"navata centrale con panche in legno"
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Chiesa di Santa Maria dei Carmini

La Chiesa di Santa Maria del Carmelo, nota a tutti come la Chiesa dei Carmini, è una delle gemme nascoste di Venezia, situata nel cuore del vivace sestiere di Dorsoduro. Sebbene sia meno celebre delle grandi basiliche, la sua storia e il suo inestimabile patrimonio artistico la rendono una tappa imperdibile per chi cerca un’autentica esperienza veneziana.

Chiesa dei Carmini

Fondata nel XIII secolo dai frati carmelitani, la Chiesa di Santa Maria dei Carmini fu consacrata nel 1348. La sua architettura riflette le diverse epoche che l’hanno plasmata: la facciata, di impronta gotica ma con elementi rinascimentali, risale ai primi del Cinquecento, mentre il campanile seicentesco è sormontato da una statua della Madonna del Carmelo, protettrice dell’ordine.

Varcata la soglia, si è subito avvolti da un’atmosfera di profonda spiritualità e bellezza. L’interno, a tre navate, è un vero e proprio scrigno d’arte, con un soffitto affrescato da Sebastiano Ricci nel 1709, che raffigura la Gloria dello Scapolare, circondato da ricchi stucchi barocchi. Ma il vero tesoro si trova negli altari laterali, che ospitano opere di maestri assoluti dell’arte veneziana.

I capolavori da non perdere

La Chiesa dei Carmini è un concentrato di eccellenze artistiche. Tra i dipinti più significativi, spicca la “Presentazione di Gesù al tempio” di Jacopo Tintoretto, un’opera giovanile che già preannuncia la sua potenza espressiva. Ma è forse la “Madonna col Bambino e Santi” di Lorenzo Lotto a catturare l’attenzione per la sua delicatezza e la sua profonda intimità. Non meno affascinante è “Adorazione dei Magi” di Cima da Conegliano, un capolavoro di equilibrio e armonia.

Oltre a questi grandi nomi, la chiesa vanta opere di Francesco di Giorgio Martini, con un toccante bassorilievo del Cristo morto, e di Girolamo Campagna, autore dei due magnifici angeli in bronzo che adornano l’altare maggiore.

La chiesa è inoltre legata a doppio filo alla Scuola Grande dei Carmini, l’edificio adiacente famoso per i suoi soffitti dipinti da Giambattista Tiepolo. Questa vicinanza testimonia il forte legame tra l’ordine religioso e la confraternita laica, un tempo fulcro della vita sociale e caritativa del quartiere.

Visitare la Chiesa dei Carmini significa immergersi in un luogo dove la fede, la storia e l’arte si fondono in un’esperienza indimenticabile, lontano dalle folle dei percorsi turistici più battuti.

I Capitelli: Iconografia e Simbolismo

I 22 capitelli figurati della Chiesa di Santa Maria dei Carmini, scolpiti tra il XIII e il XIV secolo, non sono una semplice decorazione ma una testimonianza unica dell’arte, della cultura e della spiritualità medievale a Venezia. Si distinguono per la loro varietà di soggetti, che popolano le colonne che separano le tre navate della chiesa.

L’iconografia dei capitelli è complessa e affascinante, ricca di simboli e allegorie tipiche del periodo. Le figure non sono casuali ma esprimono credenze religiose e morali, oltre a dare uno spaccato della vita quotidiana.

I capitelli della Chiesa dei Crmini mostrano figure umane di personaggi rappresentanti santi o protagonisti biblici. La loro funzione era quella celebrare le santità e rafforzare nei fedeli il loro senso di fede e devozione.

La qualità delle sculture varia, riflettendo il lavoro di diverse maestranze che si sono succedute nel tempo. Questa diversità stilistica rende i capitelli un prezioso documento dell’evoluzione della scultura veneziana.

A differenza di molti altri elementi architettonici che nella Chiesa dei Carmini sono stati modificati nel corso dei secoli, i capitelli sono tra le poche parti della chiesa che conservano quasi integralmente il loro aspetto originario medievale, rendendoli una delle testimonianze più autentiche e significative dell’edificio.

Chiesa di Santa Maria del Carmelo

Orari: è generalmente aperta dalle 10:30 alle 17:00 dal lunedì al sabato, con ingresso gratuito; la domenica è aperta solo per le celebrazioni. L’accesso può essere limitato durante eventi liturgici o per altre necessità. Ci tengo a sottolineare che l’ingresso è gratuito per tutti, perché fino a poco tempo fa era a pagamanto.