziano. In quest’ultima sala In questa sala si  trovano altri due manichini con abiti d’epoca. Qui vi è raccolta una vasta e importantissima raccolta di fondi (raccoglitori con documenti antichi) di diverse grandi famiglie veneziane. Raccolti lungo un arco cronologico che va dal XI al XX secolo. Questi faldoni sono ben 205, con documenti conservati in due grandi armadi con vetrine.

"due manichini in abiti d epoca con armadio internamente faldoni di documenti antichi"
Sala 12
Museo del profumo Venezia

Questa sezione del museo consta di cinque sale (più due) dedicate alle spezie e ai profumi. Questa area museale è di recente realizzazione, e arricchisce la raccolta dei Musei Civici di Venezia. Questa fondazione comprende ben undici musei, come potrete scoprire leggendo il mio articolo qui, sui Musei Civici Veneziani.

Le sale si snodano in un inedito percorso di informazione e approfondimento. Vengono esposte e illustrate materie prime e procedimenti, fino ad arrivare alle preziose boccette antiche di sublimi profumi. Queste sale ben si integrano con il contesto museale, scopriamole.

Percorso museale sezione Profumo

Si incomincia con la sala 14 che evoca un antico laboratorio alchemico. La sala cattura subito l’attenzione grazie a tutti gli utensili del mestiere, compreso l’antico erbario cinquecentesco di Pietro Andrea Mattioli. Non mi sono dimenticato della sala 13, solamente che nella sala 13 ci si finisce dopo, e viene proiettato un video in tre lingue. Video che introduce alla storia veneziana del profumo, a partire dal medioevo. 

Sala 15 – In questo ambiente sono esposte su di un tavolo, e su due armadi in legno tutte le spezie che venivano utilizzate per la preparazione delle preziose pozioni. Spezie in alcuni casi rarissime.

"tavolo contenente tutte le spezie per preparare profumi"
Il tavolo con le spezie, e uno dei dye armadi.

Sala 16 – I piccoli flaconcini esposti in questa sala, sono provenienti dalla collezione di Monica Magnani. Collezione composta da piccoli porta profumi di diverse epoche, materiali, e provenienze.

Le sette famiglie olfattive di profumi

Sala 17 – In questa sala troviamo un grande tavolo in vetro al centro della stanza, dove sono disposti ventiquattro contenitori. Questi contengono altrettante essenze che contribuiscono a formare le sette grandi famiglie olfattive, dai nomi strani ed esotici. Floreale, orientale, agrumeta, cuoiata, fougère, chypre, legnosa. Da queste categorie si ottengono poi un’infinità di sottocategorie in continua evoluzione.

"mobile in vetro contenente le sette famiglie olfattive dei profumi con ventiquattro boccette preziose"
Il tavolo con i 24 contenitori delle famiglie olfattive

Sala 18 – In questa sala si trova un mobiletto, ovvero un raro Organo del profumiere, in legno intarsiato del XIX, appartenente alla collezione Vidal. Al suo interno più di 200 bottigliette di profumi.

Sala 19 – L’ultima sala è una piccola sala di raccordo tra la sala delle proiezioni e la sala 18, che conduce nuovamente allo splendido portego.
In questa piccola sala sono presenti due dipinti di carattere religioso, provenienti dalMuseo Correr di Piazza San Marco.

"mobiletto in legno con duecento bottigliette di profumi"
Il mobiletto del profumiere, con più di 200 bottigliette di profumi.
Conclusioni

La visita a questo museo si conclude, ricordando che questo e uno dei palazzi da visitare a Venezia. I palazzi di Venezia sono molti, e tra essi Palazzo Fortuny, Cà RezzonicoCà Pesaro, sono tutti palazzi appartenenti al MUVE Venezia, ovvero i musei civici veneziani. Ma anche gli altri musei del MUVE sono realizzati all’interno di antichi nobili palazzi. Come la Casa di Carlo Goldoni, o il Museo di Storia Naturale di Venezia

Nuove foto del Museo Palazzo Mocenigo connubio tra tessuti veneziani e preziosi lampadari di Murano

Ricordo che i musei civici di Venezia sono undici, e se li volete scoprire tutti, leggete il mio articolo qui.