"la cupola azzurra della chiesa di santa maria annunziata"
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Termini Imerese

Termini Imerese cosa vedere

Termini Imerese è un comune in provincia di Palermo, di circa 25.000 abitanti. Conosciuta solamente per il suo polo industriale (anche la ex Fiat), nasconde cose di inestimabile valore. Il termine “nasconde” calza a pennello, perché spetterebbe all’amministrazione locale valorizzarli, cosa che non fa. Cari amministratori, cosa aspettate che riapra la Fiat, o avente intenzione di puntare anche al turismo come fa tutta la Sicilia?

Bene, dopo questa doverosa, e dovuta premessa in onore di chi si batte per questo, scopriamo a Termini Imerese cosa vedere.

Cosa vedere a Termini Imerese

Prima di esaminare cosa vedere a Termini Imerese ringrazio Rosa Lo Bianco, Presidente dell’Associazione Archeoclub di Termini. Gentilmente mi ha accompagnato nella visita dei luoghi “nascosti” di Termini Imerese. Permettendomi di accedere anche a luoghi che il Comune di Termini Imerese tiene chiusi e abbandonati a se stessi.

"vista panoramica case termini imerese"

Specifico subito che ciò che ho visto a Termini Imerese, è solo una piccola parte di ciò che meriterebbe di essere visitato. Ma è così per tutti i luoghi quando si va da turisti: si vede il più, con poco il tempo a disposizione.

Dopo aver visto il Belvedere di Termini Imerese, nella zona della Villa Comunale, si trova una splendida ex chiesa, la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria. Io la ho chiamata ex chiesa, perché non mi risulta si tengano più funzioni, ma è adibita a sala convegni. In ogni caso non ne vedrete mai la bellezza, perché è “chiusa al pubblico”. Sala convegni? Ma convegni di cosa poi?

Bene io vi faccio vedere ciò che non vedrete, due sole delle numerose foto che come fortunato ho potuto scattare. Ma mi domando? Perché io devo essere fortunato, mentre un turista non può godere dell’arte che è di tutti?

Ingrandite le foto, e ammirate la bellezza di questa chiesa con i suoi affreschi. Basterebbe un “piccolo” restauro degli affreschi, e non avrebbe bisogno di null’altro, se non di essere aperta al pubblico. E’ bellissima e affascinante cosi, vederla internamente è stata un’emozione.

A parte il calore insopportabile in Luglio, vi sono schierate con ordine file di sedie, a che servono? Sala convegni, o forno crematorio? Caro comune, so che non amerai queste mie critiche, ma io scrivo per le cose belle, per l’arte, no per i Comuni.

Il Belvedere di Termini Imerese

Una passeggiata lungo il belvedere fatela, godrete di una bella vista sul porto e su tutta la baia della città. Se poi vorrete bere o mangiare qualcosa, dirigetevi al Bar Ristorante Siciliano “A Cuccagna” che si trova attaccato alla Villa Comunale.

Io qui ho pranzato, molto bene, ed è un locale molto frequentato soprattutto alla sera, per aperitivi, e cene con vista mare. La vicinanza al fresco parco, e alla camminata del belvedere, allieteranno la vostra serata.

Nella zona del belvedere, a pochi metri, vi troverete il bel Duomo di Termini, con di fianco il Palazzo Comunale antica sede del Senato cittadino. L’edificio che oggi ospita il municipio fu costruito tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo. Al suo interno da vedere l’ex sala consiliare, che custodisce un prezioso ciclo di affreschi realizzati nel 1610.

Questi dipinti di La Barbera rievocano gli episodi storici dell’antica Imera e di Thermae Himerenses. Certamente interessante da visitare, poi è sempre da vedere se troverete qualcuno disposto ad aprire, e farvi vedere la sala. Lo dico perché, benché io avessi un appuntamento insieme al Presidente dell’Archeoclub, quasi non mi apriva nessuno. Mahh, forse il turismo al Comune di Termini non interessa, ma a noi “SI”.

Archeoclub Italia

Visto che ho nominato divere volte questo ente, voglio chiarire cosa sia. L’Archeoclub d’Italia è un movimento di opinione pubblica al servizio dei beni culturali e ambientali. Sorto nel 1971 come centro di documentazione archeologica, ha gradualmente esteso il suo interesse a tutti i beni culturali, di cui promuove la conoscenza, la tutela e la valorizzazione. 

L’associazione opera con varie sedi in tutta Italia, con attività di volontariato. Questo è Archeoclub: amanti dell’arte, della storia, delle origini, che operano volontariamente per passione.

Il bel Duomo di Termini Imerese

La chiesa di Maria SS. Annunziata

Questo monumento ecclesiastico, la Chiesa di Santa Maria Annunziata a Termini Imerese, è il classico esempio di “di vorrei, ma non posso”. Un vero gioiello artistico, sia internamente, sia esternamente, grazie alla bella posizione e al suo giardino.

L’attuale struttura della Chiesa Maria Santissima Annunziata risale ai primi anni del XVII secolo, edificata sui resti di una precedente chiesa medievale. Alla chiesa si accede da un giardino con un portale settecentesco, sormontato da un’Annunciazione in stucco. La scala a duplice rampa, che permette l’accesso alla struttura, è di origine medievale.

Esternamente colpisce la cupola in maiolica azzurra che poggia su un alto tamburo ottagonale, sovrastata da un cupolino che domina il paesaggio urbano. Il portale principale è datato 1634, ed è fiancheggiato da altri due più piccoli.

Ammirate lo splendore del giardino interno alla chiesa la sua collocazione, e il portale di ingresso al giardino

Gli interni della Chiesa Maria Santissima Annunziata

L’Interno è a pianta basilicale, a tre navate formate da colonne con archi centrici e coperta da volte a botte. All’interno è presente un gruppo marmoreo di grande pregio che raffigura la Sacra Famiglia, e che si trova in una grotta artificiale a destra del transetto. Questa viene considerata la prima opera presepiale siciliana

"opera del primo presepe siciliano"

L’opera, considerata come la prima opera di presepe realizzata in Sicilia

In passato la Chiesa era arricchita con opere molto pregiate come le tele di Vincenzo la Barbera o i dipinti che probabilmente risalgono alla scuola di Novelli. Ora tutto questo è stato portato nel Duomo, e la chiesa lasciata in uno stato di grave degrado.

All’interno della chiesa era anche presente un Crocifisso in ebano donato dal Re Alfonso di Castiglia che era considerato miracoloso. Ora io non so se sia il crocifisso che si vede in fondo a sinistra sulla prima foto, ma Re Alfonso si rivolterebbe nella tomba a vedere il degrado in cui versa questa meraviglia.

Lo so, sarò ripetitivo, magari il Comune mi darà il Daspo a vita, ma non è accettabile che questa chiesa sia abbandonata così. A mio profano giudizio, è la più bella chiesa della città, e vederla ridotta così è un vero deturpamento dell’arte.

Chi mi conosce, e chi legge i miei libri ( Sicilia da Raccontare ) sa del mio impegno perché la storia e l’arte sia fruibile da tutti. Luoghi aperti, prezzi accessibili a tutti. Ma l’abbandono dell’opera più bella di Termini Imerese è un vero e proprio delitto contro l’arte.

Chiesa di Sant’Orsola Termini Imerese

Lasciata la chiesa di Maria SS. Annunziata, vediamo ora un’altra bella chiesa del centro storico. La Chiesa di Sant’Orsola definita il salotto del barocco termitano. Al suo interno sono racchiusi pregiati affreschi e stucchi del 600 siciliano. 

Purtroppo questo edificio a causa dell’umidità, rischia gravi danni alla struttura e alle opere d’arte al suo interno. E’ già stata costituita un’imbragatura in legno sulla volta e sull’arco dell’altare, per evitare crolli. Ma obbiettivamente il problema andrebbe risolto alla fonte, non con imbragature. Ciò non sono io a dirlo, ma lo potete trovare anche nel sito del FAI, Fondo Ambiente Italiano.

Ubicata nel quartiere Rocchecelle, venne edificata alla fine del 1400, su di una struttura preesistente della torre dei Saccàri. La torre era una delle antiche torri che facevano parte della cinta muraria della città medievale. Chiesa ad unica navata, con tre cappelle per ciascun lato, interamente decorate con stucchi e pitture policrome.

L’edificio, con gli arredi artistici al suo interno, rappresenta una delle innumerevoli e preziose testimonianze a Termini Imerese del tardo Barocco siciliano. In realtà l’edificio è costituito da due chiese sovrapposte.

Le due chiese

La chiesetta inferiore è costruita sulla roccia, ed è di dimensioni modeste. Si presenta ad aula e vi si accedeva anticamente dal quartiere Rocchecelle. L’altra, quella superiore, edificata agli inizi del XVI sec. si presenta a pianta rettangolare coperta da una volta a botte e con cappelle laterali intercomunicanti. Le due chiese sono tra loro comunicanti attraverso una scala, da un portello.

"interno chiesa sant orsola con imbragatura in legno dell arcata per impedirne il crollo"
Il Museo Civico

Il Museo Civico di Termini Imerese custodisce molti reperti antichi appartenenti alla città. Sono esposti una vasta gamma di reperti che coprono una fascia temporale che dalla preistoria arriva a metà del novecento. Tra i reperti custoditi, anche le Otto teste leonine della sima appartenente al Tempio della Vittoria.

Istituito nel 1873, è ubicato all’interno di un palazzo storico risalente al XIV secolo che ingloba una cappella del ‘400 interamente affrescata, visitabile al secondo piano, che ospita una pinacoteca e arredi liturgici.

Biblioteca Liciniana

Questa biblioteca comunale venne fondata nel 1800, su di una affascinante chiesa. Questo luogo ha la capacità di far rivivere la sua storia a tutti i turisti. Al suo interno conserva una vasta collezione di libri, più di 100.000 volumi.

La Biblioteca custodisce anche una corposa documentazione relativa a monasteri e corporazioni religiose soppresse, esistenti tra il XVI ed il XIX secolo. Al suo interno è presente anche un’emeroteca, e una vasta collezione di ulteriori materiali come antiche pergamene.

"stretta via nel centro di termini imerese"

Una delle strette vie del centro storico di Termini Imerese

Acquedotto Romano

L’acquedotto, forse il più grande di tutta la Sicilia, portava l’acqua dalle sorgenti poste a 8 km fino alla città. Costruito in opera cementizia con paramento a blocchetti, con arcate a semplice o doppio ordine, che sono sparse per la campagna. Studi realizzati, fanno datare quest’opera alla fine del II o agli inizi del I sec. a.C

Resti dell’acquedotto si trovano in tutta la zona di Termini, anche nel centro storico. Ma la parte più caratteristica la si trova in contrada Figurella. Qui si erge il maestoso ponte a doppie arcate, alto 16 metri e lungo in origine 101 metri.

Situato su di un posto suggestivo, poco fuori la città, potrà regalarvi un po’ di relax e tranquillità durante le vostre escursioni.

Le Terme

Per chi vorrà farne uso, a Termini Imerese sono presenti dei prestigiosi stabilimenti termali dove poter rilassarsi. Queste Terme moderne si trovano nella città bassa, e occupano lo stesso luogo di quelle romane, di cui conservano ancora alcuni resti.

Note già molto prima della distruzione di Imera, queste acque sono ricordate da Pindaro nella XII olimpica. Secondo il mito, esse sarebbero sgorgate ad opere delle Ninfe, che volevano compiacere Atena. In esse si sarebbe bagnato per la prima volta Ercole, dopo la lotta contro Erice. Da questo mito hanno preso vita le moderne terme.

Himera

Per chi lo desidera, a poca distanza dalla città si trovano le antiche rovine di Himera, antica colonia di origini greche, che è stata istituita nel 648 a.C. Fu dimora di cittadini illustri e venne citata anche da Cicerone nel suo Verrine.

Dopo anni di prosperità e relativa pace Himera fu attaccata dai cartaginesi nel 480 a.C. e poi definitivamente distrutta nel 408 a.C. da Annibale.

Aperta dal Martedì alla Domenica (prezzo 4 euro), al suo interno si trova presente un museo con numerosi reperti. Qui potrete scaricare gratuitamente un interessante PDF su Himera.

Centro storico di Termine Imerese

Per concludere due parole le merita anche il centro storico di Termini Imerese. Passeggiare per il centro di questa città, non è molto differente che passeggiare sui piccoli borghi medievali già descritti da me. Edifici antichi, viuzze strette, stradine sali, scendi, insomma tutto ciò che ci si può aspettare da un borgo antico.

Anzi no, è proprio questo, non ci si aspetta di trovare ciò a Termini Imerese, che la si reputa un polo industriale con porto annesso, e basta. Io ne sono stato piacevolmente sorpreso in senso positivo. Per questo vi consiglio una visita anche a questa città quandi sarete nella provincia di Palermo.

Poi speriamo che l’amministrazione locale si dia una “svegliata”, nel cercare di restaurare, o almeno rendere fruibili certe opere. Cari signori: non serve che restaurate tutto, o che apriate tutto, ma almeno ciò che ho citato in questo articolo.

Queste cose, ed un pò di più attenzione al turista, non porteranno altro che benefici al vostro territorio, che non è inferiore ad altri. Prima di terminare, voglio indicarvi un luogo assolutamente da vedere nel centro: la Scalinata Monumentale di Via Roma.

Scalinata di Via Roma a Termini Imerese

La scalinata monumentale è stata realizzata alla fine del XIX secolo. Su di essa si affacciano alcuni edifici storici, tra cui la torre medievale, ed il Collegio dei Gesuiti.

Una strada sontuosa, che collega la parte bassa della città con quella alta, lunga 300 metri. Termina in via Mazzini a pochi passi da Piazza Umberto I° e dopo un dislivello di poco superiore ai 60 metri.

Questa scalinata monumentale è formata da gradoni che, sono posti in triplice fila, ovvero due laterali più stretti, ed uno centrale largo, ma sfalsato rispetto agli altri. Guardandola dal basso, assomiglia ad una sorta di grande lisca di pesce, ed ovviamente è zona pedonale.

"scalinata monumentale via roma vista dal basso a lisca di pesce"

La bella scalinata monumentale di via Roma che collega la città bassa a quella alta

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