Sestiere di San Polo Venezia
Il sestiere di San Polo è il più piccolo dei sei sestieri di Venezia, ma è senza dubbio uno dei più vivaci e storicamente significativi. Situato nel cuore della città, sulla sponda occidentale del Canal Grande, prende il nome dalla sua chiesa principale, la chiesa di San Polo.
Per secoli, San Polo è stato il centro pulsante del commercio veneziano. La sua storia è indissolubilmente legata al Mercato di Rialto, che si spostò qui nel 1097. Ancora oggi, la zona del mercato, con la Pescheria e l’Erbaria, è un tripudio di colori, suoni e profumi, dove veneziani e turisti si mescolano per acquistare pesce freschissimo, frutta e verdura.
La sua importanza storica è immensa. Fin dal XI secolo, la vita commerciale della Serenissima si spostò in questa zona, in particolare nell’area di Rialto. Qui nacque il primo grande emporio di merci d’Oriente e d’Occidente. Il nome stesso, Rialto (Rivo Alto), evoca il suo ruolo di porto fluviale, un punto strategico dove le imbarcazioni scaricavano merci preziose. Il sestiere divenne il centro di banchieri, mercanti e corporazioni, il vero motore economico che alimentava l’Impero Veneziano. Il Ponte di Rialto, prima in legno e poi ricostruito in pietra nel 1591, non era solo un passaggio, ma un centro di affari, con botteghe di orafi e mercanti che ne fiancheggiavano la struttura.
Sestiere di San Polo
Oltre alla sua anima commerciale, San Polo è uno scrigno di capolavori artistici.
Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari: Questa è una delle chiese più importanti e ricche di Venezia. Al suo interno, l’atmosfera austera e grandiosa del gotico veneziano fa da cornice a opere di inestimabile valore, come l’Assunta e la Pala Pesaro di Tiziano, che qui è anche sepolto. Non meno importante è il Trittico dei Frari di Giovanni Bellini, un’opera che incanta per la sua luce e delicatezza. Qui riposa anche il grande scultore Antonio Canova.
Scuola Grande di San Rocco: Adiacente ai Frari, questa confraternita è celebre in tutto il mondo per il ciclo pittorico di Tintoretto. Per oltre vent’anni, l’artista lavorò quasi da solo per decorare l’edificio, creando una “Bibbia in pittura” con oltre 50 tele che raccontano episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento. La sua arte drammatica, fatta di luci e ombre, rende l’esperienza di visita un’immersione totale.
Campo San Polo: È il più grande di Venezia dopo Piazza San Marco e ha ospitato eventi di ogni genere, dalle feste popolari e tornei ai cruenti forza d'Ercole e persino esecuzioni pubbliche. Oggi è un luogo di pace e tranquillità, lontano dal caos dei principali flussi turistici.
Sestiere San Polo Curiosità
Il sestiere di San Polo nasconde storie e curiosità in ogni angolo.
Il Gobbo di Rialto: Sul lato del mercato che guarda verso la chiesa di San Giacomo, si trova una statua in marmo rosso di un gobbo che sostiene una scalinata. Il Gobbo di Rialto (Il Gobbo de Rialto) era il luogo dove venivano lette a gran voce le sentenze e i proclami della Serenissima. Le leggi e gli editti venivano letti dal Banditore, che saliva le scale del Gobbo, che quindi era il “portavoce” di Venezia.
L’anima dei Mestieri: Addentrandosi nelle calli, si trovano ancora tracce di antichi mestieri. Non solo i tagliapietra e i maestri vetrai che lavoravano per abbellire palazzi e chiese, ma anche i gondolieri, che qui avevano i loro squero per costruire le imbarcazioni, e i pizzicagnoli che gestivano le botteghe alimentari.
I Bacari: San Polo è il sestiere perfetto per scoprire la vera anima gastronomica di Venezia. Lontano dai ristoranti turistici, si trovano i bacari, piccole osterie dove si gustano cichetti (stuzzichini) e si beve un’ombra (un bicchiere di vino), un rito sociale che unisce veneziani di ogni età.
San Polo lu0ghi insoliti
Il sestiere di San Polo, con i suoi angoli segreti, le sue storie e le sue magnifiche opere d’arte, è un luogo che va esplorato con calma, perdendosi nelle sue calli per scoprirne il carattere autentico e la sua profonda connessione con la storia di Venezia.
Il Campo e la Chiesa di San Stin: Lontano dal clamore, questo piccolo campo è un’oasi di tranquillità. La sua chiesa, meno conosciuta di altre, ha una storia affascinante e la zona circostante è un labirinto di calli strette e silenziose, che ti farà sentire in una Venezia d’altri tempi. È il luogo perfetto per una pausa dalla folla.
Il Sottoportico di Ca’ Grimani: Questo sottoportico, che si apre su una piccola corte, offre una prospettiva inaspettata. Non è un luogo di passaggio, ma una nicchia nascosta che ti fa apprezzare l’architettura dei palazzi da una prospettiva diversa e intima. È il genere di dettaglio che si scopre solo “perdendosi”.
Corte del Calderer: Il nome stesso (calderaio in veneziano) racconta una storia. Questa piccola corte, che si apre su una calle strettissima, evoca gli antichi mestieri che un tempo animavano il sestiere. Non è un luogo di grande bellezza architettonica, ma ha il fascino della storia e della vita quotidiana.
Il Pozzo di Calle del Traghetto: Spesso si trascurano i pozzi nei campi, ma molti di loro hanno dettagli e storie uniche. Quello in Calle del Traghetto, pur essendo in una zona di passaggio, è spesso ignorato dai turisti che corrono verso il Canal Grande. Fermati a osservare la sua vera e a immaginare la vita che vi si svolgeva attorno.
Campo San Giacomo di Rialto
Campo San Giacomo di Rialto, comunemente chiamato anche Campo San Giacometo, è una piazza storica situata nel sestiere di San Polo a Venezia, strettamente legata al celebre Ponte di Rialto e al suo vivace mercato. Centro Storico ed Economico: Campo San Giacomo è stato per secoli il cuore pulsante dell’attività economica e commerciale di Venezia, soprattutto grazie alla vicinanza con il mercato di Rialto, che risale al lontano 1097. Era qui che si svolgeva il mercato ortofruttifero e la piazza era animata da bancarelle. Alcuni punti chiave su Campo San Giacomo di Rialto.

Chiesa di San Giacomo di Rialto. La piazza prende il nome dall’omonima chiesa, considerata dalla tradizione la più antica di Venezia, fondata secondo le leggende intorno al 421 d.C. La chiesa è stata oggetto di numerosi restauri nel corso dei secoli, mantenendo però la sua forma originaria. Al suo interno si trovano opere d’arte notevoli, come la statua di Sant’Antonio Abate di Girolamo Campagna e la statua del Santo titolare di Alessandro Vittoria. La facciata della chiesa è caratterizzata da un campanile a vela e da un grande orologio.
Il “Gobbo” di Rialto: Nella piazza si trova una delle sculture più iconiche di Venezia: il “Gobbo” di Rialto. Si tratta di una statua in pietra su cui, in passato, i banditori leggevano gli editti comunali e affiggevano le “pasquinate” (satire popolari) rivolte a nobili e ricchi.
Fontana: Al centro del campo si trova una fontana in marmo con un’ampia vasca circolare, sormontata da una colonna quadrata da cui sgorga l’acqua.
Posizione Strategica: La sua posizione, a pochi passi dal Ponte di Rialto, lo rende una tappa obbligata per chi visita Venezia e vuole immergersi nell’atmosfera autentica della città, tra storia, arte e commercio.
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