Venezia Leggende
Venezia oltre che essere una città unica al mondo, culla d’arte, storia e maestosi monumenti, è anche, e soprattutto una città dalle grandi tradizioni. Uno scrigno prezioso che racchiude una cultura millenaria, e una serie infinita di storie e leggende popolari, più o meno vere. Ai famosi luoghi, come: il Ponte di Rialto, Piazza San Marco, la Basilica dei Frari, o il maestoso Palazzo Ducale, le Gallerie dell’Accademia… vi troviamo dei piccoli luoghi o delle curiosità nascoste.
Sono delle vere “chicche”, luoghi insoliti e nascosti, di cui alcuni sono raccontati in questo sito. Gli altri sono tutti descritti nel mio libro “Venezia insolita e nascosta” pubblicato da Amazan Libri, e che potrete trovare cliccando qui. Tra questi luoghi possiamo semplicemente citare: La Sveglia della Strega, il Volto Santo, la Corte Morosina o quella delle Pizzocchere. Il sotoportego più basso o la calle più stretta. Il Ponte del Paradiso o Le misteriose rune sul Leone del Pireo… Questi sono solo alcuni dei 130 luoghi da me recensiti e pubblicati nel libro.
Molti di questi luoghi oltre che contenuti e opere storiche di grande rilevanza, sono accompagnati da misteriose leggende veneziane. Ed è proprio di queste insolite e sconosciute leggende di Venezia che voglio parlarvi. Certo non posso citarle tutte, sono molte e spazio e tempo non basterebbero. Diciamo ci vorrebbe un libro, per quello ho pubblicato “Venezia insolita e nascosta” luoghi, curiosità e leggende. Ma soddisfiamo la vostra curiosità con alcune storie di leggende e fantasmi di Venezia.
“Venezia insolita e nascosta” il Libro
Leggende di Venezia
LA LEGGENDA DEL DRAGO DELLA LAGUNA – Come narra una leggenda, nelle profondità delle acque della laguna viveva un drago molto simile a un gigantesco coccodrillo. Ogni volta che saliva in superficie non solo spaventava marinai e cittadini, ma soffiava sulla città una fittissima nebbia che impediva di vedere a pochi centimetri dal proprio naso. Nessuno riusciva a capire come fermarlo e sconfiggerlo e in pochi si avventuravano con le imbarcazioni in acqua per paura di essere scaraventati in mare e di perdere la propria barca o morire.
Un giorno, però, alcuni gondolieri si ritrovarono a solcare le acque della laguna e non accadde nulla. Così, il giorno dopo, anche altre imbarcazioni si avventurarono al largo, ma furono distrutte dal drago. Bastò poco per capire che il segreto erano le gondole. Forse lo spaventavano, o forse lo calmavano, questo non si sa, ma ciò che è certo è che da quel giorno il via vai di queste tipiche barche veneziane non cessò mai e il drago scomparve.
Per scaramanzia e spaventati dal possibile ritorno del drago, i veneziani costruirono all’ingresso del Canal Grande la Chiesa di San Giorgio Maggiore, che secondo la tradizione cristiana era riuscito a sconfiggere il drago.
L’ isola di San Secondo – Leggende e misteri lagunari
Oggi l’ isola di San Secondo, a sinistra del ponte ferroviario arrivando a Venezia, è abbandonata e ricoperta di fitta vegetazione. Ma anticamente fu un importante snodo dei traffici veneziani con la terraferma. Vi erano una chiesa e numerosi edifici. Tra i tesori custoditi in questa chiesa vi era anche la salma di San Secondo confessore, la quale in origine era destinata alla chiesa di San Geremia.
Ma durante l’ultima fase del trasporto l’imbarcazione, partita da Mestre, fu sorpresa da un temporale e da un vento molto forte che gli impediva di proseguire. Per ripararsi dovette suo malgrado far rotta sull’isola. Passato il temporale, l’equipaggio tentò di riprendere il largo, ma una nuova tempesta convinse gli uomini a tornare al riparo. Una eventualità che li persuase della volontà del santo di voler rimanere in quel lembo di terra.
LA STATUA DELLA VERGINE CAPRICCIOSA – Storia simile si narra di una capricciosa statua della Vergine, che nel 1341 venne portata dall’Oriente per farne dono alla chiesa dei Santi Apostoli. La statuetta non voleva saperne di farsi condurre laggiù, ed anzi scatenò ben tre furibondi temporali. Caricata su una barchetta, che fu lasciata alla deriva, andò direttamente ad arenarsi di fronte al monastero della Celestia, a Castello.
Sempre a riguardo del Santo San Secondo vi è una simpatica leggenda. Nel 1583 mentre Pre Facino, Alberto della Fortuna e molti altri se ne stavano a pranzare seduti sotto un albero di pere. Albero che visto la stagione invernale appariva misero e senza frutti. Fu allora che ironicamente uno dei commensali disse “Se San Secondo avesse tanto potere farebbe uscir dall’albero in questo momento delle belle pere mature”. Non riuscì a finire la frase che dall’albero caddero dei freschissimi e ben maturi peri. I commensali sbigottiti scoppiarono in una grossa risata, seguita dalle dovute preghiere per l’evento tanto strano, quanto miracoloso.
Corte del Teatro la testa di donna
In Calle del Teatro o de la Comedia, fatti pochi passi sulla tua destra vedrai la facciata del Teatro Goldoni. All’angolo del teatro si apre una calle stretta che conduce alla Corte del Teatro. All’altezza del civico 4063, alzando lo sguardo, riconoscerai tra i fregi una piccola testa di donna molto antica.
A questa statua è legata una leggenda molto singolare. Questa statua viene chiamata la “testa della vecchia” di San Paternian. Secondo una leggenda veneziana, un’anziana donna avara, che abitava qui vicino, era solita nascondere il suo denaro nella fodera di un vecchio cappotto conservato in soffitta. Un giorno il figlio regalò il cappotto ad un povero indigente.
La donna, scoperto quanto aveva fatto il figlio, gli promise, se avesse recuperato il cappotto, di lasciargli in eredità tutto il denaro che vi aveva nascosto. Il figlio allora, travestito da mendicante, incontrò il poverello sul ponte di Rialto e gli fece dono del suo spesso e caldo cappotto in cambio dell’altro.
Con il denaro recuperato il figlio aprì una farmacia, chiamata ancora oggi la “Vecchia” e vi fece apporre la statua della madre seduta con il figlio ai suoi piedi. Oggi di quella statua, resta solo la testa della donna, ed è ciò che si può vedere oggi in Corte del Teatro.
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Per oggi vi saluto con ciò che vi ho raccontato, leggende di Venezia, leggende veneziane, tra fantasia e realtà. Se vi è piaciuto questo articolo, lasciate un commento, e col tempo ne farò degli altri. Vi ricordo sempre che storie, leggende e segreti di Venezia sono racchiusi nella nuova edizione del mio libro edito da Amazon Libri Venezia insolita e nascosta, in versione base o versione economica in bianco e nero cliccando qui. Buone leggende, e fantasmi a tutti….. ahahahah!!