Ponti Veneziani
In questa pagina parleremo dei più caratteristici ponti di Venezia, di cui a farne da padrone è il ponte più famoso al mondo: Ponte di Rialto Venice. Già, quando pronunci questo nome, in tutto il mondo sanno di cosa stai parlando. Ma il Ponte di Rialto per quanto sia il ponte più bello e famoso di Venezia, non è certamente l’unico.
In tutta Venezia vi sono ben 436 ponti, dati ufficiali, anche se c’è chi dice ve ne sia qualcuno in più. Ma è questione di quali ponti si tengono conto, perché alcuni sono privati o diciamo “ciechi”. Ma il numero preciso non ha importanza, e se vorrete potrete sempre dedicarvi alla conta di quanti ponti ci sono a Venezia. Ma vi assicuro sarà impresa ardua.
I ponti di Venezia collegano 121 isole e isolotti che formano l’insieme della città lagunare. Alcuni sono il legno o in metallo, ma la grande maggioranza sono in pietra. Se ne contano 300 in pietra, 60 in ferro, e il restante in legno, sempre da dati ufficiali. Questi attraversano i 176 canali della città.
Più precisamente vi si trovano: 44 nel sestiere di San Marco, 82 nel sestiere di Castello, 42 a Santa Croce, 75 a Cannaregio, 18 a San Polo, 67 a Dorsoduro e 12 nell’Isola della Giudecca. I più perspicaci avranno notato che la somma fa 340, a questi vanno aggiunti i ponti delle isole maggiori (Murano, Burano) e minori. Se non vi fidate di questi numeri, a voi la conta… ahahahah.
Principali ponti di Venezia
I principali ponti di Venezia sono quattro: Ponte di Rialto, Ponte dell’Accademia, Ponte degli Scalzi, è il più recente Ponte di Calatrava. Solo per attraversare questi quattro ponti che attraversano il Canal Grande, dovrete percorrere 624 gradini. Ma a me interessa concentrarmi sui ponti Venezia più piccoli, quelli sconosciuti, che regalano autentici sprazzi di poesia della città.
Il Ponte dei Tre Archi, l’unico ponte a Venezia con tre archi
Ponte di Rialto Venezia
Incominciamo col più importante ponte di Venezia quello di Rialto che per anni fu il fulcro dell’economia della città. Attraversandolo dalla parte di San Marco, raggiungerete il Mercato di Rialto. Questo luogo è molto colorato perché vi si vendono frutta e verdura fin dai tempi antichi. Le sue origini infatti risalgono fin dal 1097.
Apre tutti i giorni, dalle 9 alle 12 di mattina, nel Campo de la Pescheria. Durante la primavera/estate vi renderete conto di come sia difficile resistere alla tentazione di avvicinarvi alle coloratissime cassette della frutta fresca del mercato.
Il Ponte di Rialto venne costruito tra il 1588 e il 1591, su progetto dell’architetto Antonio da Ponte. Costruzione che doveva sostituire la precedente struttura in legno, collassata due volte e bruciata in varie occasioni. La struttura del ponte è simile alle precedenti e consta di due rampe inclinate unite da un portico nel centro. Ma parlarvi del ponte più fotografato al mondo è inutile, mentre voglio raccontarvi una leggenda legata alla sua costruzione.
La leggenda del Ponte di Rialto
Questa è una leggenda che accompagna la costruzione di questo meraviglioso ponte, realizzata tra il 1588 e il 1591. Il ponte progettato da Antonio da Ponte era un’opera ingegneristica molto complessa. Si presentava in un’unica campata che pareva assai difficile da far reggere in piedi. Piccoli crolli impedivano sovente il regolare prosieguo dei lavori.
Si aggiungevano poi le difficoltà legate ai fondi che iniziavano a scarseggiare in quanto il costo diventava gradualmente più elevato. Siccome i crolli capitavano sempre di notte, Antonio decise di nascondersi vicino al cantiere per scoprirne la causa. Egli sospettava che ci fosse un maleficio sulla zona di costruzione.
Al frastuono del crollo del ponte seguì un’agghiacciante risata provenire alle sue spalle. Girandosi, vide un uomo alto e coperto da un lungo mantello nero. Questi affermò che nessun essere umano sarebbe stato in grado di costruire un ponte sul Canal Grande. A patto che non fosse disposto a pagare un prezzo molto alto.
Antonio, desideroso di concludere il lavoro, rispose che avrebbe dato la sua anima. Ma il misterioso uomo disse che avrebbe voluto l’anima della prima persona che sarebbe passata sul ponte una volta terminato. L’architetto accettò, aveva bisogno di concludere il lavoro commissionato dalla Repubblica per poter mantenere sua moglie e il figlio che aspettava.
La conclusione dei lavori
Come concordato, il ponte non crollò più e non dimenticando della promessa fatta, fece portare dai suoi operai un gallo. Il suo intento era quello di liberarlo sul ponte per permettergli di attraversarlo per primo, come chiesto dal diavolo.
Il diavolo non aveva alcuna intenzione di esser imbrogliato da un essere umano, quindi si trasformò in un manovale e corse a casa di Antonio. Il suo intento era di avvisare la moglie di un’incidente accaduto al marito sul ponte, ovviamente una bugia.
La donna corse sul luogo e dopo averlo attraversato si accasciò al suolo perdendo la vita.
Il diavolo così, non solo prese l’anima della prima persona che passò sul ponte, ma punì Antonio prendendo anche quella del figlio nel grembo.
Da quel giorno l’anima del bambino non battezzato vagò sul ponte e chi passava sopra o sotto su una gondola, sentiva piangere e starnutire. Tutti avevano timore, conoscendo la storia, e si affrettavano a terminare il tragitto.
Questo fino a quando un gondoliere rispose “salute” allo starnuto del neonato che, dopo aver ringraziato, poté abbandonare quel luogo, come se avesse bisogno di un gesto di attenzione e compassione. Gesto che non aveva mai ricevuto non essendo mai nato.
Pare che le anime della giovane donna e di suo figlio ancora vaghino sul ponte nelle fredde notti d’inverno. Ovviamente è solo una delle tante leggende che circondano la grande storia di Venezia, ma attenzione quando passerete sul ponte di notte. Ahahahah.
Ponte dei Sospiri
Ora vediamo quali sono gli altri tre ponti più famosi di Venezia, escludendo il Ponte dei Sospiri. Non includo questo ponte nella lista solo perché è un ponte “atipico”. Ovvero è un ponte che come sapete collega due edifici dall’interno. Il Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove, quindi nella struttura può essere definito un ponte. Ma nel suo utilizzo un proseguo e raccordo tra i due palazzi. Comunque anche questo ponte e ben conosciuto nella sua storia e nei suoi dettagli, da chiunque si rechi a visitare la città.
Ponte dell’Accademia
Dopo il Ponte di Rialto, il Ponte dell’Accademia può definirsi il più importante ponte della città, perché congiunge le due rive in un punto strategico vicino San Marco. Il ponte venne realizzato nel 1933 in soli 37 giorni, e avrebbe dovuto essere un’opera provvisoria. Lungo 48 metri, all’epoca risultava essere il più grande ponte in legno d’Europa.
Questo ponte andava a sostituire un analogo ponte costruito nel 1854, ma con una struttura che non era mai stata “amata” dai veneziani. Inoltre la sua altezza di soli 4 metri rendeva difficoltoso il transito delle navi.
Quindi dopo vari segni di deterioramento si decise per la costruzione di un nuovo ponte in pietra. Ponte mai realizzato, perché quel ponte costruito in soli 37 giorni non volle abdicare il suo trono. Ad oggi, malgrado numerosi interventi di salvaguardia dovuti al deterioramento del legno, è ancora al suo posto.
Si trova lì, e permette a migliaia di turisti di attraversarlo ogni giorno, e di godere della più bella vista sul Canal Grande che si possa avere. Il ponte ha 165 gradini, e se vorrete scattare delle bellissime foto, fermatevi qualche gradino prima della cima venendo dall’Accademia. Li è il punto migliore per scattare, come potrete vedere dalle foto seguenti. Andateci anche di notte, quando è poco affollato, e nel Canal Grande passano pochissime imbarcazioni.
Ponte degli Scalzi
Il ponte prende il nome dalla vicina chiesa di Santa Maria di Nazareth, meglio conosciuta come chiesa degli Scalzi. Viene comunemente chiamato anche Ponte della Ferrovia, data la sua vicinanza con la stazione ferroviaria di Santa Lucia.
Anche questo ponte come quello dell’Accademia venne costruito in sostituzione di un vecchio ponte in ghisa edificato nel 1858 per migliorare l’accesso alla stazione ferroviaria. Ma a causa del deterioramento del materiale, e dalla scarsa altezza (4 metri) altezza che ostacolava il passaggio di imbarcazioni con alberi alti, si decise nel nel 1932 di sostituirlo con un ponte in pietra.
Su progetto dell’ingegnere Eugenio Miozzi fu inaugurato appena due anni dopo, il 28 ottobre 1934. La sua lunghezza è di 40 metri, e l’altezza è stata innalzata dal precedente ponte in ghisa, a 6,75 metri.
Una curiosità sulla costruzione di questo ponte. L’uso esclusivo della pietra d’Istria fu molto dibattuto all’epoca negli ambienti veneziani. In molti avevano messo in discussione che il ponte potesse essere realizzato solo in pietra istriana delle cava di Orsera. Ma l’ingegnere Miozzi era solito rispondere con tono stizzito. “Non ha nessuna armatura, né in cemento armato, né in ferro, né in bronzo; non ha nessun misterioso malefizio“. E così fece.
Ponte di Calatrava
Il vero nome di questo ponte realizzato per collegare direttamente Piazzale Roma con la stazione ferroviaria è Ponte della Costituzione. Ma da tutti è comunemente chiamato Ponte di Calatrava, riprendendo il nome del suo costruttore, l’architetto spagnolo Santiago Calatrava.
Costruito nel 2008 è il più recente dei quattro ponti che attraversano il Canal Grande, ultimo arrivato dal capostipite Ponte di Rialto. Realizzato principalmente in acciaio e vetro è stato oggetto di numerose critiche e controversie. Questo a causa degli alti costi di realizzazione e manutenzione, oltre che la scelta poco felice di utilizzare vetro per realizzare parte degli scalini.
Mai amato dai veneziani a causa dell’alzata e la pedata irregolari dei gradini che costringono a un continuo aggiustamento del passo da parte dei passanti. La porzione del calpestio in vetro che tende a danneggiarsi con facilità. E soprattutto a diventare sdrucciolevole al verificarsi di alcune condizioni meteorologiche, quali precipitazioni o umidità elevata.
Questo ha portato il comune di Venezia a dover risarcire i danni a molti cittadini oggetto di cadute a causa dei gradini sdrucciolevoli. Costringendo il comune stesso ad intraprendere un lavoro di modifica alla pavimentazione degli stessi.
Insomma tal architetto Calatrava non ha fatto un bel lavoro. Tanto che le autorità italiane all’epoca aprirono numerose inchieste sulla realizzazione dello stesso. Ma non ne risultarono condanne per “l’architetto sprovveduto”, ma solo ammissioni di negligenza sui lavori. Tanto che la Corte dei Conti condannò Calatrava in appello a pagare solamente una somma di 78.000 euro, con questa citazione.
«[…] tanto più grave e meritevole di essere stigmatizzata in quanto proveniente da uno stimato professionista di fama mondiale. Di elevatissima competenza, con lunga e provata esperienza proprio nella costruzione di ponti». Mahh altissima competenza… andateglielo a dire ai veneziani…
Ponti di Venezia
Bene ora che abbiamo visto i ponti più importanti di Venezia andiamo a scoprire quelli che sono i ponti poco conosciuti di Venezia. Ovvero tutta quella miriade di ponticelli che tengono uniti i sei sestieri della città. La raccolta di ponti che vi propongo non è l’insieme dei ponti più belli di Venezia, ma semplicemente quelli che ho visto e scoperto per voi.
Alcune persone bene informate potranno obiettare “eh ma c’è ne sono molti altri…c’è questo o quest’altro…”, certamente. Ma quelli che includo qui di seguito sono per la loro caratteristica locazione, per la poesia e le emozioni che sanno ispirare guardandoli. Non solo il ponte stesso, ma ammirando tutto ciò che lo circonda.
Ponti veneziani
La raccolta di questi ponti veneziani con il tempo si aggiornerà, mano a mano che girovagando per la città ne troverò altri da consigliarvi. Ve li farò vedere con una o più foto, e se possibile delle descrizioni.
Alcuni potranno essere inseriti solo per la splendida vista che offrono, così che possiate scattare le medesime foto che vi proporrò. Ogni ponte Venezia ha una sua piccola storia, un sua bellezza, e cliccando sopra all’immagine del relativo ponte potrete scoprirla.
Foto che potrete ammirare e scoprire, formando così una vostra lista per le prossime passeggiate veneziane. Tutto ciò va ad aggiungersi alla lista che ho già fatto delle curiosità da vedere a Venezia e dei luoghi insoliti.